Inno alle Farfalle.

di N i s h e
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odore.
                   ~

Un paranoico blu circondò
il ritmo che pulsava
sui nostri cappotti,
logori dalla noia.
Sinistri bagliori
illuminarono
le vite parallele che percorrevamo,
ignari.
Occhi sporchi, ignoravano
cioè che la luna
illuminava.
Mi riconosci? Guardami
dentro.

Storie vivono
nella mia testa.
Hai la chiave?
Grideremo
che l'abbiamo capito,
come lasciare
una traccia che sappia di gelsomini,
di noi.
Come aspettare
le sere schiudersi.
Suonerai,
per me?
Non li capirai
mai
i violini, tu.

Sorrido: il buio
non ci giudicherà, stai tranquillo,
sa di casa.
Splenderemo,
nei nostri vestiti
per l'occasione.
Dentro me, cosa vedi?

La pioggia
ci ha bagnati crudelmente,
quel giorno.
Eravamo in ginocchio,
il rumore del mondo
si è spento.
Farfalle
morivano.
Abbiamo raccolto i fiori
più puri
da un giardino
che non ci apparterrà
mai.

Addio, le tue mani stanno riscaldando
le mie.
Conosci la strada?
Tornerai,
per me?


                   ~




Grazie, in anticipo, se vi siete interessati a lei in qualche modo.
Nishe.
~


                   




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