Oh that man

di marguerite_murcielago
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Oh that man 

From the beginning to the end                                    
He was no more than a friend to me 

Sesel era abituata ad uomini raffinati come Francis Bonnefoy o non privi di un certo rozzo fascino come Arthur Kirkland, anche se forse era solo il piacere che provava il suo adorato protettore francese a farle sopportare la presenza di quell’inglese. Tirando le somme, non apprezzava minimamente l’uomo che le stava davanti assieme ad un credibilissimo biglietto vergato dall’elegante grafia di Francis.
Trattalo bene, è un amico.
Va bene, lei adorava Francis e i suoi morbidissimi capelli dorati e i suoi profondissimi occhi blu e i suoi sensualissimi baci francesi, ma quello era troppo. Troppo di tutto. Anche per essere un amico.

That man is like a flame
And ooh that man plays me like a game
My only sin is I can't win
Ooh I wanna love that man

« Il mio nome è Gilbert e sono Magnifico.»
« Io sono Sesel, a me piace la gente raffinata e non boriosa.»
Imbronciata, le braccia incrociate sul petto, Sesel stava seduta nell’acqua azzurra e tiepida, il prendisole bianco fradicio. Quell’odioso tedesco dai capelli grigi e gli occhi rossi, rossi?!, e le guance arrossate dal sole implacabile l’aveva costretta a sedersi accanto a lui.
« E, sapendo di cosa sono capace, ti ho messo in acqua così da raffreddare i tuoi bollenti spiriti.»
Sotto la pelle abbronzata, Sesel arrossì di rabbia. Gilbert offriva il viso bianchissimo alla luce, incurante delle ustioni, e le palpebre sembravano di madreperla; non vista, la creola si umettò le labbra: dannato tedesco.

A little Gable, some Astaire
When he dances I can hardly breathe
Someone call a doctor
Need some help to rescue me

La serata era naturalmente degenerata in una festa chiassosa sulla spiaggia bianca; qualcuno aveva argutamente deciso di appendere delle lanterne alle palme e al centro del gruppo di turisti danzanti il tedesco aveva guadagnato spazio per ballare in mezzo a loro, incongruo nel suo completo camicia-pantaloni-cravatta, con tanto di cappello e bretelle.
« Vieni, Sesel! Vediamo se le tue belle gambe servono a qualcosa, oltre che a fare spettacolo sotto il tuo vestito!»
Era troppo su di giri e troppo rosso in faccia per sembrare il playboy che si fingeva di solito, ma lei non si fece pregare, ridendo. Cominciò perfino a dimenticare Francis.

Ooh, I'm gonna find that man
You bet ya, I'm gonna find that man

« Il mare è bello.»
« Acqua.»
« Il cielo è azzurro.»
« Dappertutto.»
« La sabbia è bianca e finissima.»
« Forfora.»
« Io sono bellissima, nuda.»
«…»
« Perché mi stai alzando la gonna, Gilbert?!»





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