I DUE MINISTRI
Disclaimer: I personaggi appartengono a JKR. Toni Blair appartiene probabilmente al popolo Inglese. O forse a Bush.
No offense intended.
***
- Sì, mi ricordo di voi. Allora se ho capito bene è per
state ammettendo la vostra colpa per i recenti attentati?
- No, gli attentati sono affari vostri. Noi siamo responsabili concretamente solo per quel unico ponte.
- Siete un organizzazione terroristica?
- No! Come vi viene in mente?
- Ma come? Arrivate qui, nel cuore della notte, e dichiarate che siete
responsabili per il ponte saltato in aria nel centro di Londra! Cioè vi assumete ufficialmente la responsabilità?
- Non posso non farlo. Sono un ministro.
- E di che nazione, perdonatemi?
- Dovreste essere al corrente. Io
sono il Ministro della Magia Inglese.
- Ho detto che mi ricordo do voi. Ma non mi pare che negli
accordi fosse previsto che voi faceste esplodere i
nostri ponti.
- Io non ho fatto esplodere niente. E
poi voi ricordate Caramell e non me.
- Scusatemi, ma quando incontro un signore con un completo
verde smeraldo, che per giunta si presenta come Ministro della Magia e non
domatore al circo… Come vedo, anche voi ne indossate uno.
- Questo non è pertinente ai fatti.
- Mah, io non direi…
- Il mio abbigliamento è un tentativo di conformarmi alle
vostre abitudini per evitarvi un ulteriore shock. Di
solito portiamo mantelli neri.
- Non vi preoccupate. Lo avevo capito subito che siete
semplicemente una setta pseudo-religiosa.
- Non siamo una setta! Siamo cristiani!
- Purtroppo non sono autorizzato a trattare tematiche religiose senza prima consultare la normativa in
merito…
- Siamo. Una. Comunità. Magica. Non siamo una setta.
- Ho capito. Allora, cosa stavate dicendo a proposito del
ponte?
- Il ponte, ecco. Lo abbiamo fatto saltare. Ringraziate che
era notte. Offriamo il nostro aiuto per ricostruirlo.
- Grazie. Contiamo di riuscirci da soli. Sarà più sicuro. Se no quando i vostri maghi muoiono il ponte crolla di
nuovo.
- Ma che sciocchezze dite?
- Come sciocchezze? Credete che da bambino non abbia letto
le favole? Quando un mago muore, tutta la sua magia
scompare. Non è così?
- Ovviamente no.
- Ma ci stiamo allontanando dal
discorso. E gli attentati in metropolitana, anche
quello è lavoro vostro?
- No.
- Siete sicuro?
- Assolutamente.
- E io invece no.
E sinceramente, mi sta venendo una forte tentazione di sciogliere i nostri
accordi e impedire un’ulteriore diffusione della vostra setta.
- Cosa?
- E conto anche di liquidare quelle rovine fatiscenti, che
vi avevamo assegnato nei pressi di Edimburgo.
- Ma non potete!..
- Eccome se possiamo. Ci possiamo
costruire un centro commerciale. O una base militare.
- Ma la nostra scuola ha più di
mille anni! Solo dei barbari possono pensare di distruggere un monumento alla cultura
per convertirlo al baratto!
- E noi saremo i barbari? Non siamo
mica noi che ignoriamo l’elettricità e chiamiamo ogni forma di transazione
economica baratto!
- Stavamo parlando del ponte. Sapete bene che stiamo facendo
fronte ad una guerra civile! E l’incidente del ponte è
il risultato di scontri militari! Vi prego di avere pazienza. Avete sentito
anche voi parlare di Voldemort!
- Certo! E se voi non aveste sottratto
il bambino da un orfanotrofio pubblico per educarlo in base ai discutibili
principi della vostra setta , probabilmente egli sarebbe cresciuto come un
onesto cittadino! E ora dopo aver formato un perfetto terrorista, voi venite da
me a chiedere di aver pazienza, fino a quando non sarete
in grado di risolvere il problema con le vostre forze? Avete idea di quanto è
grande la popolazione del Regno Unito? E voi quanti
siete? Tre mila persone?
- Quattro mila…
- E io, per quattromila persone
devo tollerare questi disordini? Se volete vivere nel
nostro paese, vivete come tutti gli altri!
- Ma noi siamo cittadini come tutti
gli altri…
- No che non siete come tutti gli altri! Che
percentuale della vostra setta ha votato per me alle scorse elezioni?
- Cosa? Ma
noi non…
- Esatto! E voi vi chiamereste
cittadini?
- Vi state sbagliando. Noi auspichiamo una convivenza
pacifica tra le nostre due comunità.
- Davvero? Noi facciamo forse esplodere i vostri ponti? E
vedete come vi siete acceso quando ho ipotizzato di
dover rimuovere quella vostra discarica!
- Non è una discarica!
- Ci sono stato. L’ho vista. So riconoscere una discarica quando la vedo.
- Voi infatti non dovete vederci
nient’altro!
- E non ci vedo nient’altro. Mi
mostrate una discarica e affermate che non potrei vederci altro, poi mi volete
convincere che in realtà è un prezioso esempio di architettura
medievale e tempio della cultura. Ammette che c’è qualcosa che non quadra. Una
comunità di appena quattromila persone che da un giorno all’altro pretende di
dettare legge nel paese! Ma se non trattiamo neanche
con i separatisti irlandesi, che sono molti di più, perché dovremmo trattare
con voi?
- Forse perché noi non siamo terroristi!
- Eppure ci fate esplodere i ponti
proprio come loro.
- Vi ripeto. Abbiamo serie difficoltà di ordine
pubblico.
- Prima avete affermato che siete in
presenza di una guerra civile. Poi affermate di essere
comuni sudditi di Sua Maestà. Vi prego, chiarite prima i dubbi sulla vostra
cittadinanza!
- Ma con voi non si più discutere
civilmente. Avete una mentalità talmente ristretta…
- Ecco risolvete allora prima le vostre difficoltà militari
e non impicciatevi nei progetti urbanistici che non vi riguardano! E che guerra
mai potete avere? Avete due vicoli a Londra! Con la
vostra tecnologia possiamo temere al massimo qualche rissa!
E non vi preoccupate, al prossimo accenno di disordini
farò intervenire le forze d’ordine pubblico in tenuta antisommossa! Poi
vedremo!
- Ho capito. Però non dite che non vi
avevo avvertito. Buona notte Signor Ministro.
- Sì! E io avverto voi! Un solo
altro accenno ad altri attentati, e la distruggo la
vostra setta! E comincio proprio da quella discarica!
Me lo sento, tutta la vostra sciapità
viene da lì! Buona notte!!
Fine