Pelle

di JaneA
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Sento il suo respiro sulla mia pelle. Mi bacia i lobi, scende giù, le sue labbra accarezzano il mio collo. Il suo respiro mi avvolge, mi invade.

La sua lingua si sofferma alla base del collo, risale. Si ferma sul neo che distingue il mio collo da quello delle altre. Lo bacia. Risale ancora. Accarezza le mie labbra con i polpastrelli. Sento le sue dita accarezzare la mia pelle, soffermarsi sul mento. Sollevarlo. Le sue labbra incontrano le mie. La sua lingua incontra la mia.

Le sue mani esplorano il mio corpo, come se fosse la prima volta e non la millesima.

Il respiro si fa affannato. Il petto si alza e si abbassa.

Le sue mani sul mio petto, cercano di calmarmi. Morbide le dita affondano nelle pieghe delle mie vesti, sino ad arrivare alla mia pelle. La sento la sua pelle contro la mia. Sento quel contatto, quel calore farsi strada dentro di me.

Apro gli occhi, finalmente.

Lo vedo sorridere. Le sue labbra, i suoi occhi son per me.

Sento le sue labbra sorridere contro la mia pelle.

I suoi occhi si posano ancora su di me. Ancora, incessantemente.

Prende le mie mani tra le sue, sino a portarle al suo volto. Si fa accarezzare. Porta le mie mani sulle sue labbra, sulle sue palpebre, a ricambiare quel calore che poco prima mi ha fatto provare.

Sorride contro il palmo della mia mano, posato sulle sue labbra.

Una piccola sensazione di sollettico mi pervade. Sorrido.

Apro gli occhi. La stanza è buia.

Ci sono solo io, i miei sogni, il buio.

Porto il palmo all’altezza del naso, inspiro quel profumo.

Sa di buono, di delicato. Sa di lui.

Necessito di qualcuno da amare, che mi ami.

Il sole piano si fa strada attraverso la finestra.

E’ tempo di lasciar da parte i sogni, le speranze.

All’altezza del palmo ancora una sensazione di sollettico.

Sorrido. Profumo di lui.





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