Nick
(sia quello del forum sia di EFP): Airo-pearl sul forum, Koishan
Sokujo su efp.
Titolo: Sarò sempre con te.
Genere: Introspettivo,
song-fic, triste.
Rating: Verde.
Avvertimenti: One-shot.
Note dell’autore
(mia aggiunta): La canzone a cui si fa
riferimento nel testo è “Sarò
sempre con te”, di Gianluca Fantelli. Ascoltatela mentre
leggete, è bellissima.
Lui
l’ha dedicata a sua figlia
e, sin dalla prima volta che l’ho sentita, mi ha sempre fatta
commuovere. Non
ho mai capito perché.
L’ultima
frase della ragazza
proviene dalla canzone “Viaggio con te” di Laura
Pausini che lei dedica al
padre.
Sarò
sempre con te
E’
davvero una bella
giornata.
Il
cielo è limpido e senza
nubi grigie, solo soffici nuvole bianche. Il vento spira lento e
tiepido, creando
un dolce contrasto con l’aria fresca e pulita. Si sentono le
voci dei gabbiani
e il profumo della salsedine. Il mare è tranquillo e di uno
spettacolare blu
cobalto.
Qui,
affacciata alla mia
villa, sembra tutto perfetto. Ci sono tutte le carte per essere felice,
eppure
io sto morendo di dolore. Dentro di me si è aperto un varco
che non riesco a
chiudere, o a tamponare in un qualunque modo.
Osservo
attentamente il
sole e una lacrima scende solitaria sulla mia guancia. La asciugo dando
la
colpa all’eccessiva luce solare. Che sciocca, come se un
clima così bello
potesse far piangere.
<<
Anna… >>
sento la sua voce che mi sta chiamando. Devo subito rientrare, ormai
non resta
più molto tempo.
<<
Arrivo, papà.
>> mi avvicino all’enorme letto a baldacchino
sul quale è steso un uomo
quasi cinquantenne. La sua pelle, un tempo ambrata, oggi è
pallida e tirata. I
capelli neri sono diventati grigi, la consueta espressione calma e
severa è
stata sostituita da una moribonda. Gli occhi castani chiusi e
circondati da
profonde rughe. Dio, cosa ne è stato dell’uomo che
mi ha dato la vita? Perché
l’hai dovuto punire così? Se solo gli fossi stata
più vicina… quanto vorrei
essere al suo posto.
<<
Avvicinati.
>> tento con tutte le mie forze di non scoppiare in
lacrime, non è ciò di
cui ha bisogno adesso. Il mio strazio potrà trovare sfogo in
un secondo
momento.
<<
Eccomi. >>
mi accomodo sulla poltrona, poco lontano da quegli orribili macchinari
che
hanno perseguitato la sua vita nell’ultimo anno. Vorrei
distruggerli tutti,
vorrei farlo alzare e portarlo con me, al mare, a fare una bella
passeggiata,
vorrei… che restasse con me.
In
questo momento aspiro
solo ad una sua carezza, a un sorriso che mi farà capire che
andrà tutto bene.
Lui guarirà e finalmente parleremo a lungo, proprio come
padre e figlia. Quanto
l’ho sognato nell’ultimo anno? Sempre.
Purtroppo
la vita non va
mai come vuoi, ormai l’ho capito. Il mondo non si
riempirà di colori solo
perché lo desideri tu.
Non
ce la faccio più, le
lacrime che mi ero ripromessa di trattenere scendono un po’
alla volta sulle
guance. Le cancello con rabbia. Non sono neppure capace di sostenerlo
in questo
frangente, ma si sa, quando si è davanti al dolore dei
propri cari, sono loro a
sorreggere noi.
<<
Voglio parlarti.
>>
<<
Non sforzarti.
>> non voglio che sprechi i suoi ultimi istanti con
parole rivolte a
quell’essere immondo di sua figlia, a me.
<<
Sì, invece.
>> sussurra aprendo finalmente gli occhi e guardandomi.
Ci tiene davvero
a dirmi alcune cose, e io non posso far altro che accontentarlo.
<<
Dimmi tutto.
>> lui sorride dolcemente e allunga una mano quasi a
volermi accarezzare
ed io subito l’afferro, stringendola con delicatezza.
<<
Purtroppo mi
manca la forza necessaria per parlare fino all’ultimo.
>> in questo
momento vorrei gridare, tant’è la disperazione e
l’impotenza che ho dentro. Manderei
all’inferno tutti, compreso chi ha detto che la preghiera
aiuta. Come no. <<
Apri il primo cassetto della mia scrivania, troverai una lettera.
Leggila. C’è
tutto quello che desidero dirti. >> con riluttanza lascio
andare la sua
mano per dirigermi al mobile accanto alla scrivania. Faccio
ciò che mi ha chiesto
e torno al mio posto.
Con
mani tremanti sollevo
la chiusura della busta e tiro fuori il foglio bianco, facendo
attenzione a non
rovinarlo. Una bella grafia, chiara e leggibile, fa’ bella
mostra di sé sullo
sfondo immacolato.
<<
Leggila e non
smettere finché non avrai terminato l’ultimo rigo.
>>
<<
Sì… >>
faccio un respiro profondo prima di immergermi nella lettura. Spero di
resistere e non scoppiare a piangere. Guardo le righe e inizio a
leggere a voce
udibile e chiara:
<< Anna, figlia mia.
Ti scrivo questa lettera perché non ho
più la forza
di parlare. Ho tanto da dirti e troppo poco tempo, ma
cercherò di farmelo
bastare per quanto possibile. Tutta la vita non sarebbe comunque
sufficiente
per raccontarti ogni mio singolo pensiero, ogni mia colpa e tutte le
mie scuse.
Ti lascio dei versi di una canzone che amo,
cosicché tu possa meglio comprendere i miei sentimenti.
Nelle notti d’inverno, quando il
freddo sarà più deciso
E ti coprirai meglio,
appoggiandoti sopra un sorriso,
Con quell’aria tranquilla che
soltanto tu sai respirare,
Con quel viso disteso che da
sempre hai saputo mostrare.
Troverai quel calore che credevi
di avere perduto,
Tra le foglie ingiallite tra le
cose che hai sempre saputo,
Ma volevi cambiare con i sogni e
con le parole
E sarai più serena,
potrà ancora
splendere il sole
La vita non è generosa con nessuno e non
lo è stata
nemmeno con te. Sin dal giorno in cui sei nata ho sempre preferito i
viaggi, il
lavoro e la compagnia dei miei amici fasulli alla tua. Ho lasciato a
tua madre
il compito di crescerti, pensando stupidamente che il mio compito
terminasse
nel momento in cui le consegnavo i soldi.
I presupposti per una relazione genitore-figlio
erano inesistenti e non c’è da meravigliarsi che
tu mi abbia pian piano
allontanato, io l’ho fatto prima di te. Chiederti scusa
è troppo poco, perciò,
cercherò di comportarmi da padre almeno in questo momento,
sperando che un
giorno tu possa sorridere ripensando a me.
Saranno mille le salite che dovrai affrontare,
mille le insidie, e Dio solo sa se avrai la forza necessaria per andare
avanti.
Ma io sono tuo padre e so che ce la potrai fare.
TU sei una ragazza meravigliosa, forte e tanto
generosa e nessuno meglio di me può saperlo. Hai saputo
sorridere, anche nei
momenti più tragici della tua vita, aiutando me e tua madre.
La tua
tranquillità è stata una raggio di sole nei
momenti di panico, la tua dolcezza
un balsamo sul mio dolore. Ed anche se ora non ci credi più,
potrà ancora
splendere il sole nella tua vita.
Io sarò
sempre…sarò sempre con te.
Sarò
sempre…sarò sempre con te.
Sarò
sempre…sarò sempre con te.
Sarò sempre…
Ti sembrerà difficile crederlo, ma sappi
che io
camminerò al tuo fianco durante quelle difficili salite e,
insieme,
raggiungeremo i tuoi traguardi, perciò non piangere. Non mi
vedrai, ma ci sarò.
Non sentirai il rumore dei miei passi, ma ti basterà
guardare al tuo fianco per
vedere un’ombra invisibile accanto alla tua.
Un angelo che cederà volentieri tutte e
due le sue
ali alla sua bambina, anche se questo significasse precipitare nel
baratro
dell’infinito.
Sarai molto più grande, non
soltanto per gli passati,
Sarai sempre più bella, non
soltanto per occhi truccati,
E potrai camminare con lo sguardo
attento sicuro
di chi sa cosa cerca di chi sa
illuminare lo scuro.
E dovrai perdonare chi ti ha dato
un grande dolore.
Guarda attenta allo specchio e non
farti tradire dal cuore,
Tiene aperte le porta che non deve
farti sbagliare,
metti in tasca la rabbia e ritrova
la forza di amare.
Sono tanti i rimpianti della mia vita.
Primo fra tutti non esserci stato nei piccoli
successi della tua infanzia. Non sono mai venuto ad una tua recita, non
ti ho
mai applaudito con sguardo sognante e non mi sono mai vantato della mia
bambina. Tua madre l’ha fatto per tutti e due.
Non ti ho mai insegnato ad andare in bicicletta,
non sono mai stato al tuo fianco per aiutarti a superare la paura
dell’acqua. Quando
hai avuto i tuoi primi dubbi hai dovuto consultare solo la tua mamma,
perché il
tuo papà era troppo impegnato “a far
soldi”.
Dio mio, quanto mi sono perso di te.
Non posso fare a meno di pensare a quelli che
saranno i giorni più felici della tua vita. Quando ti
sposerai, indossando quel
magnifico abito bianco che hai sempre sognato, col viso coperto dal
velo che
non potrà coprire il tuo magnifico sorriso, io non
sarò presente. Non potrò
accompagnarti all’altare, camminando sul tappeto rosso e
ripensando a tutti i
momenti che abbiamo trascorso insieme. Non potrò affidarti
ad un altro uomo
poggiando la tua mano nella sua, e tanto meno potrò
raccomandargli di renderti
felice. Probabilmente penserai: “Vorrei che il mio
papà fosse qui, con me”, ma
allo stesso tempo ho paura che non lo penserai affatto.
Spero tu possa trovare la forza di perdonarmi,
perché ti abbandonerò un’altra volta e
questa sarà quella definitiva.
Non lasciare MAI che l’odio e il
risentimento
guidino le tue azioni. La tua forza e la rettitudine morale dovranno
sempre
camminare con te.
Non chiudere il tuo cuore al mondo, permettigli di
amare ed ama a tua volta.
Non sono stato un buon padre e so che non ti ho
lasciato
una buona impressione del genere maschile, ma un giorno incontrerai un
uomo che
ti rispetterà e ti porrà al di sopra di tutto.
Te lo auguro di tutto cuore.
Io sarò
sempre…sarò sempre con te.
Sarò
sempre…sarò sempre con te.
Sarò
sempre…sarò sempre con te.
Sarò sempre…
Non smetterò mai di ripetertelo, Anna.
Quando le foglie cadranno e il freddo si
farà più
pungente…
Quando prenderai un brutto voto a scuola…
Quando darai il tuo primo innocente
bacio…
Quando avrai voglia di piangere e ti sentirai
immensamente sola…
Quando sorriderai al mondo…
Quando metterai al mondo un’altra
vita…
In tutti gli istanti della tua vita, io ci
sarò.
Anche quando le stelle sembreranno
un po’ brillanti
Ed alcuni pensieri non saranno che
stelle filanti,
Apri ancora il cassetto e rileggi
le cose che ho scritto,
Se vorrai ricordare per un attimo
quello che ho detto.
Spero che accetterai di conservare questa mia
lettera, cosicché tu possa rileggerla nuovamente in futuro e
trovare in essa
una piccola consolazione ai tuoi dolori. Non mi aspetto di essere
perdonato per
incanto, voglio solo riuscire a ridare forza e speranza al tuo cuore
nei
momenti bui.
Un vero padre protegge la propria figlia, ma io ho
gettato al vento tante occasioni, pertanto ti prego di lasciarmi almeno
questa.
Io sarò
sempre…sarò sempre con te.
Non ti lascerò MAI…
Sarò
sempre…sarò sempre con te.
Senza dolore o rimpianto…
Sarò
sempre…sarò sempre con te.
Per tutta la vita…
Sarò sempre…
Ricordalo bambina mia…
Sarò sempre con te.
Sempre…
>> termino.
A quel punto non ce la faccio più, mi getto sul suo letto e
scoppio a piangere.
<<
PAPA’! IL MIO
PAPA’! >> ormai non sono più capace
di controllarmi. Voglio solo che non
se ne vada, che resti con me per gli altri anni a venire.
<< PAPA’ MIO!
>> singhiozzo con tutta la disperazione e la rabbia che
ho in corpo.
<< Non è stata… solo…
colpa tua… anche mia e… di…
mamma… >> non
riesco a parlare, tant’è forte il dolore. Si
limita ad accarezzarmi la testa
con leggerezza, senza altre parole. Ha già detto
più di quanto potesse.
Perché
la vita è così
ingiusta? Perché il destino è così
crudele con noi? Perché non possiamo
recuperare il tempo perso? Non sarò mai in grado di
rispondere a queste
domande. So solo che oggi piangerò, piangerò fino
a non poterne più, sino a
restare senza lacrime. Domani sarò nuovamente forte, ma per
oggi lasciatemi
piangere, non chiedo altro.
Quanto
mi sento infelice.
Dio,
lasciamelo per un
altro anno, ti prego.
Non
portarmelo via
un’altra volta…
Ti
supplico…
Lascialo
con me.
Anche
oggi è una giornata
stupenda.
Il
vento, il sole, il
mare, tutto ispira felicità. Annuso l’aria e
respiro a pieni polmoni questa
magnifica fragranza.
Sono
passati cinque anni
da quando mio padre è morto ed oggi, anniversario della sua
morte, sono di
nuovo qui. Davanti alla sua tomba.
Ha
voluto essere
seppellito nel posto dove ha trovato maggior pace nella sua esistenza.
Davanti
al mare.
Stringo
al petto la
lettera che riporta i suoi ultimi pensieri per me, le sue memorie.
Ormai è
completamente stropicciata. Fortuna che è solo una copia,
l’originale è al
sicuro. Nessuno deve toccarla, a parte me.
Non
credevo sarei riuscita
ad essere nuovamente felice, ma quelle righe sono state la mia
più grande
consolazione su questa terra. Mi sento tranquilla e in pace con me
stessa, alla
fine noi due ci siamo riappacificati ed è questo
ciò che conta. Lui ha lasciato
questa Terra da uomo felice, non potrei chiedere di più.
Anche
se un piccolo
rimpianto resterà per sempre.
<< Mi risveglio in questa casa mia,
penso a
quando te ne andavi via e anche adesso cosa non farei per ridarci il
tempo
perso ormai. >>
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