Come sei dolce, Nakajima-Kun
Miyuki si portò le mani alla bocca, soffiandoci dentro. L’inverno era arrivato prima di quanto si immaginasse, tanto che adesso si ritrovava persino costretta a sbrinare il lunotto dell’automobile.
- Uffa - borbottò. - Avrei dovuto mettermi addosso qualcosa di un po’ più pesante oggi, sto gelando…
Proprio in quel momento vide arrivare l’inconfondibile sagoma della moto di Nakajima. Questi si fermò subito, non appena la riconobbe, e le domandò se avesse qualche problema.
- Tutto bene, Miyuki ?
La ragazza annuì con un sorriso.
- Va tutto bene, grazie… Solo che non mi ero accorta che la temperatura fosse scesa tanto stanotte!
- Capisco - fece Nakajima, osservando lo strato di nevischio sulla vettura della collega. - Vuoi che andiamo a prenderci qualcosa di caldo al bar qui davanti ?
- No, ti ringrazio, Natsumi mi aspetta in centrale e sono già in ritardo!
Come ebbe declinato la gentile offerta dell’altro però, Miyuki rabbrividì a causa di una folata particolarmente violenta di gelo che le penetrò fin nelle ossa. Nakajima la guardò preoccupato, notando che non aveva nemmeno il cappotto sopra l’uniforme, e si dispiacque di vederla tremare così dal freddo. Senza pensarci due volte, scese dunque dalla moto e si tolse il giaccone per metterglielo addosso con gentilezza.
- Na… Nakajima ?!?
L’altro non disse nulla, semplicemente le cinse appena le spalle e sollevò lo sguardo verso il cielo che prometteva di mettersi al peggio. Miyuki era chiaramente imbarazzata ma, grazie al tocco dolce e sensibile della sua mano, si sentiva allo stesso tempo protetta e al sicuro.
- Presto si metterà a nevicare - mormorò Nakajima pensieroso. - Andiamo, ti accompagno io alla stazione, verremo a riprendere la tua macchina nel pomeriggio!
- Grazie, Nakajima-Chan - rispose lei riconoscente. - Ma non vorrei che…
- Ah, niente “ma” - taglio corto lui. - Non ho intenzione di lasciarti qui a sbrinare l’auto, con almeno dieci sotto zero!
Miyuki arrossì violentemente tuttavia non osò ribattere. Senza discutere oltre, Nakajima aprì il bauletto e le passò il casco di riserva da allacciare. Un attimo dopo entrambi sfrecciavano lungo le strade, mentre già cominciavano a cadere i primi fiocchi di neve.
- Nakajima-Chan - provò a dire Miyuki, cercando di farsi sentire sopra il rombo della moto.
- Sì, dimmi pure!
Miyuki esitò un momento. In realtà non sapeva nemmeno lei bene cosa dire ma, riflettendoci un po', non era necessario. Subito appoggiò la testa contro la schiena robusta di Nakajima e, sorridendo dolcemente, pensò a quanto fosse fortunata di averlo accanto.
- No, nulla…
FINE