Sento
il suo
respiro sulla mia pelle. Mi bacia i lobi, scende giù, le sue
labbra accarezzano
il mio collo. Il suo respiro mi avvolge, mi invade.
La
sua
lingua si sofferma alla base del collo, risale. Si ferma sul neo che
distingue
il mio collo da quello delle altre. Lo bacia. Risale ancora. Accarezza
le mie
labbra con i polpastrelli. Sento le sue dita accarezzare la mia pelle,
soffermarsi sul mento. Sollevarlo. Le sue labbra incontrano le mie. La
sua
lingua incontra la mia.
Le
sue mani
esplorano il mio corpo, come se fosse la prima volta e non la millesima.
Il
respiro
si fa affannato. Il petto si alza e si abbassa.
Le
sue mani
sul mio petto, cercano di calmarmi. Morbide le dita affondano nelle
pieghe
delle mie vesti, sino ad arrivare alla mia pelle. La sento la sua pelle
contro
la mia. Sento quel contatto, quel calore farsi strada dentro di me.
Apro
gli
occhi, finalmente.
Lo
vedo
sorridere. Le sue labbra, i suoi occhi son per me.
Sento
le sue
labbra sorridere contro la mia pelle.
I
suoi occhi
si posano ancora su di me. Ancora, incessantemente.
Prende
le
mie mani tra le sue, sino a portarle al suo volto. Si fa accarezzare.
Porta le
mie mani sulle sue labbra, sulle sue palpebre, a ricambiare quel calore
che
poco prima mi ha fatto provare.
Sorride
contro il palmo della mia mano, posato sulle sue labbra.
Una
piccola
sensazione di sollettico mi pervade. Sorrido.
Apro
gli
occhi. La stanza è buia.
Ci
sono solo
io, i miei sogni, il buio.
Porto
il
palmo all’altezza del naso, inspiro quel profumo.
Sa
di buono,
di delicato. Sa di lui.
Necessito
di
qualcuno da amare, che mi ami.
Il
sole
piano si fa strada attraverso la finestra.
E’
tempo di
lasciar da parte i sogni, le speranze.
All’altezza
del palmo ancora una sensazione di sollettico.
Sorrido.
Profumo di lui.
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