Ricominciare
Il buio lo
avvolgeva, lo cullava dolcemente.
Il silenzio
era la sua ninna nanna e niente pareva turbarlo.
Una quiete
assoluta lo pervadeva, rendendo tutto irrilevante. Anche la mancanza di
memorie.
Sarebbe stato
li, per sempre. In quel paradiso oscuro e silente ma, una voce lo ridestò dal
suo torpore.
- Bocchan…. -
- Bocchan… -
Era come un
eco lontano.
- Bocchan… -
All’ennesimo
richiamo una valanga di ricordi esplose, distruggendo la quiete che aveva
finalmente ritrovato.
Immagini di
una casa in fiamme. Volti di persone che sapeva di conoscere... Elizabeth, Blad, Finny, Mey Rin,
Tanaka, Madam Red, Undertaken, …. e infine Sebastian. Poi di nuovo il
fuoco.
Spalancò gli
occhi e venne abbagliato dalla luce.
Sbatté le
palpebre più volte, disorientato.
- Ben
svegliato Bocchan. Vedo che vi sentite meglio. - disse una figura in nero
accanto al letto.
- Sebastian.
- lo chiamò il ragazzo ma solo quella parola gli risultò sbagliata.
- Sebastian.
- lo richiamò - Cos’è successo alla mia voce? - chiese Ciel.
Il
maggiordomo lo guardò con un leggero cipiglio poi s’inchinò profondamente.
- Sono
desolato signorino. Non sono stato in grado di difenderla. -
Incupito il
ragazzo lo spronò - Basta tergiversare. Spiegami cos’è successo. -
Sebastian si
alzò e scostate le coperte prese in braccio il suo padrone.
- È più
semplice mostraglielo e lei al momento deve ancora mettersi in forze. - disse
prevenendo le obbiezioni che sarebbero nate da quel gesto.
Rapidamente
si avvicinò allo specchio, che faceva mostra di sé sulla parete della stanza e
si posizionò davanti.
Ciel alzò gli
occhi ma, sorpreso, si accorse che davanti a se, tra le braccia di Sebastian,
non c’era il suo riflesso.
Capello
castano ramati, occhi nocciola, grandi e espressivi, posti sul volto di un
bambino che poteva avere poco meno di sette anni.
Quello non
era lui!
- Mi rendo
conto che possa essere abbastanza scioccante ma non ho potuto fare altrimenti.
- spiegò il maggiordomo - Durante l’ultima missione siete stato ferito
gravemente. Non sareste sopravissuto e io, come maggiordomo della famiglia
Phantomhive, non potevo permetterlo. -
- Non prima
di aver esaudito il mio desiderio. - disse Ciel continuando a guardare
sospettoso il suo riflesso.
-
Esattamente. L’unica soluzione che ho trovato è stata quella di trasferire la
vostra anima. Fortunatamente, il fato ha voluto che sulla mia strada abbia
trovato il corpo di questo bambino. Spero di aver agito per il meglio. -
Ciel rimase
in silenzio cercando di assimilare le parole del maggiordomo.
-
Naturalmente ho creato un falso testamento in cui nominate un successore, in
caso di una vostra prematura dipartita. -
- E chi
sarebbe questo erede? - chiese curioso Ciel.
Sebastian
sorrise compiaciuto - Chiaramente nessuno potrebbe sostituirvi meglio del
vostro “fratello segreto”, Luka Phantomhive. -
- Luka1 Phantomhive. -
disse Ciel percorrendo, sullo specchio, i tratti riflessi del suo nuovo volto,
cercando di imprimerli nella memoria.
- Esatto. -
confermò quindi il demone rispondendo quell’implicita domanda del suo signorino.
- A causa della sua salute cagionevole, i vostri genitori hanno preferito
trasferirlo in una struttura che gli avrebbe garantito la migliore assistenza.
Non hanno comunicato niente a nessuno per evitare il diffondersi di
pettegolezzi. Poi, naturalmente hanno lasciato questo mondo e nessuno ne ha
saputo più niente. -
- Ma io ho
ritrovato mio fratello, che nel frattempo era guarito, rendendogli ciò che gli
spettava per diritto di nascita. - continuò Ciel sogghignando.
- Vedo che
avete compreso Bocchan. - confermò Sebastian.
Ciel alzò lo
sguardo incontrando gli occhi fiammeggianti del suo demone.
- Ottimo
lavoro Sebastian. -
- La
ringrazio signorino. -
Ciel sospirò.
Si sarebbe dovuto abituare a quel nuovo corpo ma, infondo, non era male.
- Sebastian.
- lo chiamò il giovane - Come nuovo conte di Phantomhive non è mio compito
vendicare la morte del mio “predecessore”? -
- Certamente
signorino. - confermo il demone sorridendo pacifico - Gli atti che hanno
causato una fine tale fine non possono restare impuniti. -
- Allora
occupatene Sebastian. Sopprimi coloro che mi hanno strappato dall’affetto di
mio fratello. -
Sorridendo
Sebastian poggiò il conte nuovamente sul letto. Poi, si chinò portandosi
elegantemente una mano al petto pronunciando le unica parole che avrebbe mai
voluto pronunciare:
- Yes, My Lord. -
Mentre si
allontanava per eseguire il suo compito, lasciando il signorino nella sua
stanza, una sola frase echeggiava nella sua mente. Con qualunque aspetto il suo
Bocchan non sarebbe cambiato. Sarebbe sempre rimasta la miglior scelta che
avrebbe mai potuto fare.
***
1- Luka è un personaggio che compare nella serie animata
Kuroshitsuji II. È il fratellino di Alois Trancy che è stato ucciso da un
demone la notte in cui il villaggio dove vivevano è stato distrutto.
Note:
Salve a
tutti. Spero che questa one-shot vi sia piaciuta.
Sinceramente
l’ho scritta in meno di un ora, per esorcizzare un foglio con sopra uno studio
di funzione. Perciò, se i risultati non vi piaceranno, posso dare la colpa
all’influenza negativa della matematica.
Tralasciando
la matematica, vorrei scusarmi se trascrivendo ho lasciato fuggire qualche
errore. In questo caso non fatevi problemi a comunicarlo e io vedrò di porvi
rimedio al più presto. Inoltre vorrei ringraziare chi ha letto questa storia…
grazie per aver speso il vostro tempo con questo piccolo lavoro.
Un
abbraccio,
May Des