Corner of Hell

di MoonRay
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Prologue
-
Madness Combat

 
 
La macchinetta del caffè ronzava lentamente mentre Tess inseriva la moneta.
Non riusciva più a stare incollata alla scrivania mentre rispondeva a chiamate che inondavano la centrale ogni cinque minuti; era stata la mattinata più allucinante degli ultimi tre anni.
Sfilò velocemente il bicchiere senza aspettare che anche quell’aggeggio emettesse qualche suono e se ne tornò al suo posto, cercando di godersi i pochi minuti di pausa.
 
-Pessima giornata, Henderson.-
 
-Ehi, Nelson... vedi di non farmi girare anche tu le palle.- commentò scherzosamente Tess come risposta al collega.
 
Si passò una mano tra i capelli e si rifece la folta e mora coda di cavallo.
Nelson rise e continuò il discorso:         
 
-Hai bisogno di uscire.- continuò lui.
 
-Ti ricordo che sono sposata.-
 
-Lo so, infatti intendevo di andare a controllare almeno una delle migliaia di segnalazioni ricevute nelle ultime due ore.-
 
Tess gli sorrise amichevolmente.
 
-Ti diverti proprio a prendermi per il culo.- affermò lei.
 
-Muoviamoci, o il crime invaderà Raccoon City!- tagliò corto l’amico, con un gesto molto teatrale, alzandosi e prendendo la giacca mentre si avviava all’uscita seguito a ruota da Tess che lo ringraziò per averla fatta scollare dalla sua postazione.
 
Purtroppo non sarebbe stata solo la mattina più “allucinante”, ma anche la settimana più agghiacciante della sua esistenza.
 
 

***


 
Il telefono squillava, impaziente.
 
-Caz-zo, rispon-dete...-
 
-Centrale R.P.D.- rispose una voce.
 
-Pronto? Dov-vete aiut-tarmi.-
 
Il ragazzo spaventato tremava, riuscendo a tenere a stento il telefono vicino all’orecchio con entrambe le mani sporche di sangue.
 
-So-no circondato da dei mos-stri, sono impaz-ziti!-
 
-Dove si trova?-
 
-Gas-s Stat-tion, ac-canto al-la City Hall-l. War-ren Stre-et 357.-
 
-Manderemo subito una pattuglia.-
 
Attaccò cercando di non far rumore, poi si sporse appena dal bancone dietro il quale si era nascosto.
Sbarrò gli occhi nel vedere che erano in quattro: non c’era via di scampo anche se non erano veloci...
 
Strinse con una mano il braccio dove un morso sanguinante inizia a prendere una sfumatura violacea. Ansimò quando il contatto fresco della sua mano incontrò quello quasi rovente del sangue.

Sarebbero arrivati... presto.

 




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