Vorrei
ringraziare di già tutti coloro che leggeranno questa
storia, con la speranza che qualcuno mi vorrà fare il
grossissimo piacere di recensire
Hermione osservava gli ingredienti che si trovavano sul suo banco senza
riuscirli davvero a vedere presa com'era nei suoi pensieri.
Non ci poteva credere. Non poteva pensare che lei, proprio lei
avesse trovato Ron che baciava
appassionatamente Harry.
Tutto si sarebbe aspettata ma non quello,
di certo.
Ormai la sua speranza di fidanzarsi con Ron era sfumata nel
nulla. Non era nemmeno riuscita a dirlo a Ginny, seppur era ben
consapevole che prima o poi l'avrebbe dovuto fare.
Ron ed Harry,
i suoi migliori amici, insieme.
Non ci poteva credere. Eppure era tutto successo così
velocemente...
Era già passato un mese e non era stata affatto sorpresa
quando Silente l'aveva chiamata per chiederle se c'era qualcosa che non
andasse, dato che la sua media scolastica era crollata a picco.
Lei aveva negato, troppo debole per dire la verità.
Non aveva detto niente a nessuno, nemmeno a Ron ed Harry o a Ginny che
ogni sera le chiedevano che cosa stava succedendo, perché
era così depressa.
Era finita per cercare in ogni momento di lasciare da soli i suoi
migliori amici, pur di non pensare. Non voleva ricordare, ma a quale
pro?
D'altro canto, però, non riusciva proprio ad ammettere
né ad accettare tale unione.
Insomma sapeva bene che erano amici, migliori amici, ma...
- Signorina Granger, ha intenzione di passare tutto il
quadrimestre seduta qui?- Le fece la voce calda del professor Snape
ironicamente.
La ragazza si riscosse ed alzò gli occhi per incontrare
quelli neri del professore.
- Ho solo...- Iniziò ma lasciò la perdere
perché si era appena accorta di essere nell'aula di Pozioni
solamente con l'insegnante. Si osservò attorno e fu di nuovo
lui a parlare.
- Signorina Granger, si è, per caso, accorta solo ora che la
lezione è finita da mezz'ora?- Sul volto
dell'insegnante comparve un ghigno.
La ragazza si morse l'interno di un labbro senza, però,
sapere che dire per levarsi da quell'impiccio.
Solo dopo qualche minuto si chiese se, per caso, lui non fosse la
persona giusta con cui parlare.
All'inizio si diede della stupida per averci anche solo pensato, poi si
chiese per quale motivo non parlarne, dato che erano già
lì.
Ovviamente, pensò, le avrebbe riso in faccia e, magari fatto
qualche battuta prima di andarsene, ma provare non costa nulla, no?
Così iniziò con voce insicura:- P-p-prof,
professore... Le posso dire una cosa?- chiese ed a quelle semplici
parole Snape si voltò a guardarla, richiudendo la porta che
aveva appena aperto.
Se ne sarebbe andato, se avesse avuto più tempo.
Un sopracciglio si alzò per la curiosità del
professore.
Si era, infatti, incuriosito ai problemi che affliggevano quella
mocciosetta che era divenuta tutto ad un tratto un disastro nella sua
materia, un po' come in tutte quelle che seguiva.
- Vorrei dirle che cosa mi strugge in questi giorni...-
iniziò e Snape la guardò chiedendosi per quale
motivo avesse scelto proprio lui.
- Qualche giorno fa stavo andando in biblioteca quando... ho notato una
zazzera di capelli rossi, fuoriuscire da un angolo. Mi pareva
dannatamente simile a quella di Ron, non poteva essere quella di uno
dei suoi fratelli perché portano i capelli tagliati in modo
diverso... Allora mi sono avvicinata, sa... Sono, ero innamorata di
Ron da quando avevo undici
anni...-
Snape la interruppe con un: "Non m'interessano i suoi sentimenti per
Wearsley, vada avanti!". Obbligando, così, Hermione a
continuare.
- So di aver sbagliato ad avvicinarmi ma ero davvero troppo curiosa!-
Portò gli occhi in quelli neri del professore, sospirando
per cercare un briciolo di coraggio per concludere.
- Non mi aspettavo di vedere ciò che vidi...- non
finì la frase perché non riusciva ancora ad
ammetterlo.
Passarono così vari secondi. Fino a quando Snape non riprese
la parola.
- Vedesti, cosa?
Hermione chiuse gli occhi, deglutì prima di concludere:- Ron
ed Harry si stavano baciando. Le loro
labbra si toccavano, erano unite...-
Aprì gli occhi dopo poco, accorgendosi che il professore la
guardava in silenzio.
La capiva ma non la poteva aiutare, era la persona sbagliata. Le parole
non sarebbero servite a nulla. O, almeno, era ciò che
credeva prima di ritrovarsi ad abbracciare la Granger con dolcezza.
Hermione non disse più nulla lasciandosi cullare dall'odore
e dalle forti braccia dell'uomo. che la stringeva come se fosse una
delle cose più importanti della vita, facendola sentire
amata, seppur fosse ben conscia che fosse una semplice illusione.
Lasciò che le prime lacrime le bagnassero il viso, senza
nemmeno accorgersene.
Snape non si staccò dall'alunna fino a quando non la
sentì rilassarsi e smettere di piangere sulla sua spalla.
Non c'erano parole per quello, non ci sono gesti per dimostrare a
qualcuno che ci sei passato anche tu, che, seppur una cosa non
è voluta, bisogna accettarla comunque.
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