Titolo:
Unione senza tempo
Autore:
Tifawow
Fandom:
Axis Power Hetalia
Rating:
Arancione
Genere:
Generale(c'è un po' di tutto)
Avvertimenti:
Shonen-ai, Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing:
Germania/Ludwig; Nord Italia/Feliciano Vargas
Note:
questa raccolta è un totale esperimento! Ho provato a
chiedere ai miei amici più intimi di darmi tre parole a
testa, le prime che venivano loro in mente. Le ho poi elaborate in
varie drabble a seconda di quello che mi ispiravano, includendo nel
testo quelle stesse parole.
E mi do, finalmente, alla GerIta!! *-* Era da un po' che volevo
dedicarmi a questa coppia, ma per un motivo o per l'altro ho rimandato
fino adesso. Prima di lasciarvi alla lettura vorrei specificare una
cosa: io sono d'accordo con l'ipotesi che Germania e Sacro Romano
Impero siano la stessa persona, quindi i riferimenti sono assolutamente
voluti U_U
Ewigkeit
– 150 parole
Altare
~ Polvere ~ Eternità
Eternità.
Se avessero chiesto a Feliciano di descrivere il suo rapporto con
Ludwig in una sola parola, certamente avrebbe usato quella. Non vi era
niente di immediato per loro, nulla che fosse a breve termine: tutto
era scandito nel tempo, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio,
in una linea infinita.
Era per tutti i secoli avvenire l'eco di quel lontano bacio tra due
bambini innamorati che presto sarebbero stati divisi dalla guerra. Era
per sempre la stretta di due mignoli incrociati in una promessa
solenne. Era senza fine quell'amore siglato da una croce di ferro che
li aveva messi contro il mondo.
Erano loro che, di fronte ad un altare di margherite e polvere da
sparo, si facevano beffe di quel “finché morte non
ci separi” che sembrava troppo poco anche per la loro
lunghissima vita da Nazioni.
Eternità.
L'unica parola che poteva descrivere l'amore che univa Italia e
Germania.
Come
se sapesse - 150 parole
Cuore
~ Buio ~ Immagini
I sogni erano lo specchio del
suo passato.
Confusi,
incomprensibili e sconosciuti.
Ludwig odiava
riposare perché ogni volta che chiudeva gli occhi veniva
sommerso da quelle immagini: c'era una grande casa piena di gente,
ricordi felici. C'era suo fratello Gilbert, intento a insegnarli a
combattere. C'era la costante musica di un pianoforte. Ma,
più di tutti, sognava sempre lei, la bambina dai vestiti
verdi che gli aveva rubato il cuore. La rivedeva sfocata mentre si
chinava per baciarla, così come sfocate erano le sue lacrime
mentre lo guardava partire per una guerra fin troppo lunga.
Poi tutto
diventava troppo e si svegliava.
E, ogni volta
che apriva gli occhi nel buio, si trovava sempre tra le braccia di
Feliciano, che sussurrava parole dolci e che gli asciugava le lacrime
con le labbra.
-Shhh... va
tutto bene...- mormorava -Sono qui, amore mio...-.
Lo stringeva
a sé, consolandolo amorevolmente.
Come se
sapesse.
Das
Fenster - 200 parole
Lampione
~ Campanile ~ Orecchini
C'era un gruppo di ragazze che,
la domenica, si radunava sotto al lampione della piazzetta. Giovani,
carine nei loro vestiti svolazzanti, chioccianti e un poco rumorose,
chiacchieravano di vestiti e orecchini, attendendo i loro fidanzati
che, puntuali al rintocco del campanile, arrivavano sui motorini.
Allora tutte salivano con i rispettivi ragazzi e partivano, in un
nugolo di risate felici, verso un pomeriggio divertente.
Feliciano le
osservava e si sentiva morire d'invidia. Avrebbe tanto voluto che anche
il suo Ludwig lo facesse, che gli prendesse la mano e lo portasse
fuori, per un appuntamento vero.
Sarebbe stato
davvero splendido.
-Feliciano!
Muoviti! Abbiamo l'addestramento!-.
Feliciano
sospirò, abbandonando la vista di quelle ragazze. Sapeva che
il suo desiderio era vano, che Germania non era tipo da certe cose e
che non lo avrebbe mai accontentato in quel suo capriccio.
-Se fai bene,
dopo ti porto al cinema... promesso...- sentì poi l'altro
aggiungere, in un borbottio sommesso. Era sicuro che, se si fosse
voltato, lo avrebbe trovato completamente rosso in volto e imbarazzato.
Feliciano, in
un attimo, ritrovò il sorriso: non aveva di che lamentarsi,
tutto sommato.
Ludwig poteva
anche essere un freddo e duro tedesco, ma faceva del suo meglio per
renderlo felice.
Dormire
in un campo di grano - 100 parole
Grano
~ Notte ~ Misericordia
-Mein Liebe. Dannazione,
perché...-.
Ludwig piangeva,
disperato e stanco, in mezzo al grano che aveva ospitato la battaglia,
stringendo a sé il corpo dell'unica persona che avesse mai
amato.
Aveva corso nella notte,
scavato tra i cadaveri fino a farsi sanguinare le dita, gridando ad
ogni divisa azzurra o ciocca di capelli castani, sperando che lui non
fosse lì, di non trovarlo mai.
Ma il fato non aveva
avuto misericordia.
-Perché non
mi hai ascoltato... perché, Feliciano...-.
Non avrebbe avuto una
risposta, ma sapeva quale sarebbe stata.
“Veh! Nella
buona e nella cattiva sorte... finché morte non ci
separi”.
Nicht
mehr - 100 parole
Assonanza
~ Viale ~ Ruscello
Non era più tempo di
pace.
Non c'erano
più i capelli d'oro di Ludwig che brillavano al sole,
né le passeggiate lungo il viale della stazione, i picnic
nel parco la domenica, o i bagni improvvisati nel ruscello.
Non c'erano
più baci dati a fior di labbra e la dolce assonanza dei
reciproci gemiti.
Era tempo di guerra.
Da quel momento ci
sarebbero stati spari, trincee, bombe e sangue.
Cose che Feliciano
odiava.
-Italia! Andiamo!
È ora...-.
Ma prendendo la mano che
Ludwig gli porgeva, incamminandosi con lui verso la battaglia,
Feliciano non aveva paura.
Avrebbero affrontato il
domani insieme.
Momento
sfumato - 150 parole
Cattivo ~ Pelle ~ Rete
-Qualcuno ha fatto il bambino
cattivo...- uno schiocco di frusta e una voce carica di malizia
accolsero Ludwig sulla soglia di casa.
Quasi soffocò con la sua stessa saliva: Feliciano era in
mezzo alla stanza, vestito solo con un bustino di pelle nera,
autoreggenti a rete e stivali con il tacco a spillo di vernice.
-Feli...- balbettò, sentendo la bocca farsi secca -Che...
che cosa...?-.
Feliciano gli si avvicinò, ancheggiando sensualmente sui
tacchi a spillo.
-Ti punisco... cattivone...-.
Un altro colpo di frusta.
I pantaloni gli si fecero improvvisamente più stretti.
E poi...
-Veeeh!! Lud!! Mi sono tirato la frusta sui piedi!! Fa maleeee!-.
In un attimo solo tutto l'erotismo di quel momento si spense.
Ludwig sospirò, lasciandosi sfuggire un mezzo sorriso e
avvicinandosi al fidanzato piangente, stringendolo tra le braccia e
consolandolo, baciandogli i capelli per fargli dimenticare il dolore.
Infondo andava bene anche così.
Era semplicemente da Feliciano.
Sanft
unerfahren - 200 parole
Ombrello
~ Orologio ~ Goffo
Quando Ludwig lo stringeva tra
le braccia, Feliciano perdeva sempre la cognizione del tempo.
Non c'era
più nulla, se non loro e il reciproco piacere; né
la pioggia, che scendeva dal cielo come una benedizione, né
l'ombrello aperto, lasciato cadere poco distante in un impeto di
passione incontenuta.
C'era solo
Ludwig, imbarazzato, intento a coprirgli il volto e il petto di baci
dolci ma inesperti, i suoi capelli biondi stretti tra le dita, il suo
nome mormorato tra un gemito e l'altro, la fermezza delicata con cui lo
spingeva ad aprirsi sotto il suo tocco.
Feliciano,
steso sotto il suo corpo tonico e muscoloso, non sentiva altro che lui
e la forza del suo amore, inconsapevole persino dell'ora fin troppo
tarda che segnava l'orologio del paese, guidato solo dall'estasi e dal
calore della pelle del compagno.
Ludwig era
poco pratico di certe cose, arrossiva e si imbarazzava da morire ogni
volta che lo vedeva nudo e, ogni tanto, incespicava nella sua
inesperienza e non sapeva come fare. Eppure a Feliciano non importava:
amava come Ludwig lo amava e, se solo avesse potuto, sarebbe rimasto
tra le sue braccia per sempre.
Anche sotto
la pioggia e stretto in un goffo abbraccio.
Cuore
spezzato - 100 parole
Tradimento
~ Visione ~ Significato
Tradimento.
Quella parola da giorni
rimbombava nella sua mente, come un tormento senza fine.
Esattamente come il
pensiero di Feliciano.
Come una bestia dai
lunghi artigli, dilaniava l'animo di Ludwig con l'ultima visione che
aveva di lui, felice e sorridente, che reclamava il bacio del
buongiorno.
Poco prima di dirgli
addio.
Lo aveva abbandonato alla
solitudine, infrangendo il loro giuramento e il suo cuore.
Un cuore che si sarebbe
strappato dal petto pur di mostrargli il dolore che gli aveva causato.
Ma non poteva.
Nemmeno quella
consolazione gli era rimasta.
Solo il ricordo di una
felicità lontana, ormai senza significato.
Antworten
- 150 parole
Cucina
~ Brutto ~ Risposta
Feliciano aveva paura di molte
cose.
Aveva paura della
guerra, di fare e farsi del male, di Inghilterra e della sua pessima
cucina.
Ma niente di tutto
quello era paragonabile al terrore che provava ogni volta che
immaginava la sua vita senza Germania.
L'essere abbandonato da
quella Nazione alla quale si era tanto affezionato era per lui
impensabile, più doloroso di ogni altra cosa al mondo.
-E perché mai
dovrebbe abbandonarti?- diceva comprensivo Giappone, ogni volta che lo
vedeva depresso per quel motivo.
-Perché
è un brutto crucco di merda e ti sta solo usando!-
rispondeva, acido, Lovino, seccato da quei pensieri.
-E chi è il
pazzo che potrebbe pensare di abbandonare il piccolo Italia???-
chiocciava Prussia, abbracciandolo forte -Sei così carino!-.
Ma era solo una la
risposta che contava veramente.
-No, Italia. Non ti odio
affatto...-.
Imbarazzata, un po'
tremante, ma assolutamente sincera.
Solo allora Feliciano
recuperava il sorriso.
..::.Fine.::..
Ed eccoci anche alla
fine di questa raccolta. Con questa coppia mi sono felicemente fatta un
regalo, visto che è da un bel po' che volevo affrontarla ma
non ne avevo ancora avuto modo. Li amo da morire, poco c'è
da fare!
La serie di sta avviando alla fine... mancano ancora due coppie e poi
avrò terminato.
La prossima coppia mi piace moltissimo, anche se non l'ho mai
affrontata... ma ho qualche idea in mente e spero di riuscirci,
così come spero di essere riuscita in questa!
In qualsiasi caso ringrazio tutti coloro che passeranno da queste
parti!!
Mando a tutti un grosso bacio e un ringraziamento!♥
♥ ♥
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