Odio e cenere.

di Nihil_
(/viewuser.php?uid=138167)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


                      Consiglio la lettura di questa ff con QUESTA canzone. Buona lettura..

Odio e cenere.

L’odio è puro:

è come quei milioni di granelli di polvere che infettano l’aria che respiri; come un secchio di petrolio su uno specchio d’acqua limpida. 

L’odio si innalza sulle ali del male, prende quota grazie alle imprecazioni, agli insulti, agli sguardi di disappunto. E mentre il male aleggia tra le spire della crudeltà, l’odio cala come candida neve e si posa nelle menti bianche degli innocenti; ma l’odio diventa tempesta quando le teste dei senza colpa vengono usate come ceneriere: pensieri prima limpidi e poi sporchi di macchie giallastre di vecchi filtri, pensieri sotterrati dalla cenere e logorati dalla malvagità fanno sanguinare i cervelli, e il sangue riempie gli occhi ardenti; nulla appare chiaramente, nulla è limpido agli sguardi ormai disattenti dei capri espiatori di questo malato marchingegno.  

Ormai non si vede più la luce, imprigionata nelle tenebre. L’amore non si distingue più dal disprezzo, la speranza dalla disperazione.

Ed è in quel momento che inizi a parlare senza pensare, a non considerare il peso dei macigni che cercano e riescono a scappare dalle tue labbra, a non sentire più le lucide e calde stille che ti rigano il viso gelido.

Le tue azioni, i tuoi comportamenti, tu stesso diventerai un stupida pedina di quelli che una volta erano i tuoi sentimenti: marionetta dei ricordi; ridotto alla miseria dai lussi che l’odio ti concede. Potrai ubriacarti e vomitare, lesionare e lesionarti, sputare sulle memorie impolverate, sporcarti i polmoni, distruggere e distruggerti, scindere il sesso dall’amore, conoscere solo nemici e nessun amico, dare fuoco alle lacrime che, nonostante tutto, non ti appartengono, sprigionare tossine e gettare veleni su parole che non vuoi ascoltare, potrai essere superiore a tutto e a tutti schiacciandoli con i tuoi anfibi nero pece che puzzano di vita vecchia che non è più tua giocando ad essere Dio; ma a quel punto..

 

Saprai distinguere dove finisce l’odio ed inizi a vivere?





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=849706