Una vera famiglia
Premetto
che questa ff è di pura fantasia e non tiene minimamente conto dei libri. Draco
ed Harry sono molto OOC. I personaggi non sono miei, purtroppo, ma della JK.
Rowling. Grazie e buona lettura.
UNA
VERA FAMIGLIA
Era
ormai passata la mezzanotte,quando una figura avvolta in un nero mantello si
fermò davanti ad una porta bianca, appartenente ad una villetta,nella periferia
di Londra, circondata da un bel giardino. Infilò le chiavi nella toppa ed entrò,
cercando di fare il meno rumore possibile. Si tolse il mantello e si guardò
intorno, facendo fermare il suo sguardo su uno specchio accanto a lui; era
diventato davvero un bell’uomo: era cresciuto in altezza e il suo viso aveva
perso i tratti adolescenziali, le uniche cose rimaste immutabili erano i suoi
occhi verdi e i suoi capelli neri perennemente scompigliati. Attraversò il
salotto e aprì una porta mogano intarsiata e s'introdusse in una stanza buia,
illuminata solo dai raggi della luna che entravano dalla finestra alla sua
sinistra, al centro della stanza troneggiava un letto a baldacchino, ora
occupato da un uomo dai biondi capelli che dormiva tranquillamente. Harry guardò
il suo compagno e sorrise. Si cambiò e s'infilò a letto, abbracciando il
compagno che subito si adagiò sul suo petto e lo abbracciò:
“Hai
fatto tardi oggi.” Disse il biondo con la voce assonnata.
“Lo
so, amore, ma il lavoro, sai com’è…”
“Si,
lo so… Ormai stai più tempo al ministero che qui a casa.”
“Sei
geloso?”
“Un
po’.” Harry lo sentì sorridere sul suo petto e poi addormentarsi pian piano.
Erano
3 anni, ormai che stavano insieme, dall’ultimo anno a Hogwarts.
FLASHBACK
Harry
stava tornando nella sala comune; era appena stato nell’ufficio di Silente, dove
il preside gli stava insegnando occlumanzia, visto il fallimento con Piton, in
più quel giorno il preside gli aveva anche detto che il suo rivale di sempre,
Draco Malfoy, era entrato a far parte dell’Ordine della Fenice ribellandosi al
padre, che lo aveva ripudiato. Il moretto aveva notato che il biondo serpeverde
non prendeva più in giro né lui né i suoi amici, e aveva notato anche che non
andava più in giro per la scuola con i suoi tirapiedi, ma di certo non si
aspettava una cosa del genere. In più da un po’ aveva preso l’abitudine di
osservare il biondino e si era accorto di provare qualcosa per lui. All’inizio
pensava fosse interesse perché aveva notato un cambiamento in lui. Ma poi si era
accorto di pensarlo sempre più spesso, anche di sognarlo. Era caduto nel panico
più totale … che fare? Voleva parlare con i suoi 2 migliori amici, ma già
immaginava la faccia schifata di Ron che non lo avrebbe più voluto come amico.
Allora aveva deciso di parlarne con Hermione; lei l’avrebbe capito. Infatti,
così era stato. La sua migliore amica aveva ascoltato tutto con sguardo
complice, affermando poi, che lei già l’aveva capito e si era stupita del
ritardo di Harry nel capire i suoi sentimenti. Comunque l’aveva aiutato a
sfogarsi e a capire se stesso, consigliandogli di dichiararsi al serpeverde.
Harry ricordava benissimo quando glielo disse: la guardò come se provenisse da
un altro pianeta: lui dichiararsi a Draco Malfoy? Ma siamo impazziti?!? Però
gira e rigira alla fine si era convinto che l’amica aveva ragione. Ma erano
passati mesi e lui non ne aveva avuto ancora il coraggio. Quando Silente gli
aveva detto che il giovane Malfoy si era unito all’Ordine aveva toccato il cielo
con un dito, in più con Draco anche i suoi 2 migliori amici, Blaise Zabini e
Pansy Parckinson, si erano uniti all’Ordine. Caso strano proprio una settimana
prima aveva scoperto che Hermione aveva una cotta per il bruno serpeverde.
Chissà che non sarebbe andata bene tra loro, di certo avevano più probabilità di
lui con Draco. Mentre pensava ciò l’oggetto dei suoi pensieri comparì da dietro
un angolo. Malfoy si era fermato appena l’aveva visto e ora si trovavano uno di
fronte all’altro, osservandosi. Harry si ritrovò a fissarlo intensamente; la
carnagione chiara, quegli occhi azzurro ghiaccio e i suoi capelli sempre
ordinati:” Dio quanto è bello!” Pensò Harry prima di arrossire e abbassare lo
sguardo. Alla fine si decise a rompere il silenzio che regnava tra loro
”Ciao,
come…ehm…va?” Il biondo trasalì sentendo la sua voce
”Bene.”
Harry gli sorrise
“Il
professor Silente mi ha detto che sei entrato a far parte dell’Ordine, mi fa
piacere.” Affermò arrossendo di nuovo. Anche Malfoy gli sorrise, il primo
sorriso vero che Harry gli vedeva fare, nonostante lo conoscesse da sette
anni
“Si,
grazie” Harry lo guardò strabuzzando gli occhi; aveva scorto una traccia di
felicità in quegli occhi perennemente tristi.
“Ti
va di parlare un po’?” Chiese il biondino speranzoso. Harry era un po’ sorpreso,
ma subito si riprese e gli sorrise
“Certo!”
rispose con entusiasmo. Passarono tutto il pomeriggio a parlare, all’inizio del
più e del meno, poi Draco si sfogò con il giovane grifondoro: gli raccontò di
come aveva rifiutato il marchio e di quando suo padre lo aveva diseredato.
Harry
cercò di confortarlo il più possibile e da quel giorno nacque una bell'amicizia
tra i due.
Un
mese dopo mentre Harry si trovava nella sala comune,davanti al camino a
studiare, Hermione gli corse incontro strafelice
“Harry
indovina cos’è successo!” Disse sorridendo a tutta bocca. Harry la guardò
sorpreso, non l’aveva mai vista così felice, sprizzava gioia da tutti i pori
“Hanno
trovato Voldemort morto?” azzardò il ragazzo, sapendo che era impossibile…ma si
sa, la speranza è l’ultima a morire. Hermione fece uno strano risolino, poi
scosse la testa
“Allora,
non saprei…Cosa è successo?” domandò titubante e un po’ incuriosito
“Blaise
ed io ci siamo messi insieme!” esclamò la ragazza tutto d’un fiato
“Cosa????”disse
Harry, alzandosi dalla poltrona, con tanto impeto da farla rovesciare, e
guardando la sua amica
“Ma
quando…come…cosa…”balbettò. Hermione scoppiò a ridere
“Bhè
ecco…- cominciò Hermione arrossendo, ma continuando a sorridere- era già da un
po’ che ci vedevamo e oggi, finalmente, me l’ha chiesto!”
“Davvero?!?Bhè
Hermione è stupendo!”Disse il grifondoro, riprendendosi dallo shock, e
abbracciandola.
“In
più credo che Ron si stia dando da fare con Pansy.”
“Davvero?”-Certo
che sono rimasto indietro…-pensò Harry guardandola negli occhi raggianti
“Oh,
Harry, ormai mancate solo tu e Draco, cosa aspetti a dichiararti?” Harry abbassò
lo sguardo
“Io…non
so…ecco…”
“Su
avanti Harry, va da lui e digli tutto!” Harry alzò lo sguardo, smarrito.
“Non
so Herm, devo pensarci.” E detto ciò, non le diede neanche il tempo di ribattere
che era già sparito nei corridoi che portavano ai dormitori maschili.
Passò
una notte insonne, pensando a cosa fare, ma alla fine, all’alba si decise di
dichiararsi al biondino. Quando scese nella sala grande, però non trovò ancora
nessuno, si costrinse a mangiare, visto che aveva lo stomaco chiuso, poi si
diresse verso il campo di Quiddich. Appena arrivato, però, sugli spalti vide una
figura avvolta in un mantello nero, da cui spuntavano solo alcune ciocche di
capelli biondi. Harry si bloccò, ma poi si decise a dirgli tutto. Gli si
avvicinò di soppiatto
“Draco?”
Il moro,vide l’esile figura del ragazzo davanti a sé tremare, poi il biondino si
girò di scatto
“Harry!Mi
hai spaventato.” Esclamò il serpeverde, portandosi una mano sul petto. Harry
sorrise
“Scusami.”
“Mi
cercavi?”
“Si,
devo dirti una cosa.” Il moro si sedette accanto a Draco, e poi gli prese la
mano, cominciò a parlare continuando a tenergli la mano e guardandolo dritto
negl’occhi. Un leggero rossore gli coloriva le guance
“
Allora…ecco…non so come dirtelo, solo che se non te lo dico ora, non lo farò più
e me ne pentirò sicuramente…Noi non siamo mai andati molto d’accordo e
nonostante ci conosciamo da 7 anni sento di averti conosciuto solo da un mese.
Ti ho sempre considerato il classico figlio di papà, un principino viziato. Ma
in questo mese che abbiamo trascorso senza battibecchi ho capito quanto mi
sbagliavo. Ti ho rivalutato e mi sono accorto di quanto, in realtà, sei
l’opposto di come ti ho sempre visto. Hai un carattere stupendo, dolce, quando
vuoi, e mi sono accorto di non poter più fare a meno di te, di una tua parola,
di un tuo gesto, di un tuo sorriso…Mi sono innamorato di te, Draco e anche se tu
non provi gli stessi sentimenti per me, va bene lo stesso. Ma ti prego non
disprezzarmi, il tuo disprezzo è l’unica cosa che può uccidermi davvero, se solo
dovessi vedere del disgusto sul tuo volto, morirei qui, adesso- fece un profondo
respiro- Ti amo Draco.” Harry aveva detto tutto ciò senza distogliere lo sguardo
da quello color ghiaccio dell’altro. Aveva aperto a Draco il suo cuore, e ora il
silenzio che regnava tra loro, lo stava letteralmente consumando.
Ma
poi quando Draco gli sorrise, un sorriso dolce e rassicurante, Harry sentì il
suo cuore sciogliersi
“Anch’io
provo lo stesso sentimento per te Harry. Sono innamorato di te da molto, solo
avevo paura che tu non ricambiassi i miei sentimenti e non ho mai avuto il
coraggio di dichiararmi.” Una lacrima scese su quel viso d’avorio seguita da
un’altra e un’altra ancora. Harry gli asciugò il viso e gli sorrise
“Non
c’è bisogno di piangere!”
“Sono
felice, Harry, immensamente felice.” Disse il biondo, per poi abbracciare forte
il ragazzo seduto di fronte a sé. Harry lo strinse forte, poi lo baciò; fu un
bacio dolce e carico d’amore, ricambiato dal suo compagno.
Erano
passati tre anni da allora. Il giorno in cui Harry e Draco erano diventati “noi”
era il 24 dicembre. Ed esattamente un mese dopo ci fu lo scontro finale con
Voldemort. Draco si ritrovò a combattere accanto ad Harry, contro il suo stesso
padre. Harry riuscì a sconfiggere il Signore Oscuro e molti mangiamorte finirono
ad Azkaban, tra cui Lucius Malfoy.
Finirono
la scuola e si trasferirono in quella villetta dove tutt’ora abitavano. Harry
frequentò la scuola per diventare Auror, da cui ne uscì a pieni voti, visti i
precedenti, mentre Draco divenne medimago.
In
quel periodo al ministero c’era moltissimo lavoro da fare a causa di alcuni
mangiamorte che erano fuggiti dalla prigione dei maghi, non si sa come. Harry,
essendo il miglior auror, doveva lavorare giorno e notte, trascurando così il
suo compagno. Ma aveva trovato il modo di farsi perdonare. Infatti, il giorno
dopo sarebbe stato il loro anniversario ed Harry aveva deciso di chiedere a
Draco di sposarlo. Aveva già comprato le fedi e non vedeva l’ora che arrivasse
l’indomani.
Harry
si svegliò di buon mattino e subito scese in cucine per preparare la colazione
al suo amore. Preparò succo di zucca, pane e miele e aveva posto sul vassoio una
rosa rossa. In tasca, poi aveva il cofanetto con le fedi. Salì in camera e vi
trovò il suo amore che lo guardava sorpreso.
“Buongiorno
raggio di sole.”
“Buongiorno,
a cosa devo questa splendida sorpresa?” Domandò prendendo il vassoio che gli
porgeva Harry
“Non
dirmi che hai dimenticato oggi che giorno è?” Disse sedendosi sul letto accanto
al suo compagno.
“Oggi?
Il 14, e allora?”
“E
allora signorino, oggi sono esattamente tre anni che stai con il sottoscritto!”
Esclamò il moretto, mettendo il broncio, dispiaciuto che il compagno non
ricordasse una data così importante per lui. Ma Draco fece un sorriso
molto…serpeverde e poi baciò il suo ragazzo.
“Sciocco,
come potevo dimenticare questa data?” Sorrise al viso sorpreso di Harry, aprì il
cassetto del comodino e gli porse il suo regalo
“Auguri
amore!” Harry guardò il pacco e sorrise amorevolmente a Draco prendendo il
regalo e baciandolo sulle labbra sussurrò un “grazie” e prese a scartare il
pacchetto. Era una piccola scatola rettangolare intarsiata, l’aprì e vi trovò un
bracciale d’oro bianco formato da una catena unita ad un piccolo rettangolo con
su scritto il suo nome e quello di Draco intervallati da uno zaffiro e uno
smeraldo (così per intenderci Harry:Draco, i due punti sono le pietre)
“Ma
Draco è stupendo!” Draco si limitò a sorridere, prendendo il bracciale e
mettendoglielo al polso. Harry sorrise, si alzò e prese la scatolina dalla
tasca
“Questo
invece è il mio regalo.” Si inginocchiò accanto al letto, aprì la scatolina e
pronunciò solennemente
Signor
Draco Malfoy vuole sposare il qui presente Harry Potter?” Draco lo osservò
incredulo
“Ti
prego ripetilo.” Disse in un sussurro, Harry sorrise
“Vuoi
sposarmi Draco?” Il biondo ragazzo cominciò a piangere di gioia
“Si,
si.” Disse facendo alzare Harry che si sedette sul letto, prese l’anello e lo
mise a Draco, lo stesso fece il biondo. Gli anelli erano semplici cerchi d’oro
bianco, con su inciso dentro il nome dell’altro. Draco gettò le braccia al collo
del suo amore, baciandolo con passione.
Due
settimane dopo si tenne la cerimonia. Fu una cosa semplice, per pochi amici. Ron
e Blaise fecero da testimoni e Hermione e Pansy da damigelle. Ron e Pansy erano
sposati da circa due anni e dopo un anno di matrimonio avevano regalato a Molly
e Arthur uno splendido nipotino. Blaise ed hermione erano sposati da un anno e
mezzo ed Hermione era in attesa di due gemelli.
Quella
sera Harry e Draco si ritrovarono a parlare dopo aver fatto l’amore
“Hai
visto Hermione com’era raggiante?”
“Già…
Senti Harry, vorresti avere un bambino?” Domandò Draco, sollevandosi dal petto
del moro e guardandolo nei suoi occhi color speranza
“Certo
che lo voglio!” Disse Harry baciando suo marito. Draco sorrise
“Ne
adotteremo uno.”
“Uno?
Come minimo due.” Draco rise
“D’accordo,
d’accordo… così saremo una vera famiglia.” Disse per poi addormentarsi cullato
dal battito del cuore di Harry.
“Già
una vera famiglia…” sussurrò il moro.
Ripensò
a tutto quello che aveva passato e a quanto ora era felice insieme al suo Draco.
Avrebbero avuto dei figli e sarebbero stati davvero una famiglia. Sarebbero
stati la famiglia che lui e Draco non avevano mai avuto, ma che avevano sempre
desiderato. Finalmente avevano raggiunto la felicità che avevano sempre
ricercato e alla fine avevano trovato.
FINE
Avrei
in mente un seguito, ma dipende tutto da voi. Aspetto le recensioni. Baci
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