Tattiche di seduzione

di NonnaPapera
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Zoro sorrise soddisfatto, era certo che quello stupido torciglio sarebbe rimasto a bocca aperta. Entrare in cucina tutto bagnato di sudore, dopo ore di estenuanti allenamenti aveva catturato l’attenzione del cuocastro. Adorava stuzzicarlo, farlo eccitare per poi arrivare insieme ad una divertente conclusione.
Quella però doveva ammetterlo, era stata una delle sue idee più geniali. Infilarsi nella cambusa quando tutti facevano la siesta, madido di sudore e con indifferenza domandare da bere, avrebbe portato Sanji a capitolare ai suoi piedi in pochissimo tempo.
Ghignò felice quando si accorse che il biondo non si era mosso neppure di un centimetro e lo stava fissando da alcuni istanti.
Aveva fatto colpo!
Troppo tardi si accorse della venuzza che pulsava sinistramente sulla tempia di Sanji, e di certo non si accorse del calcio che subito dopo gli tirò.
Zoro si accasciò a terra per l’urto mentre l’altro incazzato nero gli urlava contro:
“Marimo deficiente ho appena terminato di pulire il pavimento e tu che fai? Arrivi tutto sudato e mi goccioli per terra!”
Uno strofinaccio finì proprio in faccia allo spadaccino, mentre Sanji avviatosi verso la porta gli intimò:
“Vedi di sistemare zoticone o ti prenderò a calci talmente forte da farti saltare via quella zucca che tu chiami testa”
Zoro sospirò, decisamente era il caso che rivedesse le sue tattiche di seduzione.





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