IL FUOCO

di 1994
(/viewuser.php?uid=155392)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Guardò fuori dal finestrino in quella lunga sera di viaggio, e vide il sole che, all’orizzonte, scompariva. Il frastuono del treno la incitava a pensare. Non sarebbe riuscita molto facilmente a cancellare la scena che aveva visto dalla sua mente. 
Lo scomparto del treno risuonò al fracasso della porta, aperta con violenza dal controllore che, stanco e svogliato, ripeteva la solita frase:“biglietti prego”. Costei estrasse dalla tasca il proprio e lo mostrò al controllore, senza nemmeno alzare lo sguardo. L’uomo dei biglietti passò oltre.
Ad un tratto uno strano bagliore si accese nella campagna, e la ragazza trasalì nel vederlo, poi pose nuovamente lo sguardo nel nulla, verso l’orizzonte, e le lacrime iniziarono a rigare il suo volto.
Il tempo era passato, le persone erano cambiate, e lei non poteva farci nulla, poteva solo prenderne atto e affrontare il futuro buttandosi alle spalle quello che era il passato.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=859907