Un anno, tre mesi, dodici giorni.

di ginevrag_
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Eccomi di nuovo qui, a scrivere per lei che ora è una stella, Valentina.

Sì, è una storia vera e la trovate qui (Your Biggest Fan), se volete.

Un commento mi farebbe tanto tanto piacere, grazie.

Concludo dicendo che ho scritto per lei, quindi non mi importa di eventuali errori, lei non ci farebbe caso.

Buona lettura e grazie ancora.


 


 


 

Ieri sono passata a trovarti, era tanto tempo che non lo facevo.

Eri bella come sempre, lo sai?

I tuoi capelli erano sempre perfetti, neri e fino alle spalle, i tuoi occhi castani sempre lucenti; nulla è cambiato, sei immortale ora.

Così per l'eternità e intrappolata dalla morte in quella tomba di marmo bianco.

Sono arrivata e ho visto la scritta sul muro "Mi manchi Vale.", di fronte alla porta del cimitero.. è stato come ricevere un pugno nello stomaco. Poi sono entrata e ti ho vista, ti ho riconosciuta per quanti bellissimi fiori decoravano la lapide, rosa e bianchi e puri come lo eri tu.

La tua foto era lì, quella che ho ancora in camera, e dire che sei stupenda è poco. Sorridi in quella foto e io adoro vederti sorridere, sai?

Ce n'era anche un'altra, quella dei tuoi gatti e del tuo cane con la dedica della tua mamma che ti dice che si prenderà cura di loro, come le avevi fatto promettere.

Non oso immaginare come sia per lei vedere la sua bambina rinchiusa in quel luogo sotto terra, non poterla più abbracciare e sentire vicina.

E' cambiata tanto, tantissimo; adesso è magra come non mai, ha cambiato colore e taglio di capelli e i suoi occhi sono diversi, non brillano più. Sembrano spenti, come se avessero perso la luce e un motivo per splendere.. quel motivo sei tu.

Nessuno è più come prima, tua nonna sembra un'altra persona. Non hanno più un motivo per andare avanti, le loro azioni sono vuote da quando non ci sei più.

Dimenticarti? Non se lo sognano neanche. Le tue foto e i tuoi bigliettini, decorano ogni stanza e tengono vivo il ricordo di te.

Mi ha fatto strano tornare lì, strano tornare a casa tua e non trovarti sul divano a guardare la tv; strano non sentir nominare il tuo nome.

Manca qualcosa in quella casa, un po' come se il cielo fosse stato privato della sua bellissima luna.


 

Ieri c'erano le nuvole e il cimitero era particolarmente grigio e buio; quando sono arrivata era ancora così, ma dopo poco che mi trovavo seduta vicino a te se ne sono andate. Un raggio di sole mi ha riscaldato il viso ed è stato come se mi avessi accarezzata, come se fossi lì accanto a me a dirmi "alzati, io sono ancora qui".

Ho fissato il pavimento per minuti infiniti, poi una farfalla è volata davanti al mio viso e mi ha fatta girare verso il sole. La luce mi ha invaso e ho sorriso, eri tu.


 

Un anno, tre mesi e dodici giorni che te ne sei andata.

Mi manchi tanto.. sembra sia passato un giorno dalla prima volta che ti ho vista; portavi già la parrucca, ma la voglia di vivere ardeva in te.

Ho pianto per ore quando ho scoperto che il tumore ti aveva portata via quando meritavi di vivere più di ogni altro.


 

Vale, scusa se non sono stata l'amica che ti aspettavi, scusa se non ti sono stata accanto un attimo di più.

Ciao stellina, tornerò a trovarti presto, te lo giuro.





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