Titolo:
Insieme ieri. Insieme oggi. Insieme domani.
Autore:
Tifawow
Fandom:
Axis Power Hetalia
Rating:
Giallo
Genere:
Generale(c'è un po' di tutto)
Avvertimenti:
Shonen-ai, Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing:
Svezia/Berwald Oxenstierna; Finladia/Tino
Väinämöinen; con la partecipazione
straordinaria di Peter Kirkland (perché non è una
serie SuFin senza di lui U_U).
Note:
questa raccolta è un totale esperimento! Ho provato a
chiedere ai miei amici più intimi di darmi tre parole a
testa, le prime che venivano loro in mente. Le ho poi elaborate in
varie drabble a seconda di quello che mi ispiravano, includendo nel
testo quelle stesse parole.
Questa raccolta in particolare è dedicata al mio Astro che,
anche se non conosce niente di Hetalia, con l'immensa testa che gli ho
fatto ha scoperto di ritrovarsi moltissimo in Finlandia. La dedico
a lui e al suo esame, perché per rimettersi in
gioco ce ne vuole e lui non si è certo risparmiato!
In bocca al lupo Aster♥ sono certa che andrà
tutto bene!!!
Another
sweet family – 150 parole
Astuccio
~ Quadro ~ Cellulare
Un pennarello nero, per gli
occhiali di papà.
Una piccola mano
infantile intenta a disegnare, a rendere eterno uno dei tanti momenti
felici della sua vita, si mosse verso l'astuccio dei pennarelli, alla
ricerca dei colori perfetti.
Un pennarello rosso, per
il bel sorriso della mamma.
Sorrideva imbarazzata
(si poteva dire così, anche se era un maschio?) mentre il
papà cercava di abbracciarla goffamente, usando come scusa
per sfuggirgli lo squillo del suo cellulare, abbandonato sul tavolo.
Un pennarello giallo per
l'oro dei loro capelli e uno blu per i vestiti.
Il papà era
riuscito a stringere la mamma, che ora rideva e scuoteva il capo,
mormorando che non era il momento, che il bambino era lì,
che avrebbero avuto tempo dopo per le effusioni.
Un pennarello rosa, per
l'aura di dolcezza che emanavano.
Peter sorrise felice,
osservando dal tappeto i genitori.
Sì, il suo
sarebbe stato un quadro bellissimo.
In
the heart of the night – 100 parole
Indifeso
~ Regalo ~ Infantile
Di giorno, Berwald era davvero
spaventoso.
Tino non avrebbe voluto
tremare nell'incontrare il suo sguardo, sapeva di ferirlo, ma era
più forte di lui: trasaliva impaurito ogni volta che
incrociava i suoi occhi, pentendosi poi nel sentirlo sospirare,
sconsolato.
Ma quando dormiva tutto
cambiava: quel volto terribile diventava mite e indifeso, di una
dolcezza quasi infantile. Allora Tino lo scrutava a lungo,
soffermandosi in silenzio ad accarezzargli i capelli e baciargli le
labbra senza paura, con un ardore che di giorno non possedeva.
Non sapeva che Berwald
era sveglio, con il cuore che scoppiava di gioia per quel notturno
regalo.
A
dinner for you – 150 parole
Gemma
~ Serpe ~ Unicorno
Berwald era molto coraggioso.
Sapeva affrontare il
mare in tempesta senza batter ciglio e si buttava in battaglia come se
non temesse la morte. Sembrava che niente potesse intimidirlo, ad
accezione di sua moglie.
Tino era perfetto per
lui, una gemma rara, prezioso e introvabile come un unicorno e Berwald
si era sempre considerato molto fortunato ad averlo come compagno.
Aveva solo un piccolo,
unico ma insormontabile difetto.
-Berwald! Vieni,
è pronta la cena!-.
Non aveva la minima
dimestichezza in cucina.
E di fronte a un piatto
di qualcosa di indefinito, all'espressione di Berwald che nemmeno con
tutta la sua freddezza riusciva a celare il disgusto, sfoderava la sua
arma più micidiale.
-Scusami Ber... lo so
che avrei potuto impegnarmi di più ma... ci tenevo tanto a
prepararti la cena...- occhi bassi, lucidi ed espressione imbarazzata.
Berwald era molto
coraggioso.
Ma Tino, in certi casi,
sapeva essere una vera serpe.
Watch
out – 200 parole
Rivincita
~ Mantello ~ Silenzioso
-Tu non toccherai Berwald!-
quelle parole aleggiarono nell'aria tra di loro, come una minaccia.
Con l'ascia di Svezia, troppo grossa per le sue mani, tenuta puntata
avanti a sé, lo sguardo truce mentre i fiocchi di neve
vorticavano attorno a loro con la forza di una tempesta, Tino era una
reale minaccia -Tu, non lo toccherai...- ripetè, scandendo
piano le parole.
Ardeva come una fiamma viva, mettendosi tra in nemico e il suo Berwald,
ormai a terra in una pozza di sangue e fin troppo silenzioso. Le labbra
tirate in un ringhio felino, gli occhi spalancati e carichi d'ira, il
mantello bianco che svolazzava attorno alla sua figura sottile,
facevano di lui una presenza quasi mistica.
Non avrebbe mai permesso a nessuno di toccare Svezia.
A costo di morirne.
A costo di uccidere.
Era pronto ad attaccare, a distruggere chiunque avesse osato anche solo
ad alzare un dito sul suo compagno.
Danimarca non trovò nemmeno il coraggio di ridere.
Di fronte a quella forza cieca, a quel selvaggio istinto di protezione
del finlandese, non potè far altro che ritrarsi e rinunciare
alla sua rivincita.
E mentre si allontanava, Tino non accennava a spostarsi.
Mai quell'ascia gli era sembrata più leggera.
Pieces
– 100 parole
Frammenti
~ Istante ~ Armonia
Svezia, in passato, era sempre
stato felice.
Nonostante le guerre e i
problemi, aveva sempre saputo di essere il più fortunato tra
gli uomini in quanto possedeva l'unica cosa davvero importante: una
famiglia.
Aveva una casa, un cane
e una moglie, Tino.
Il suo Finlandia.
La loro vita era un
insieme di frammenti, di ricordi meravigliosi. Tino era una persona
splendida, dolce e sensibile, portava l'armonia ovunque andasse e,
sopratutto, lo amava incondizionatamente, nonostante il suo aspetto
spaventoso.
Era il suo sogno.
Poi un giorno glielo
portarono via.
E, in un solo istante,
il suo mondo finì in mille pezzi.
A
strange marriage – 150 parole
Sogno
~ Prato ~ Occhio
-Sarebbe perfetto per te
moglie...-.
A quella frase Tino
rabbrividì visibilmente. Con terrore si volse verso Barwald,
sobbalzando nel vederlo guardare una vetrina di abiti da sposa: lo
conosceva abbastanza bene per sapere che, in quel momento, stava
immaginando qualcosa di molto melenso e romantico, come loro due che si
correvano incontro in un campo fiorito alla “Tutti insieme
appassionatamente”.
-Berwald...- con un
gesto morbido gli prese la mano, iniziando a trascinarlo lontano dalla
vetrina prima che decidesse davvero di fare qualche acquisto
sconveniente -Quante volte ti devo dire che non sono tua moglie? Sono
un uomo... non metterò un vestito da sposa!- gli dispiaceva
smontare il suo sogno, ma su quel punto non era disposto a chiudere un
occhio.
-Potrei metterlo io...-.
Tino ignorò
volutamente quell'ultima frase.
Tuttavia il suo cuore
mancò un battito al pensiero di quanto Berwald fosse
disposto a scendere a compromessi pur di sposarlo.
Proud
of himself – 150 parole
Casa
~ Rasoio ~ Dettaglio
Berwald era una di quelle poche
persone al mondo che, guardandosi intorno, poteva dirsi totalmente
fiero di quello che aveva costruito.
Aveva avuto il suo
impero, i suoi eserciti e le sue flotte, e, quando quel tempo era
finito, c'era stato altro a cui pensare, cose più umane e un
poco meno pretenziose e Berwald, sotto sotto, aveva sempre atteso con
ansia il momento in cui avrebbe potuto dedicarvisi.
Aveva costruito la casa
dei suoi sogni, esattamente come l'aveva immaginata in ogni minimo
dettaglio, dall'ampia cucina in legno scuro ai morbidi divani blu.
Aveva un cane, che
abbaiava felice al suo ritorno, un figlio e una moglie che gli
riempivano il cuore e le giornate.
Certo, quando aveva
pensato al suo bagno si era immaginato sul lavello solo il suo di
rasoio, ma infondo quella era una piccolezza, un dettaglio di scarsa
importanza.
Esisteva un uomo
più fortunato di lui?
On
the run for us - 100 parole
Fuga
~ Ciglia ~ Lande
La vita di Tino era cambiata in
un battito di ciglia.
Un momento prima era
schiavo in casa di Danimarca e un attimo dopo era libero, in viaggio
per le lande innevate, con Svezia.
Berwald gli aveva fatto
sempre paura e non avrebbe mai pensato che un giorno le loro vite si
sarebbero mescolate in quel modo radicale e definitivo.
-Vieni via con me...-.
Eppure, quando lui gli
aveva teso la mano, quando aveva guardato in quegli occhi blu e freddi,
non aveva avuto paura.
E accettare quella fuga
era stata la cosa più giusta della sua vita da Nazione.
First
time - 200 parole
Ordine
~ Bellezza ~ Ansioso
Berwald lo guardava,
intensamente, come se mai l'avesse visto prima.
Osservata Tino, immobile, mentre le mani di lui si portavano al
colletto della camicia iniziando, lentamente, a slacciare il primo
bottone.
Gli occhi viola di Finlandia erano strani, colmi sì di
un'ansia sconcertante, eppure anche di una sicurezza mai provata prima;
si tenevano fissi in quelli blu del suo compagno, mentre le mani
continuavano, lentamente, a slacciarsi i bottoni della camicia, che
piano piano iniziava ad aprirsi progressivamente, mettendo a nudo la
pelle candida del petto.
Tutto era silenzio.
Berwald, come stregato da tanta bellezza, lo osservava spogliarsi per
lui con il cuore in gola che batteva furiosamente, quasi desiderando
che quel momento non finisse mai.
Con un gesto inaspettato allungò la mano verso di
lui,prendendogliela nello stesso modo ansioso e deciso che si poteva
leggere nel suo sguardo, che mai era sembrato meno freddo come in quel
momento -Vieni...- disse semplicemente.
Una richiesta, non un ordine.
Tino esitò.
Un solo secondo, prima di alzare la mano destra, andare a prendere
quella che lui le porgeva e percorrere la strada che li separava,
unendo le loro labbra in un dolce e caldo bacio.
E poi tutto fu gemiti e sospiri.
..::.Fine.::..
E anche questa
raccolta è giunta al termine *-*
Il mio primo lavoro SuFin, che emozione! Sono stati il mio terzo amore
Hetaliano, ma non ho mai scritto niente su di loro, né sui
nordici in generale (cosa che mi premurerò di fare il prima
possibile perché sto scoprendo un'insana passione per loro).
Spero che questa raccolta vi sia piaciuta, sopratutto perché
è la penultima! Manca ancora una coppia da trattare e poi
avrò finito. Pensavo di aggiungere anche un piccolo extra
con tutte quante, ma vedrò!
Nel frattempo ringrazio tutti quanti coloro che sono passati da queste
parti e vi mando un bacio enorme!
Alla prossima♥♥♥
|