Vorrei star male, tante grazie.

di Red S i n n e r
(/viewuser.php?uid=70554)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Vorrei star male, tante grazie.

 

 

Ti direi che sto bene, di un bene che fa piacere
avere, ma no, voglio star male.
Vorrei star male, grazie,
sì, tante grazie.

 

Sarà perché da bambina coloravo di nero i fiori prestampati
e tutti a dire, no, i fiori son colorati,
 ma io di colori non ne avevo,
per questo mentivo.

 

Sarà perché ho iniziato a non dormire, a fumare, ad annegare in caffè amari,
nell’impossibilità di sognare senza dolori intercostali.
E non voglio abbracci, non voglio il calore di una stretta amica
Voglio la rivoluzione, la distruzione nei miei organi interni.
E che vuoi che ti dica?
Forse sono io la mia più grande nemica.

 

Non voglio annegare in parole di conforto,
perché per troppe volte mi son sentita un aborto.
Vorrei star male, grazie,
sì, tante grazie.

 

Però senti com’è bello non poter meritare assoluzione,
vivere con questo senso di oppressione e ottenere solo dolore.
C’è il mio senso di colpa, la folle voglia di collassare e
un infinito splendore di grigio multicolore.
E che vuoi che ti dica?
A star male ci son riuscita.

Sì, tante grazie.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=850882