°*°
Cercai
il pacchetto tra le tasche dei pantaloni dispersi sotto al letto,
ancora in mancanza di fiato e non del tutto bisognoso di infilare del
tabacco giù per la gola, ma non stavo badando ai dettagli in
quel
momento.
“Cosa
stai facendo?” il suo tono perentorio oltre che inquisitore
mi fece
bloccare la mano con l'indumento appena trovato a mezz'aria e voltai
lo sguardo con fare innocente.
“Ho
voglia di fumare” ribattei senza nessun tono implicito
notando solo
l'ulteriore inarcamento del suo sopracciglio, seguito dallo
spostamento successivo che fece con tutto il corpo nel tornarmi
vicino poi sopra.
Mi
bloccò i fianchi con le ginocchia e lo guardai sornione,
sospirando
con fare consapevole mentre il suo sguardo mi stava trapassando da
parte a parte.
Non
mi permise di tenere in mano i miei jeans, riprendendomi il braccio e
unendolo a quell'altro che si portò attorno alla schiena in
modo che
lo abbracciassi.
Divenni
sempre più accondiscendente anche se il sarcasmo che gli
stavo
inviando non gli sfuggì.
“Di
solito si fuma dopo
il sesso, pensavo lo sapessi..” ebbe il coraggio di dire,
tornando
a contatto con la mia pelle sotto al collo che leccò
lentamente.
Contorsi
il viso contro di lui, in un illusorio tentativo di farlo persino
entrare oltre ad essa per sentire di più, più di
tutto quello che
c'era sempre.
Alzai
comunque le spalle con indifferenza.
“E'
quello che abbiamo fatto fino adesso, se non te ne sei
accorto..”
ribattei con il suo stesso tono facendolo fermare e tornare con lo
sguardo sul mio.
“Ma
non ho detto che sia finito”
Fui
io ad inarcare un sopracciglio, più in scetticismo che altro
mentre
lui sorrise divertito e provocante allo stesso tempo scorrendo una
mano lungo il mio petto fino a fermarsi, di
nuovo,
tra le mie gambe.
Trattenni
il fiato, chiudendo gli occhi un secondo, e stringendo d'istinto la
presa attorno ai suoi fianchi, prendendoglieli direttamente con le
mani.
Avevo
ancora male ovunque, per la cronaca, non avevamo nemmeno terminato da
più di dieci minuti ed era tutto il pomeriggio che andavamo
avanti.
Non
mi ero mai fatto dei gran problemi ma quello che di certo non se ne
faceva e non avrebbe dovuto farseli era lui.
Il
dolore alle gambe e a tutti i muscoli per la contrazione continua non
mi stava dando molte rassicurazioni sul fatto che sarei stato in
grado di reggere un'altra volta in breve tempo.
“Heath
dammi tregua cinque minuti ok? Abbiamo anche tutta la notte se ne hai
così voglia” mi uscì troppa scocciatura
palpabile ma era per
salvaguardare me e lui, a volte, non prendeva molto in considerazione
quel punto.
Inarcò
entrambe le sopracciglia “Non eri tu quello che si lamentava
che
non lo facciamo mai perché non abbiamo tempo?”
“No,
ho solo detto che era da
un po'
che non lo facevamo e per recuperare non intendevo 'farlo tutto il
giorno'”
“Non
lo reggi più vero? Ammettilo...passa per tutti il
tempo” fece
sornione dandomi un bacio che però gli riuscì a
stampo perché non
gli risposi per l'indignazione guardandolo nello stesso modo quando
si staccò mettendosi a ridere e tornando a spostarsi da me.
“Non
è vero! E comunque prova a metterti nei miei panni poi ne
riparliamo”
Continuò
a ridere, palesemente divertito, scuotendo la testa e copiandomi la
posizione nell'appoggiare la schiena alla spalliera del letto.
“Non
ci penso neanche!”
Lo
guardai ancora più indignato “Allora non provare a
dirmi che non
lo reggo! Se lo facessi anche tu per cinque volte di fila ma dalla
mia parte non saresti ancora così attivo”
Niente
da fare. Non riuscivo a farlo smettere di ridere.
“Solo
cinque? Hai perso il conto parecchie ore fa, sai? E comunque ti piace
da morire quello che ti do quindi non capisco perché devi
fare tanto
lo schizzinoso adesso”
“Fanculo
sai, davvero!”
Alzò
gli occhi in aria, sospirando ma non era arrabbiato anche
perché
sapeva anche troppo bene come prendermi, in tutti i sensi, e quello
che aspettavo io era che lui facesse la mossa successiva.
Tornò
a riavvicinarsi dandomi un bacio sulla guancia a causa del mio
spostamento di lato, fatto apposta per non dargliela vinta e fece un
verso di negazione anche se continuò a sorridere prendendosi
le
labbra tra i denti e tornando a cavallo del mio bacino.
“Ce
la siamo presa davvero eh?” fece in maniera retorica ma anche
con
presa per il culo e lieve cantilena mentre tentò un
ulteriore
avvicinamento alle mie labbra che non gli diedi.
“Eddai..”
mi baciò sotto al collo, spostandosi sulla spalla fino
all'inizio
del pettorale accarezzandomi con entrambe le mani l'addome e il
ventre sempre più lentamente.
Il
mio corpo, traditore come al solito, non gli fu immune e al primo
fremito palpabile che recepì sorrise vittorioso.
“....vedi
che ho ragione? Non farmi il muso..” cambiò
completamente tono,
trasformandolo in un mezzo lamento misto a supplica che, unito al suo
sguardo, misero a dura prova il mio autocontrollo.
Cercai
in tutti i modi di non lasciargliela passare, inizialmente
riuscendoci nell'evitare di guardarlo in maniera diretta, ma non si
diede per vinto tornando sul mio inguine e distruggendo le mie
rimanenti, comunque scarse, difese.
Ansimai
senza volerlo e in maniera improvvisa appena chiuse la mano sul mio
sesso che, per quanto ne avessi potuto dire io, non avrebbe di certo
disdegnato delle altre attenzioni da lui e fui costretto a
dischiudere le labbra per respirare appena iniziò a muoversi.
Sorrise
consapevole ma soddisfatto all'inverosimile, sapendolo già
dal
principio che non sarei riuscito a non capitolare.
“Sei
un...”
“Lo
so lo so...ma non ti sta bene quell'espressione addosso, molto meglio
questa” replicò sornione mentre contrassi
addominali e muscoli
delle gambe appena si mosse più in fretta, perdendo ogni
possibilità
di sfuggirgli.
“Ti
odio quando fai così” rantolai, aggrappandomi alle
sue spalle a
causa del continuo salire e scendere che non avrebbe fermato molto
facilmente.
“Non
è vero e lo sai benissimo”
Non
ribattei, non ci sarei riuscito cedendo completamente e dandogli
ragione sul fatto che mi piacesse.
Adorare,
piuttosto. Piacere era molto riduttivo.
Appena
riuscì a farmi tornare un'erezione e notai che anche a lui
gli era
diventato duro di nuovo, imprecai tra me e me lasciando che facesse
quello che avrebbe voluto, provare a fermarlo sarebbe stato inutile.
Al
diavolo, e io che avevo sperato solo in una sigaretta.
***
Allura allura.
E' una cosa minuscola, lo so, ma
doveva essere così :)
Parlando direttamente alla mia Cassy, ma anche a
tutti quelli che leggeranno, l'idea mi è venuta leggendo una
sua recensione ad IO.
Le dissi che in quello stesso commento mi erano venute due idee che poi
avrei sviluppato in IO. Una è questa, ma non l'ho messa in
IO perché, alla fine, non la vedevo adatta per come sto
facendo andare il rapporto tra di loro. Mi serviva un contesto diverso,
seppur piccolo. Loro dovevano essere immaginati più grandi e
anche il tempo in cui sono insieme più lungo.
La frase nella recensione
è questa : ' "in questi giorni ho la voglia scritta in
faccia..” E non solo di nicotina, credo...e poi, Jay, le
sigarette si fumano dopo il sesso, non prima! '
muahah e lo so che non sembra
niente di che ma la mia mente è partita in sesta =P. Poi
è davvero una flashfic ma ho dovuto scriverla ;P
Solo una cosuccia per 'uscire'
lievemente da IO. Mentre, sempre per Cassy, l'altra frase che mi ha
ispirata nella stessa recensione finirà davvero in IO,
quindi non ti dico adesso di quale si tratta, lo scoprirai nell'altra
storia leggendo ^_^
Il titolo della storia
è anche il titolo di una canzone, mentre la piccola immagine
usata so che quella di Jake l'avevo già presa per la
'copertina' di 'As Hell',
ma è troppo bella quella foto e in questo contesto ci stava
alla perfezione =P
Detto tutto ciò,
ricordo che 'di là' c'è anche il nuovo capitolo
di IO pronto per voi. Grazie a chiunque leggerà questa
fatica mignon e come sempre grazie a tutte voi che, come vedete, siete
la mia continua fonte di ispirazione e supporto, sia per cose
più 'pesanti' che per quelle scritte in zero secondi.
Grazie Cassy ;) ♥
Bacini
Leia
bloggolo★