Draco Malfoy guardò la luna ed alzandosi dalla sedia
dichiarò che sarebbe andato a fare un giro. Blaise Zabini gli lanciò un
sorriso. Era da un po’ che il suo capo si comportava in maniera strana e quella
sera aveva guardato un po’ troppe volte l’orologio e la luna per non sospettare
che avesse un appuntamento nel parco con qualcuno. Anzi più esattamente con
qualcunA e ancor più esattamente con Ginni Weasley se il suo infallibile fiuto
non aveva fatto cilecca. Per quanto Draco si trattenesse dal dimostrarlo,
Blaise aveva capito che lui si era particolarmente legato alla ragazza.
Comunque fosse i due avevano fatto amicizia e passavano
lungo tempo assieme parlando di animali, soprattutto acquatici, della loro
infanzia e dei loro problemi.
Per questi ultimi Ginni aveva trovato un meraviglioso
ascoltatore. In quest’ultimo periodo di crisi poi, le era spesso sembrato che
la conoscesse da sempre e meglio di chiunque altro.
-
Hai un appuntamento con Ginni? – chiese Blaise.
-
Io?…n…no vado solo a fare un giro – rispose bruscamente, il
che equivaleva a una confessione in piena regola.
-
Capisco – sorrise sardonico – comunque gli studenti a
quest’ora sono tutti a letto perché se no rischiano una bella punizione. Se per
caso ne vedi uno ricordaglielo – poi aggiunse come se stesse parlando del più e
del meno – Ginni, è una brava ragazza, peccato sia spesso sola e triste in
questo periodo. Ho sentito dire da Paciock che quel donnaiolo di Potter l’ha
fatta soffrire un sacco, l’ha presa in giro e in ultimo ha fatto in modo di non
averla più in squadra a Quidditch perché se no lui non si poteva concentrare
abbastanza. E’ un peccato vederla così triste, ha un bel sorriso –
Draco bisbigliò un “sì” sognante e uscì dalla stanza,
ripensando a quel pomeriggio quando l’aveva trovata con gli occhi gonfi di
pianto su un albero ad osservare una amichevole di Quidditch fra Grifondoro e
Corvonero.
-
Ehi Ginni che ti succede?-
-
Niente – aveva risposto prontamente, asciugandosi il viso e
saltando a terra – stavo solo guardando gli allenamenti visto che non mi hanno
buttato fuori dalla squadra -.
La Grifondoro aveva posato uno sguardo assassino su quella
piovra di Cho Chang che con la scusa di proteggere Harry da un bolide gli si
era gettata addosso finendo entrambi lunghi e sdraiati a terra l’una sull’altro.
Domandandosi cosa mai ci trovasse in un ragazzo del genere le aveva detto:
“Ho capito è una cosa seria
e poi ora non vuoi parlare.
Se ti va ci vediamo qui stasera
quando della Luna vedi il mare.
Ti farà bene una chiacchierata
lo sai bene che siamo amici.”
Destandosi dai suoi pensieri Draco si accorse di essere
giunto al luogo dell’appuntamento. La ragazza sedeva ai piedi dell’albero,
parlando col suo gufetto, che appena vide arrivare Draco volò via. Il ragazzo
si sedette accanto alla Grifondoro, i loro visi erano in ombra. Per un minuto
entrambi tacquero poi lei gli annunciò che a Grifondoro stavano facendo una
festa e Harry faceva un giro di ballo con ogni ragazza (glielo aveva appena
detto il suo gufo). Il Serpeverde decise di soprassedere sul fatto che non
fosse molto onesto mandare il proprio gufo in giro a spiare la gente. Due
lacrime le caddero dalle guance e, nascondendo il viso nel collo alto del
maglione, si domandò cosa ci fosse che non andava in lei.
- Non è vero che sei sbagliata
se non sorridi siamo tutti più infelici (-Sì certo come no- replicò lei)
Vieni fuori ti sento appena
Dal tuo
tenero nascondiglio (se la tirò un po’ verso di sé e
le scoprì il viso dal maglione)
Non pensare a quella scena
come te neppure lontano un miglio
col suo atteggiamento dimostra che non è pronto
una perla di ragazza ad apprezzare
ti ha lasciata da sola non sai che fare…
Per te la vita era colorata,
nei tuoi
occhi si vedeva il mare,
cenerentola
innamorata. (a quelle parole provò l’impulso
di correre a casa, in quel momento le mancò terribilmente quel luogo famigliare
e protetto)
Che è
finita non riesci a capirlo
ti dai la colpa, ma neppure tra due miglia
c’è una come te, io posso dirlo
non piangere perché lui gozzoviglia.
Coi tuoi amici poi ti vergogni
Non vuoi dir loro che ci credevi
a quell’amore dei tuoi sogni
se lui
del tuo cuore non godeva. (Ginni ascoltava ogni cosa, aveva
smesso di piangere e il suo cuore cominciava a guarire. Non permetteva a
nessuno di farla passare per un’illusa)
Cosa vuoi
che ti possa dire
non so
darti nessun consiglio,
però ti posso dire
che per me sei più bella di un giglio
di un amore una volta sola,
di un amore che non è amore,
e la notte ci pensi ancora,
mentre piangi e non sai che fare…
Ma credi a me, non sei sbagliata,
nei suoi occhi vedevi il mare,
cenerentola innamorata.- (Draco
ha finito di parlare, entrambi tacciono e succede l’inevitabile, narrato dai
pensieri del ragazzo)
E succede tutto in un istante
sembri ancor più piccolina
c’è una luna che è gigante
e baciandoci è già domattina.
Ti scosti come da un male,
che terribile decisione,
piccolina chi vuoi amare?
Scappi con un viso di dolore.
Poi ti fermi e ritorni indietro,
nel mio cuore ci speravo,
mentre l’alba nasce sul tuo viso
tu sorridi a un amore nuovo.
Con il sole ti porto a scuola
e con gli uccelli vuoi cantare,
sei felice come una sposa
perché adesso lo sai che fare…
Perché adesso ti senti rinata
e dai tuoi occhi si vede il mare
cenerentola innamorata.
La canzone è “cenerentola innamorata”. Che ve ne pare di
questa scenetta? Anche se è molto breve mi piaceva questo episodio così
romantico. In fondo è probabile che Draco sia davvero così, fa tanto il duro,
ma sotto, sotto deve essere un tenerone. Mi sono accorta che è un periodo che
scrivo solo song fic, ma che volete farci mi piacciono un sacco. Spero di poter
leggere i vostri commenti. Alla prossima. Ciack