I nostri ritardi sono ormai dive
I nostri ritardi sono ormai diventati
imperdonabili. Ci prostiamo umilmente ai vostri piedi, ci cospargiamo il capo di
cenere, nella speranza di ottenere la vostra amnistia...ma soprattutto speriamo
che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento!
Iago&vega.
Ai viaggi in Irlanda, nella speranza che tu possa
sorridere senza pensare a me.
Cap. XI
Quando si tratta di una Weasley e un Malfoy
“I called you
brazen
Called you whore right to your face
And watched you silenlty
And publicly disgraced
I didn't noticed
When you strengthened like a vice
That you were trembling
And burned beneath the ice”
Brazen, Skunk Anansie
Draco alzò gli occhi dal tomo di magia nera che stava
leggendo, per controllare il calderone che stava bollendo a ritmo sostenuto.
L’altra pozione era bruciata… Beh, diciamo che gli improvvisati pozionisti
erano… Occupati. Ad un tratto, notò qualcosa di strano.
-Che diavolo stai facendo?-
Ginny aveva letteralmente “preso in mano” parte del suo
letto e lo stava trascinando un po’ più in là, lontano dal suo.
-Non ho intenzione di starti accanto un attimo di più-
Detto questo si pulì le mani e si chinò, per sistemare le
coperte alla ben’e meglio.
-Ti ho forse avvelenato la cena senza accorgermene? Sai,
l’abitudine…-
-Non dire idiozie…- Non lo stava guardando.
Draco decise di lasciar perdere il suo libro per un
attimo, anche se era arrivato ad un paragrafo molto promettente: “Come uccidere
un vampiro senza che lui se ne accorga”. Ehi, era pur sempre un Malfoy, doveva
prepararselo un piano B!
Si alzò con eleganza dalla pietra dove era seduto e posò
il volume sull’altare, vicino ai mestoli.
-Allora? Sua Eccellenza Non-Voglio-Sporcarmi-I-Piedini
non gradisce l’alloggio?- Il solito ghigno si dipinse sul suo volto.
-Senti, se c’è uno qui che non vorrebbe sporcarsi i
piedini quello mi pari tu. Non voglio ripetimi-
Ecco, adesso iniziava davvero a preoccuparsi. Cos’era
quello sguardo? O meglio, quel non-sguardo. Perché, per la prima volta nella sua
vita, quell’odiosa pel di carota non lo stava guardando. Lo guardava sempre
negli occhi, quando gli parlava, anche quando lo incontrava per i corridoi o in
Sala Grande. Come se volesse sfidarlo, ogni volta. Come se, ogni singola volta,
gli volesse ricordare che avevano sempre un conto aperto e nuovi incontri da
affrontare.
Odiava questa sensazione, e odiava ancora di più provarla
per la Wesel, ma si stava preoccupando.
E, anche se sembra un paradosso, questo lo rendeva ancor
più preoccupato. Dovevano essere le esalazioni, lì sotto non c’era molto circolo
d’aria…
La afferrò delicatamente per un braccio, stringendo un
po’ quando incontrò resistenza, ma stando attento a non farle male. Nonostante
adesso i loro visi fossero l’uno di fronte all’altro, lei si ostinava a non
guardarlo. Le sollevò il viso con un dito e lei acconsentì finalmente a
guardarlo.
-Mi vuoi dire che cosa c’è?-
La sua voce era uscita così bassa e roca, che stentò a
riconoscersi. Ehi, no, non la voleva sedurre… Non per ora, almeno.
-Niente- Spiegazione chiara
e concisa, nonché cazzata megagalattica, ma non posso mica spiegargli qual è il
problema, ho una dignità, più un rimasuglio di dignità, ma comunque sempre
qualcosa da difendere.
Ed eccolo, ora inarca quel
dannato sopracciglio, si Malfoy lo so che sei intelligente, ma non ho intenzione
di spiattellarti gli affari miei.
-Mollami il braccio!-
Stare troppo vicini è
estremamente rischioso, i precedenti mi danno ragione, non ho nessuna intenzione
di ritrovarmi a rotolarmi nel letto con lui, in un emozionante corpo a corpo.
-No- Pacifico e
lapalissiano come sempre. Ti stordisce proprio con le sue chiacchiere.
-Sì- Ecchecavolo sarò
almeno libera di disporre dei miei arti
-No- Ora sta passando
veramente il limite.
-Sì- e ti assicuro che è la
mia ultima parola.
-Se mi dici che hai, ti
lascio- sette parole in un unica frase, un record.
-Se stai fuori dalla mia
vita privata forse è meglio- e forse è meglio che tu non ti avvicini troppo, non
rispondo delle miei azioni.
-Detto da te sembra quasi
una battuta- il solito simpaticone.
-Pensala un po’ come ti
pare, ma l'aggettivo privata accanto a vita per me significa qualcosa-
-Strano, davvero non
l'avrei detto. Pensavo che il concetto ti sfuggisse completamente-
-Pietrificus totalus-
chiedo scusa tesoro, ma la conversazione adesso è davvero finita, che ti piaccia
o meno, sono io a dettare le condizioni.
-Buonasera Miss Weasley-
oddio, mi è quasi preso un infarto. Ma questo qua è possibile che spunti sempre
nei momenti peggiori?
-Buonasera Matusa- e
vabbene potevo anche evitare, ma proprio non ho resistito.
-Sarebbe così magnanima da
spiegarmi cosa a combinato questa volta il giovane Malfoy?- faceva esattamente
quello che stai facendo tu ora.
-Diciamo che è stato
particolarmente insistente, e la cosa non era di mio gradimento-
Cambia faccia
istantaneamente, sembra sconvolto da un attacco d'ira, ma che cavolo gli prende
adesso?
-Ma che villano, che
scostumato, che schifoso verme, rifiuto di questa società...- Non avevo idea che
conoscesse dei vocaboli così coloriti…Ma che gli prende? Non è il caso di
infervorarsi tanto, ecco non mi pare proprio il momento più opportuno. Ho
capito, non c'è altra spiegazione, Al è impazzito. Tutti quegli anni chiuso in
una tomba non potevano che rovinargli irrimediabilmente l'apparato celebrale. Mi
avvicino lentamente, posandogli una mano sulla spalla, non vorrei provocargli
qualche reazione violenta con movimenti improvvisi.
-Non mi sembra il caso di
esagerare Al, è tutto a posto!-
Un movimento improvviso,
una luce argentea e Draco è di nuovo libero di muoversi. Da quando un vampiro
può usare la magia?
-Weasley questa me la
spieghi!- Ecco i pazzi in circolazione adesso sono due. Ma Al non è proprio
capace di farsi mai gli affari suoi?
-Ehi, per te si risolvono
così i problemi?! Gridando “petrificus totalus”?-
-Senti Malfoy, sono stanca,
ho mal di testa…-
-Anch’io adesso, grazie a
te!-
Due attoniti occhi verdi
seguivano straniti la conversazione.
-Perfetto, quindi direi che
la conversazione, a causa delle condizioni precarie di salute dei due
partecipanti può decretarsi finalmente conclusa. Buonanotte.-
Draco le riservò
un’occhiata allibita. Ginny ormai aveva finito di spostare sia il letto che i
libri che aveva deciso di studiare.
-Weasley…-
Troppo tardi. La ragazza
gli diede le spalle e infilò la testa in un tomo intitolato “Le uova di
Runespoor e le loro molteplici proprietà”.
Sarebbe stata di nuovo una
luuunga serata.
Un’attonita faccia,
guardava basita i due giovani che facevano finta di ignorarsi. E’ possibile
essere tanto sciocchi? Beh quando si tratta di un Malfoy e di una Weasley...
Un ora dopo.
-Malfoy...- Nessuna
risposta. Silenzio di tomba, o per rimanere in tema, silenzio di cripta.
-Draco? Dormi?- Eddai, che
ti costa strascicare qualche rispostaccia come al tuo solito?
-Mhmm...- Il ragazzo si
rigirò fra le coperte per qualche secondo... Finché non infilò la testa sotto il
cuscino. Era proprio un bambino in queste cose...
Ginny si avvicinò titubante
al suo "letto", la bacchetta ovviamente nella tasca sinistra, non si può
lasciare nulla al caso con un Draco fortemente irritato.
-Draco…- il respiro era
calmo e regolare, gli occhi chiusi. Sembrava che dormisse veramente e
cosa più che preoccupante sembrava veramente un angelo. Solo quando
dormiva, da sveglio non era altro che il solito arrogante, antipatico, altezzoso
e tremendamente affascinante Malfoy. La sua situazione mentale stava
notevolmente peggiorando, la presenza continua di quel maledetto stava
fortemente danneggiando le sue povere cellule cerebrali. Era decisamente meglio
lasciar perdere la discussione e tornare nel proprio letto e se domattina avesse
continuato a tenerle il muso e a fare il bambino tanto meglio. Meno avevano
contatti e meno rischiava.
Si giro lentamente, diretta
verso il suo letto, quando con un gesto repentino il ragazzo le afferrò la
caviglia sinistra. Barcollo per qualche istante cercando di trattenere
l’equilibrio, ma non ci fu niente da fare, ricadde all’indietro come un sacco di
patate, stando ben attenta a schiacciare più parti possibili, e più forte
possibile quell’essere impossibile.
Un sospiro rassegnato e un
impercettibile movimento della testa scosse una figura quasi invisibile
all’interno della stanza.
Sfortunatamente per la
ragazza, Draco aveva calcolato tutto e aveva fatto in modo che lei cadesse
proprio sul suo pseudo materasso senza che potesse causargli dolorosi infortuni.
-Resta qui-
Il ragazzo le stava tenendo un braccio intorno
alla vita in modo molto possessivo. Le aveva fatto posare la testa sul suo
cuscino e teneva il viso fra i suoi capelli scomposti.
-Sai di mare-
Ginny era immobile, quasi non respirava e questo
fece capire a Draco quanto il contatto con lui la preoccupasse. Non voleva che
la sua vicinanza le causasse imbarazzo né tanto meno paura…
-Ti prego, non voglio spaventarti. Voglio solo
dormire-
A questa parola a Ginny uscì una specie di verso
soffocato.
-Davvero. Solo che… Ho bisogno di
riposare e… Lo faccio veramente solo quando sei con me-
Sospirò.
-Resta-
E lei, a dispetto di tutto, a dispetto di sé
stessa, restò.
“You said a
prayer
And I betrayed with a kiss
You never relized that all had come to this
So keep your dignity
Don't trow it all to waste
Stronger feelings
Then you've ever learned to face
“
Brazen, Skunk
Anansie
To be continued…
Sì, lo sappiamo, poca azione, ma presto (si
spera) per voi amanti del pericolo, avremo un po’ di intriganti...e no, no
scusate, di più non vi posso dire, mica vi voglio rovinare la sorpresa!
Ed ecco le risposte alle recensioni, curate da
Iago che sostituisce vega, poiché ella attualmente è in migliore compagnia della
mia...
Calcifer: Direi che la poesia di Catullo ci
calza a pennello, e aggiungerei che il tuo commento ci ha fatto veramente
piacere, non capita tutti i giorni di ricevere anche una recensione attenta e
mirata come la tua.
Kiaretta: Davvero ti è piaciuta? Non posso che
dire: grandioso! Spero vivamente che sia stato di gradimento anche quest’ultimo
capitolo...
Il Pazzo: Si sa, si sa che sei un poliglotta. Ed
intervista con il vampiro oltre ad essere un gran bel film, ha anche dei gran
“fighi” come attori, ma immagino che tu non abbia apprezzato il film per questo.
Tanto per la cronaca io domani volevo andare al cinese.
Ginny: ginny cara, ora si che sarai
arrabbiata...regolarmente, non credo che sia possibile, siamo tutt’ora sommerse
da infiniti esami, amici, fidanzati etc. Tanto che ci risulta quasi difficile
vederci, ma non temere abbiamo studiato un metodo nuovo ed ingegnoso per
scrivere anche a distanza. I commenti negativi sono SEMPRE graditi, purché
siano costruttivi come i tuoi!
Terry: mi sa che anche questa volta ti abbiamo
fatto aspettare un po’...speriamo che questa attesa abbia fruttato bene...
Lady Numb: I tuoi commenti sono sempre i
migliori, ci tenevo a dirtelo. Diritto Privato è ormai passato, ora sopportiamo
Costituzionale, ma fra un po’ le agognate vacanze arriveranno anche per me.
Effettivamente dire che la nostra Ginny è
tenera, forse è un po’ eccessivo, e forse no, chissà cosa ha in quella testolina
rossa. Io se fossi in te terrei d’occhio uno dei due biondi, hanno grandi
sorprese in risevero...io non ti ho detto nulla, se vega legge questa recensione
io sono morta...
Lucyfer: Tutti e dieci i capitoli insieme?
Accidenti dopo un pò gli occhi ti saranno andati in palla. Come la fame vien
mangiando, l’ispirazione vien scrivendo...
Xacchanx: presto, presto farò un
infinita raccolta di soprannomi...
Melchan: i tuoi commenti mi
lasciano sempre a corto di parole, sei veramente carinissima, c’abbiamo messo un
po’ tantino, ma alla fine siamo riuscite a pubblicare anche questo chap... spero
vivamente che un pochino ti abbia fatto sorridere e spero soprattutto di trovare
un altra tua recensione. Un bacione enorme...
Giulia Lastrange: Oddio, mi hai
quasi commosso! Beh per Al e Draco i complimenti vanno tutti a vega, e mi
rinnovo anch’io nel congratularmi, se non ci fosse lei io sarei fritta. Confermo
pienamente il tuo parere su giovane Malfoy, quel ragazzo cresce proprio bene.
Hai letto la storia tutta di un fiato? Mamma mia immagino che occhi avevi
dopo...
p.s. vega lo so che non hai capito
la dedica...ma per questa volta forse è il caso che non chiedi spiegazioni. (Lo
dico per la tua sanità mentale, non altro).
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