Capitolo 1. L'inizio della storia
TITOLO: LA DEA CELESTE
CAPITOLO 1: L'INIZIO DELLA STORIA
POV BELLA
Ero arrivata a Pheanix, non ci credo, dopo una guerra durata millenni
nella mia terra, sono riuscita a fuggire grazie all'aiuto di mia madre.
Mi chiamo Isabella, ho nove anni e sono una dea celeste, mia madre
Renèe, a causa di una guerra che vede contrapposte dee celesti e
Vultiri, mi aveva mandato da mio padre Charlie Swan, aveva paura che mi
potessero fare del male, o peggio ancora che mi catturassero per i loro
scopi, usandomi per essere i padroni del mondo. Poco tempo dopo avermi
mandata da mio padre, mia madre morì in un'attentato avvenuto a
palazzo, i Vulturi credendo che fosse la regina, e un primo momento la
risparmiarono, ma poi grazie ai loro poteri avevano capito che era una
comune dea celeste e la uccisero, ma prima che uscissero dal castello,
sempre grazie ai loro poteri, avevano scoperto avevano scoperto che la
fortuna regina era una bambina mandata via prima che loro potessero
catturarla.
Perchè questa situazione?!?
Semplice, io non sono una semplice dea celeste, in realtà sono
la più importante delle dee celesti, sono la principessa del mio
popolo perchè in me è racchiuso il più vecchio e
potente potere della vita. I poteri dei quattro elementi: fuoco, acqua,
terra e aria; senza di me la vita stessa sulla terra scomparirebbe per
sempre.
Con la morte di mia madre ho acquistato due nuovi poteri: uno scudo dia
mentale che fisico, grazie a quel sacrificio i poteri dei Vulturi non
potevano ne trovarmi ne farmi del male.
Arrivata a casa di mio padre, un'abitazionedi colore marrone, con
finestre grandi e piccoli bianche e on un giardino ben curato, era
un'abitazione molto tranquilla e mi colpiva per la sua
semplicità.
Non appena busso alla porta, quest'ultima si aprì e mio padre
m'invitò ad entrare, e non appena arrivo in cucina noto due
uomini che mi fissano stranamente, come se loro sapessero qualcosa di
me, ma è impossibile perchè non conoscevo nessuno
lì, nemmeno mio padre, perchè mia madre mi aveva sempre
nascosto da tutti, perchè quando avevo cinque anni, hanno fatto
comparsa per la prima volta i miei poteri e non riuscivo ancora a
controllarli e da quel momento mia madre capì che il mio
diestino era molto diverso da quello degli altri bambini. Davanti a
queste due persone, avevo una strana sensazione, come se in futuro le
avrei ritrovate e mi avrebbero aiutata nella mia vendetta.
Charlie, non appena nota che mi sono irrigidita, per rassicurarmi mi presentò le due persone davanti a me.
"<<" Isabella, questo è Billy Black, il mio migliore amico
e suo figlio Jacob, vengono da La Push, una riserva indiana vicino a
Forks. ">>" Il più giovane dei doveva avere dui quindici
anni, ha capelli lunghi, neri e sembrano molto soffici, ma quello che
mi colpì di più era il suo sguardo, molto fraterno e
voglioso di proteggermi.
Il più vecchio aveva anche lui i capelli lunghi e neri, molto
simili a quelli del figlio, mi guardava sorridendomi, e con sguardo
gentile si prsentò "<<" Ciao, mi chiamo Billy, sono molto
contento di conoscerti, tuo padre da quando ha saputo di avere una
figlia, non stava più nella pelle nel volerti conoscere
">>" e rivolgendosi all'amico "<<" allora noi andiamo
così puoi stare con tua figlia per la prima volta ">>"
salutò e insieme al figlio se ne andò.
Charlie, accompagnò alla porta i suoi amici, poi ritornando da
me, mi si avvicinò, mi abbracciò e con le lacrime agli
occhi mi disse "<<" Figliola, siamo stati separati per tanto
tempo, ma ora voglio dedicare pgni songolo istante della mia vita a
creare un rapporto con te, e spero che con il tempo questo mio
desiderio si realizzi ">>", fra le sue braccia mi sentivo sicura
e lo strinsi forte e sussardo gli risposi di si.
Più tardi mi mise a letto, nella camera che mi aveva preparato,
e da sola con i miei pensieri mi addormento non sapendo cosa avrei
fatto in futuro... ma avevo solo una certezza, io ero viva e l'avrei
fatta pagare cara ai miei nemici.
POV JACOB
Ero in macchina con mio padre, diretti verso l'aeroporto che ci avrebbe
condotti a casa e nel silenzio dell'abitacolo dissi "<<"
papà perchè quella bambinaè così
importante?!? ">>", non capivo come mai sentivo un forte senso di
protezione per quella bambina così piccola che dalla vita ha
solo ricevuto dolore, "<<" figliolo, quella bambina è una
dea celeste, sua madre è apparsa davanti a me prima di morire,
pregandomi di proteggerla anche se non mi ha detto il motivo, quindi
aspetteremo l'evolversi degli eventi e diferendomo a tutti i costi
quella bambina ">>".
Ero d'accordo e con un sorriso a trentadue denti pensai che un giorno non molto lontano l'avrei rivista.
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