we’ve passed the point of no return,

di ElizabethAudi
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we’ve passed the point of no return,
 
 
«Christine.»
Il suo nome uscì dalla bocca del fantasma quasi come un gemito di piacere.
Ti amo.

Le sue mani scivolavano lente sul casto corpo di lei.
Le sue labbra assaggiavano il suo liscio collo.
Le sue mani strette nelle sue mani candide.
Ti amo.

Era così dannatamente perfetto.
Era così puramente perfetta.

 

- Say you’ll share with me one love, one lifetime,
Lead me, save me from my solitude.
Say you want me with you , here beside you.
Anywhere you let me go too,
Christine, that’s all I ask of . . .

 

Lei si voltò, gli carezzò la guancia e si allontanò muovendosi leggiadra tra tutte quelle cianfrusaglie,
canticchiando come solo lei sapeva fare, provocandogli la solita pelle d’oca.
Il fantasma allora sorrise.

Ti amo.
Finalmente aveva scelto. Aveva scelto di stare con lui.
La raggiunse, intonò un “là”  adatto al suo canto, e unirono le loro mani.
Sarebbe stato per sempre, questa volta.


«Christine, io ti amo.»
 
Se non l’aveva potuta avere in passato, ora sarebbe stata tua per l’eternità.
La rosa rossa sarebbe giaciuta in contrasto con quel grigio pietroso,
Per sempre.


***
 
Note dell’autrice. J
Una velocissima flashfic sul “fantasma dell’opera”.
Dio, non vedo l’ora di leggere il libro.
Tipo sarà come con “cime tempestose”, ci scriverò un sacco di roba!
Spero sia stato carino leggerla. :3
E’ molto breve e anche insignificante.
Però la volevo pubblicare.
Ellie.




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