Beginning
Beginning: How war goes on
Capitolo 2
Yoh
sussultò lasciando scivolare sulla tovaglia a quadri le bacchette.
-Tutto bene?-
-Eh?
Ah, sì… ho solo avuto un brutto presentimento, tu?-
L’Itako
inclinò leggermente il capo inarcando un sopraciglio:- No, forse si trova nei
guai qualcuno che IO non conosco.-
-Ma
no, non era quel genere di brutto presentimento… era diverso.- se l’era
immaginato o la voce della sua compagna aveva avuto una sfumatura stizzita?
Cip
cip?
-Embhè, sì, ci sono vari tipi di brutti presentimenti… ma che ne volete sapere
voi? Siete solo dei polli ristretti in lavatrice è già tanto se vi sollevate in
ar… ahia!-
Ciiiiiiiip
-Finitela o vi faccio arrosto!!-
Yoh
scosse leggermente la testa scacciando il pensiero.
Figuriamoci! Perché poi?
Si
alzò porgendo la mano alla ragazza:- Andiamo a fare due passi? Prima ho sentito
scorrere dell’acqua, ci dovrebbe essere un fiume qui vicino… o qualcosa di
simile.-
Ignorando la mano protesa verso di lei Anna si mise in piedi pronunciando solo
una parola:- Andiamo.-
Ubbidiente lui la seguì.
Senza
una parola la “donna” li seguì con lo sguardo, sospirando stancamente.
Ancora, come sempre.
Come
tutte le volte non poteva fare niente.
Solo
osservare e aspettare.
Dopotutto era quello che aveva scelto anni prima, no?
Osservare, in silenzio, avvolta nell’ombra.
E poi
agire quando ormai sarebbe stato tardi.
-D’ora
in poi tutto cambierà… riuscirai ad affrontarlo o ti farai distruggere senza
essere capace di lottare?-
Yoh
sorrise al suo riflesso raccogliendo un po’ d’acqua nelle mani e portandola alle
labbra.
Mhm,
fresca e con un retrogusto leggermente dolciastro.
Perfetta.
-Dai
Anna, vieni, l’acqua e stupenda.-
Le
labbra della ragazza s’inclinarono in un dolce sorriso.
Ogni
tanto lo invidiava… riusciva ad essere felice e allegro per così poco…
Si
avvicinò con passi lenti e sinuosi al ragazzo.
Fece
per dire qualcosa quando si sentì venir meno.
Riuscì a stare in piedi per puro miracolo mentre la terra veniva scossa dalle
sue fondamenta.
L’acqua iniziò ad incresparsi e a contorcesi mentre i colori chiari del cielo
venivano sostituiti da altri più cupi e scuri, presto nuvoloni carichi di
pioggia oscurarono il cielo e il sole.
Yoh
si alzò, riuscendo a stare in piedi per miracolo.
-Anna
tutto bene?-
-Certo.- sibilò in risposta.
Quello non era un terremoto “naturale”, tutt’altro…
Chi?
Chi
stava osando disturbare quel giorno di pace?
Il
LORO giorno di tranquillità?
Con
occhi incendiati d’ira iniziò a guardarsi freneticamente intorno.
Era o
erano vicini.
Si
morse nervosamente un labbro, la sua collana di1080 perle era con lo zaino e il
resto delle loro cose, stessa cosa valeva per la spada di Yoh.
-Ce
la caveremo.-
Alzò
gli occhi d’ossidiana sul suo ragazzo.
E
sorrise.
Lo
fece come raramente sapeva fare.
Piena
di fiducia.
Sì,
se c’era lui sarebbe andato tutto bene.
Avrebbero combattuto insieme rischiando il tutto per tutto.
-Ancora per una volta.-
Si
spostò leggermente il cappuccio dal volto mentre la terra finiva di fremere.
-Ancora… per una volta…-
La
sua voce aveva tremato, scossa da una nota di tristezza?
No,
certo che no, lei non tremava.
Lei
non era triste.
Lei
era.
-Oh!
Per me è un piacere conoscerla, Yoh-sama.-
I due
si girarono di scatto verso il lago a pochi passo da loro.
La
superficie ormai nera come pece e avvolta da un leggero filo di nebbia tremò
leggermente, poi qualcosa risorse da quelle acque.
Una
figura imponente, con ampie ali scure e occhi neri e profondi come pozzi, un
collo roseo lungo e flessibile.
Poi,
sulla sua testa dell’avvoltoio un essere umano… un ragazzino di neanche 10 anni,
dalla pelle mulatta e occhi chiari, di un azzurro quasi bianco, capelli di una
strana tonalità, fra il corvino e il violetto.
-Un
po’ meno è l’avere a che fare con lei Anna.- a quel nome una smorfia disgustata
deturpò i giovani lineamenti.
Sulle
labbra del bell’Asakura si dipinse un sorriso nervoso, poteva sentire la rabbia
della sua ragazza crescere a dismisura.
-Che
cosa vuoi da noi?- sibilò l’Itako.
-Da
Yoh-sama? Niente… almeno per ora e non io.-
-Non
tu?-
-Ognuno ha i suoi capi, Yoh-sama, e così anche io ho i miei.-
-E
chi….?-
-Mi
spiace signore, ma ancora non posso svelarti il nome dei benefattori che mi
hanno condotto da te.-
-Benefattori?- chiese in un soffio il ragazzo.
No,
c’era qualcosa che non andava… sì, era solo un ragazzino, ma già leggeva nei
suoi occhi un odio, un rancore, una cattiveria che di certo non avrebbe
mai letto negli di qualcuno dedito ad aiutare gli altri…
-Sì,
Yoh-sama, sono qui per aiutarla… proteggerla…-
-Proteggermi?-
-Sì,
in modo che lei riesca a vedere la luce suprema.-
Luce
suprema?
Ma…
aveva tutte le rotelle a posto?
Kami
sama, sembrava tanto uno degli X-Laws…
-E
l’unico modo per farlo è eliminare la creatura sporca che scruta nei cuori della
gente generando ed assorbendo, facendo nascere creature maligne come gli Oni.-
Entrambi sentirono il sangue congelarsi nelle vene…
No,
di nuovo.
Qualcuno voleva portargli via tutto ciò che di più caro aveva al mondo per
cosa…?
Per
fargli del bene.
Per
lui, per farlo andare avanti.
Prima
Hao tentando di portargli via le uniche persone con cui poteva essere se stesso.
E
adesso loro…
No,
Anna no.
Non
dovevano neanche osare portargliela via.
Con
la coda dell’occhio osservò la ragazza rimettersi in piedi.
Un
fuoco dentro che avrebbe fatto impallidire anche il sole.
Era
pronta a combattere, a giocarsi il “tutto per tutto”.
La
pace e la tranquillità erano finite, stava per iniziare una nuova guerra.
*******
Come?
Non
posso?
Io
non ho questo potere?
Sono
gli Dei buoni e saggi che decidono del nostro destino e di dove finirà la nostra
anima, il nostro cuore.
Dei?
Esseri creati da voi, per sconfiggere la paura del buio e del mostro sotto il
letto.
Dimenticati finché non vi si para davanti un ostacolo.
E a
quel punto?
Eccovi, con le mani giunti a pregare, a fare voti, sicuri di una risposta
positiva.
Ovviamente… gli dei nella loro infinita bontà vi aiuteranno sempre e comunque,
giusto?
1 bue
fortuna
100
buoi? Diventerai imperatore! Contaci!!
Ipocriti.
Umani?
No,
mostri che si atteggiano a persone con un cuore.
Avete
un cuore che non siete capaci di ascoltare.
Una
coscienza che ormai non è più capace di parlare.
Un’anima sporca.
Non
siete capaci di fare qualcosa per niente.
Fate
la carità e aiutate gli altri non per bontà d’animo, ma per conquistare punti
con l’Altissimo.
Dio,
mi fate schifo.
Fate
guerre per costringere gli altri a credere nel vostro dio.
Lo
fate per lui, ovviamente, non per voi.
E non
vi accorgete di quanto siete…
Va
bene, non divento volgare.
Ma
tanto avete capito.
Fate
tanto solo per voi stessi… e mi temete.
Oh,
se mi temete.
Tremate quando sentite il mio nome.
Ma
amministrate la mia “giustizia” e quando arrivo io da voi… m’implorate.
Pietà?
Thas [1°L; p.3]
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Sama:
appellativo onorifico, signore, grande e varie.
Itako:sarcedotessa
***, il titolo sia di Anna che della nonna di Yoh
Oni:
orchi, nel manga Anna aveva questa capacità e per questo restava sempre chiusa
in casa, isolata da tutti, poi arriva Yoh e l’aiuta ad aprire il suo cuore^^.
Comunque questa parola può significare anche demone.
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Ringrazio
Mao chan e Lady per il commento... la figura ammantata? Ne farà delle belle, ma
dovrete aspettare per saperne di più su di lei^^.
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