… Perdono…
Spero che questo capitolo chiarisca un po’ di cose… nel
prossimo entrerà un nuovo personaggio
Scusate il ritardo e buona lettura…
La divisione delle stanze era stata traumatica e la litigata
tra Ron ed Hermione lo era stata ancora di più, ci stavamo dividendo e tutto
per colpa della Parkinson, quella gattamorta era riuscita ad ingannare tutti:
Blaise, Harry, Ron e persino Draco credevano al suo cambiamento repentino, da
subdola serpe a docile agnello, l'unica con un po di sale in zucca oltre a me
era Hermione, la quale era ancora diffidente rispetto alla partecipazione della
sgualdrina nella nostra missione. Così quando aveva scoperto che Ron le aveva
detto tutto si era infuriata. Il punto è che alla fine le camere erano state
disposte in questo modo: Ron era andato in stanza con Pansy, poichè a detta sua
noi eravamo dei predatori in attesa di mangiarci la preda, e indovinate la
preda chi era? Harry e Blaise erano andati a consolare Hermione trasferendosi
così nella sua camera ed io mi ero rassegnata al fato: Stare in camera con
Malfoy. La vacanza non poteva prendere una piega peggiore.
- Weasley il soffitto è così interessante? Questa casa è un
buco.-Eccolo, sulla porta della stanza con un asciugamano in vita e capelli
bagnati, l'arroganza in persona!
- Non tutti hanno il denaro che hai tu Malfoy! E per la
precisione per essere un buco, una casa deve essere piccola e una baita con: tre
camere, due bagni, una cucina abitabile e un salotto non lo è!-
E la piccola fiammiferaia ricascò nel suo errore, si perse
negli occhi di ghiaccio del suo principe azzurro. Peccato che la mia non sia
una favola, che io non sia una ingenua ragazzina da amare e che ha tanto
affetto da donare. Lo so anche io di essere innamorata di lui, ma ammetterlo
significherebbe concretizzarlo. Ammettere che non è una serpe, che soffre come
gli esseri umani e che molto probabilmente è più fragile e sensibile di me è come
urlare al mondo il mio amore per Draco Malfoy, e a quel punto il mio mondo
crollerebbe come un castello di sabbia. E' inutile fare finta che la colpa
della rottura del nostro rapporto sia solo mia, se lui non mi avesse tradito
con Pansy, se io non mi fossi chiamata Weasley, se noi non fossimo stati chi
siamo, forse, la nostra relazione avrebbe potuto funzionare. In più la
ciliegina sulla torta! La profezia.Un indovinello spastico e ci metto le mani
sul fuoco che è anche a metà.
- Che problema hai con me Weasley?-
- Per ora la tua lentezza nel fare la doccia!-
- Non mi sembra che quando ci scopavamo sotto avessi
problemi al riguardo.-
- Sei riuscito a rovinare uno dei pochi bei ricordi di noi.-
E con questa ultima battuta l'oggetto dei sogni del principe
sparì dalla vista della serpe camuffata malamente da nobile uomo. Non mi
smentisco mai in fondo, Draco Malfoy non riuscirà mai a essere soltanto Draco.
Mannaggia a te Ginevra! Potevi rimanere la piccola stracciona?No sei diventata
una donna ed hai occupato la mia anima o quello che di essa rimane, pensa che
per un breve periodo sei riuscita a cancellare Malfoy e a farmi rimanere solo
Draco, ma poi tutto è finito. La profezia è arrivata, noi ne siamo stati
travolti, tu non sai neanche quanto. Te lo dovrei dire, te lo dovrei rivelare,
ma non ne ho il coraggio, infondo questa è una caratteristica che appartiene
alla tua casa non alla mia.
(Nella stanza attigua due ragazzi stavano tentando di far
ragionare una ragazza dai boccoli ribelli. Due modi diversi di prendere una
persona, ma lo stesso affetto li collegava ad Hermione Granger.
Blaise Zabini ed Harry Potter, il confidente e l'eroe,
questo erano tanto tempo fa. Ora solo due ragazzi dal destino incerto e la
voglia di vivere in un mondo diverso.)
- Piccola avanti cerca di ragionare...-
- RAGIONARE!!! NON SONO IO QUELLA CHE DEVE RAGIONARE!...-
- Herm avanti, lui l'ha fatto in buona fede. Non puoi dire
che non ci stia provando, Pansy ce la stà mettendo tutta per entrare nel gruppo
e guadagnarsi la nostra fiducia.-
- MA NON ME NE FREGA NIENTE!Lo vedo pure io che Pansy sta
cambiando, certo non mi fido ancora cecamente di lei, ma questo non è il punto!
Io sono arrabbiata con Ron perchè ha preso questa decisione senza dirci nulla.
Le ha detto tutto senza pensare che forse anche noi avremmo potuto avere
diritto di voto. -
- Potter puoi lasciarci una attimo da soli?-
- Ma ...- (Harry guardo Hermione che con un solo sguardo gli
fece capire che poteva andare, che con Blaise non doveva temere.
Il bambino sopravvissuto uscì dalla stanza richiudendosi la
porta alle spalle.)
- A te rode che Weasley ami Pansy, perchè questo lo farà
allontanare sempre di più dal tuo mondo. Formato da te, lui e Potter.-
- Non è vero.-
- Sì che lo è, e se davvero gli vuoi bene devi accettare la Parkinson
nella tua vita, perchè ti assicuro che Pansy non ha mai dimostrato tanto
affetto nei confronti di una persona.-
- Come fai a saperlo? Come puoi essere certo che non lo
tradirà con il primo ragazzo ricco che passa per strada?-
- Piccola sei sveglia e intelligente, quindi sai come me che
l'avrebbe già fatto, se queste erano le sue intenzioni.-
- Comunque su una cosa ti sei sbagliato.-
- Ah si? E su cosa mi sarei sbagliato?-
- Il mio mondo è formato da un'altra persona della quale non
posso fare a meno!-
- E chi è questa persona senza la quale non puoi vivere?-
- Tu...-
(Quella fu la prima volta che Hermione vide arrossire il
grande e fiero Blaise Zabini, che raggiunse la completa colorazione color
pomodoro nel momento in cui la bella grifondoro scoppiò in una fragorosa risata
cristallina per la sua reazione.
Ogniuno ha un suo mondo, formato da persone importanti,
momenti tristi e felici.
Perchè tutti hanno bisogno di un universo dove rifugiarsi
quando il mondo esterno fa troppa paura per essere vissuto.)
- Ho finito potresti gentilmente uscire dalla stanza così
chei io possa cambiarmi, ovviamente se per sua signoria illustrissima non è
troppa fatica...-
- Dolcezza il tuo tono è tutto furchè gentile e poi perchè
me ne dovrei andare ti ho già visto senza veli o sbaglio?-
- Fa come vuoi Malfoy...- Da quando sei diventata così
Ginevra? Da quando litighi con tuo fratello? Da quando sei talmente
menefreghista da ignorare la tua purezza? Ti spogli senza fare una piega,
prendi i vestiti dall'armadio e li indossi come se niente fosse. Il tuo
atteggiamento è cambiato, ma il tuo aspetto non ha subito mutamenti, anche
nelle cose più semplici i miei occhi ti vedono bellissima, indossi un maglione
largo di lana, probabilmente te l'ha fatto tua madre visto come sta rigido
sulla tua figura, segno dei punti a maglia troppo stretti. Nonostante tutto sei
bella come il sole, con i tuoi capelli bagnati che ti ricadono sulle spalle e
la tua epressione imbronciata che sembra quella di una bambina a cui hanno
tolto il giocattolo.
- Malfoy che hai da guardare?-
- Sei cambiata Weasley, sei diventata come me.-
- Hai visto? In fondo non siamo così diversi, siamo fatti
della stessa pasta.-
- No ti sbagli, tu sei migliore di me. Solo che ti diverti a
fare la bambina viziata.-
- Hai finito con la paternale, con la parte del ragazzo
maturo?Tanto di me non te ne frega nulla quindi...- Le parole che avevo temuto
di sentire, erano arrivate. Come un secchio d'acqua gelata mi erano piovute
addosso.
- Ti devo parlare, siediti sul letto e non fiatare.-
Carino, adesso mi da pure gli ordini, ma con chi cerde di
avere a che fare con un elfo domestico, una serva o cosa?Adesso gliene dico
quattro. Ma che sta facendo? Un pensatoio e una boccetta di pensieri?
- Di chi sono?-
- Cosa?
- I pensieri, Malfoy. Di chi sono?-
- Guarda e vedrai...-
- Malfoy...-
- Cosa c'è?- Un lampo passo nei suoi occhi, un sentimento di
rabbia e frustrazione, ma il ghiaccio
lo coprì subito più forte di prima.
- Che succede?-
- Non chiedermi più niente guarda questi fottuti ricordi e
non chiedermi il perchè...-
- Il perchè di che cosa?...- Il suo corpo chiedeva pietà e
io gliel'avrei data, così con una muta preghiera il ragazzo biondo dagli occhi
azzurri uscì dalla stanza della ragazza, lasciandola da sola ad affrontare le
sue paure.
(Nella baita regnava il caos più completo, tra sci snowboard
e slittini, tutti si preparavano ad uscire, Blaise Zabini scese le scale in
legno fino ad arrivare al salotto.)
- Draco io e gli altri andiamo a sciare, vieni anche tu?-
- No, io sto qui con la Weasley, si è sentita male dopo la
doccia, niente di grave solo un calo di pressione ma è meglio che non si
strapazzi troppo, dillo tu agli altri.-
- Draco...-
- Blaise!- (Il tono non ammetteva reppliche e Blaise con gli
altri, dopo un'estenuante discussione con Hermione e Ron che continuavano a
battibeccare, riuscì ad uscire. Mentre lasciava i due ragazzi ad affrontarsi.
Passi familiari risuonarono dietro al ragazzo, non distolse
lo sguardo dal libro che aveva in mano... continuo a fissare le pagine con
sguardo vuoto, mentre le sue labbra si dischiusero cominciando ad emettere dei
suoni timorosi simili a mugugni.)
- Gli altri sono andati a sciare.-
- Sei un bastardo. Da quanto lo sapevi?-
- Mi è venuto in mente nel momento in cui ho sentito la
Granger parlare con Zabini, loro sapevano la verità e non ce l'hanno detta.
Però in fondo loro non erano a conoscenza di tutto quello che so io o almeno
sapevo fino a quando Silente non mi ha tolto quei ricordi...-
- Quando si parla ad una persona la si guarda in faccia
Malfoy, non è quello che ripeti alla gente ogni volta che la vedi?-
- Cosa vuoi da me Ginevra? Pensavo di avere fatto la cosa
giusta dicendotelo, ma evidentemente ho fatto l'ennesima stronzata della mia
vita.-
- Cazzo! Draco dovevi dirmelo appena ti è venuto in mente!-
- Ti prego Ginevra non dirmi quello che so già! Hai idea di
quanto sia difficile per me? Hai idea di come mi senta quando penso che tutto
quello che ti stà succedendo è soltanto colpa mia?-
Draco guardami, non abbassare il capo, guardami e dimmelo,
dimmi quello che ho sentintito nei tuoi ricordi...
- Dimmelo...-
-...-
- Dimmelo Draco.-
- Io non ci riesco.-
- Guardami e dimmelo.- Non mi costringere a farlo, se lo
dicessi ad alta voce significherebbe che è vero. Tu ti avvicini posi le tue
fresche mani sul mio volto e porti i miei occhi a specchiarsi nei tuoi,
asciughi le mie lacrime come farebbe una madre, ma tu non lo sei, lei se ne è
andata lasciandomi solo, ma tu sei qui con me, viva e pronta per essere amata.
Io lo sto facendo, ma non so se sono in grado di darti quello che vuoi. Per una
volta il grande Draco Malfoy non pensa di essere all'altezza del suo compito.
- Ginevra...-
- Hei! Ti amo...- Ed ecco la tua risposta alle mie mute
parole.
- Cosa?- Ti prego ridillo e prendimi per mano conducendomi
nella tua vita per non farmi più uscire. Fondi la tua anima con la mia, amami
per tutti i giorni della mia esistenza,
Baciami sempre come fosse l'ultima volta e fai l'amore con
me come se fosse sempre la prima.
- Ti amo Draco Malfoy.-
- Ti amo anch'io Ginevra Weasley.- Finalmente sento di nuovo
le tue dita afusolate nei miei capelli, le tue morbide labbra sulle mie, sento
la tua anima nel mio corpo, la tua lingua che danza con la mia. E il sole
ricomincia a risplendere nel mio mondo. La piccola fiammiferaia riuscì a
conquistare il cuore del nobile principe. Il sole tramontò sulla città
incantata,il principe portò la damigella al suo castello e tutte le milizie si
prepararono sul fronte per sferrare l'attacco finale.
(La Neve rifletteva il sole, il cielo era azzurro e i
ragazzi ridevano divertendosi, mentre Harry e Hermione facevano acrobazie sullo
snowboard, Pansy cercava di insegnare a Ron a stare in piedi sugli sci con
scarsi risultati.)
- Perchè ti sei fermata?-
- Non vedo Blaise... sai dov'è?-
- Ha detto qualcosa riguardo a Silente ed a una
seggiovia...-
- Grazie vado a cercarlo, voi state pure qui, noi ritorniamo
per conto nostro.-
- Herm, ma...- (Le parole seguenti non furono ascoltate
dalla ragazza che fuggi via dopo aver scoccato un dolce bacio sulla guancia
dell'amico.
Nella piccola casa regnava il silenzio, non c'era nessuno se
non un ragazzo dagli occhi color petrolio e molti libri polverosi riguardanti
la storia dei tempi antichi.
Blaise Zabini era sdraiato sul divano con gli occhi chiusi,ma
non tardò a riconoscere l'intruso che era entrato nella piccola casa, anche
perchè era l'unica a sapere dell'esistenza di quel luogo.)
- Ciao piccola.-
- Ciao.-
- Come mai qui, oggi non dovevamo fare ricerche, avevamo
stabilito che incominciavamo da domani.-
- Lo so, volevo stare un po' da solo, così sono venuto qui,
ma non ho fatto i conti con la curiosità di una certa persona.-
- Non ti fa bene stare da solo, lo sai che il tuo cervellino
potrebbe andare in fumo per aver pensato troppo?-
- Simpatica! Davvero molto simpatica...-
- Lo so, fammi spazio...-
(E così il ragazzo
fece spazio alla ragazza che si sdraiò al suo fianco, incominciò a coccolarlo
come si fa con un gattino e lui come risposta stette fermo a godersi quelle
tenere carezze e quei dolci baci, nascondendo il viso nel'incavo del collo
della ragazza.
Intanto una ragazza dai capelli fiammanti stava avendo un
sonno agitato tenuto sotto controllo da un ragazzo innamorato...)
- Ben svegliata...-
- Cosa?- Piano piano incominciai a ricordare quello che era
successo poche ore prima: la dichiarazione, il bacio e il buio.
- Sei svenuta a causa della mancanza di sonno,mi hai fatto
prendere un colpo.-
- Scusa, è che non riesco a dormire bene da quando...-
- Anche io, è normale...-
- Mi gira la testa...-
- E' normale. Ora ti
do una pozione per farti dormire.-
- Sono ritornati?-
- Si tutti tranne Blaise e la Granger...-
- Vacci piano con lui, non credo sia stato facile per lui
tenerti nascosto tutto questo.-
- Va bene, ora prendi questa e stenditi dovrebbe fare
effetto quasi subito.- sentii il bacio di Draco sulla fronte e poi più nulla...
Misi la pezza bagnata con acqua calda dentro la bacinella
sul comodino e scesi in sala per rassicurare tutti...
- Come stà?
- Calmati Potter... sta bene deve solo riposare.-
- Che cosa le è successo?-
- La tensione accumolata e la mancanza di riposo l'hanno
fatta collassare, Weasley. Comunque dovresti andarle a parlare...- Mi accessi
una sigaretta e uscii dalla baita, mi fermai sull'ultimo gradino della scala di
legno che conduceva all'ingresso principale della baita. L'aria mi pungeva la
pelle come se fossero spilli, la sciarpa verde e nero sembrava ancora troppo
leggera per quella temperatura. Le avevo detto ti amo, le avevo detto che ero
innamorato di lei.
(Nel rifugio per le ricerche, dato da Silente ai ragazzi,
regnava il silenzio più assoluto. Una ragazza stava lenendo le ferite del
ragazzo sdraiato al suo fianco. Hermione Granger placava i tormenti di Blaise
Zabini, suo amico, fratello e confidente.)
- Ha scoperto tutto... sa che lui è il prescelto che in
questa storia la Weasley c'è entrata solo perchè la ama... io sono il suo
migliore amico e lo ho tradito... sono solo uno stronzo.-
- Io lo sapevo...- (Blaise alzò il capo dal collo di
Hermione... Le ragazza smise di accarezzare i neri capelli del compagno e si
mise seduta sul divano.)
- Cosa?-
- Appena arrivati mi ha chiesto di dargli il pensatoio che
Silente ci aveva fornito per le ricerche...-
- Perchè gliel'hai dato?-
- Perchè aveva tutto il diritto di prendere una qualsiasi
iniziativa, lui sta vivendo l'angoscia della morte in prima persona. E' giusto
che sia sua la scelta di usufruire dei ricordi che Silente gli ha preso nel
momento in cui suo padre è finito dove è ora.-
- Quindi ha trovato la boccetta dei ricordi?-
- Era in suo possesso quando mi ha chiesto il pensatoio.-
- Come ha fatto ad averli?-
- Glieli deve aver dati Silente prima di partire.-
- Io non ci riesco ad affrontarlo.-
- Lui ha bisogno di te, ora più che mai. E' terrorizzato, ha
paura di fare del male alle persone che ama e noi dobbiamo sostenerlo, dobbiamo
essere forti anche per lui.- (Un unica lacrima scese da quegl'occhi blu, la
ragazza raccolse quel sentimento d'angoscia e posò le sue labbra su quelle del
ragazzo, dandogli un bacio casto che non aveva nulla di malizioso o ambiguo.
Era solo un bacio che suggellava quel patto di amicizia eterna.
Draco Malfoy stava riflettendo seduto sulla scala di legno
pulita malamente dalla neve, aveva freddo, ma continuava a restare fuori, fumava inspirando
profondamente sentendo i polmoni bruciarli, faceva un tiro e si perdeva a
guardare gli alberi davanti a se e quando non ce la faceva più espirava il fumo
come una liberazione, lo vide era là in fondo al viale sommerso dalla neve, al
suo fianco c’era una ragazza dai boccoli ribelli, quando arrivarono davanti al
biondo. Blaise abbasso lo sguardo, mentre Draco lo trapassò con mille aghi
ghiacciati.)
- Granger vai dentro devo parlare con Blaise… anzi fammi un
favore, vai su in camera della Weasley e controlla che dorma, se ha il sonno
agitato passagli una pezza di acqua calda sulla fronte le darà sollievo.- (La
Grifondoro schioccò un bacio sulla guancia del bel serpeverde ed entrò in casa
come le era stato chiesto o meglio ordinato. Era il momento del perdono e
Blaise se lo doveva sudare…)
- Mi disp…-
- Non ci provare neanche, non voglio sentire le tue
patetiche scuse. Ora le domande le faccio io ed esigo una risposta.-
- Da quanto lo sapevi?…-
- Io ed Hermione ci stiamo lavorando da quasi un anno, ma sono
solo due mesi che sappiamo che il prescelto sei tu…-
- Da quanto sapete di Ginevra?-
- Un mese forse meno…- (Lo sguardo di Blaise Zabini era
rimasto a terra per tutta la durata del discorso, mentre quello di Draco si era
spostato dalla figura dell’amico all’ infinito davanti hai suoi occhi,
respirava lentamente come se dovesse mantenere la calma per non esplodere da un
momento all’altro, intanto la sigaretta nelle sue dita si stava fumando da
sola.
Il ragazzo biondo si girò improvvisamente verso Zabini che
alzò lo sguardo per posarlo verso il suo interlocutore. Draco Malfoy non aveva
il suo solito sguardo distaccato ora i suoi occhi ghiacciati strasmettevano
solo odio e rabbia, ma la cosa che fece più male a Blaise fu vedere quella vena
di delusione che vide passare per pochi attimi nello sguardo dell'amico.
Draco cercava sempre di non arrivare alle mani, ovviamente
Harry Potter era un caso eccezionale, ma quello che Zabini vedeva davanti a se
era solo l'ombra del suo migliore amico. Blaise sentì un forte dolore allo
zigomo e la fredda neve sulla sua schiena, ci mise pochi secondi a realizzare
ciò che stava avvenendo.)
- Me lo merito...-
- Non fare l'accondiscendente Blaise, sei solo un infame...-
- ...-
- Perchè non mi rispondi? Perchè ti fai prendere a pugni?
Perchè non mi dici che mi capisci?-
-Perchè non ci crederesti...- (A queste parole il serpeverde
si alzò dall'amico e si appoggiò al legno della baita scivolando nella fresca
neve, mentre Blaise Zabini si toccava lo zigomo dolorante. Ricominciò a Parlare,
ma questa volta più a se stesso che a Blaise, guardava davanti a se, ma non
vedeva gli alberi, la neve e la montagne, Vedeva quel ricordo… Un bambino di
otto anni seduto su un suntuoso tappeto che ascoltava rapito le parole del
padre, che provava ammirazione per quell’uomo e che voleva essere come lui da
grande, ma quel sentimento era svanito ora provava disprezzo e repulsione per
quell’uomo senza scrupoli… ma non poteva fare a meno di ricordare la voce di
Lucius Malfoy, lui gli aveva rivelato la verità era lui il padre seduto sulla
poltrona di pelle nera che raccontava la storia prima di andare a letto…)
- Sai Draco 1000 anni fa c’era un mago molto cattivo, questo
prima di morire lanciò una maledizione sulla nostra famiglia disse che ogni 20
generazioni il primo genito sarebbe stato evocato da un suo nobile servo, come
giudice del destino del mondo… L’erede avrebbe segnato la morte della fanciulla
che amava, perchè lei stessa avrebbe offerto il suo corpo per diventare un
fantoccio nelle mani del servitore.
Quindi Draco non ti innamorare mai, l’amore è per i deboli
nessun Malfoy si è mai innamorato davvero e nessuna stupida profezia si è mai
avverata…
Questo è quello che mi ha detto il mio nobilissimo padre… e
sai una cosa? Aveva ragione io sono un vile perché l’ho trascinata con me, sono
un codardo perché ho amato mia madre con tutta la mia anima e ho creduto che
non mi avrebbe mai lasciato solo. Invece sono qui con quello che credevo fosse
la mia famiglia che si è rivelato solo un bastardo traditore.-
- Draco io…- (Solo a quelle parole gli occhi grigi del
ragazzo si posarono sull’amico e questa volta vedevano e vedevano fin troppo
bene.)
- Vattene Blaise, Vattene ora perché ti potrei uccidere… e
non mi chiedere se ci sarà del perdono perché non lo so. Non so niente!-
( E così la situazione non migliorò il tempo stava
lentamente finendo, lacrime erano state versate… cattiverie erano state urlate
e ora? Ora si sentivano solo le note di una canzone babbana provenire dalla
camera dal ragazzo con gli occhi blu petrolio… quella canzone era la sua
preferita solo due persone sapevano che significava per lui. Una non era
disposta ad ascoltare e l’altra sapeva che era un grido d’aiuto che lei stessa
avrebbe accolto al momento opportuno.)
Spero vi sia piaciuto
recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee