Una terrestre...un po' saiyan

di LadySaiyan
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UNA TERRESTRE...UN PO' SAIYAN



Se ne andò via, senza ascoltare le solite prediche della terrestre che continuava a rompere le scatole per ogni minima cavolata.
"Dove te ne vai?! Sarai anche un principe, ma questo non è il tuo castello!" urlò Bulma infuriata con i pugni contratti e digrignando i denti.
La ragazza non sopportava il comportamento ostile del sayan, che non voleva abituarsi al modo di vivere degli umani.
Infatti il nuovo inquilino della Capsule Corporation faceva tutto ciò che voleva, senza badare ai continui rimproveri della padrona di casa.
"Allora?! La smetti di ignorarmi?!" continuò ricevendo solo occhiate taglienti e minacciose.
Non serviva a nulla urlare. La scienziata provò a calmarsi, respirando a fondo, riempiendo i polmoni d'aria, per poi espirare fuori tutto il nervoso accumulato.
Cercò di rilassare i nervi che in quell'ultimo periodo erano costantemente tesi, e pensò che forse se l'era voluta.
Già, proprio lei aveva deciso di portarsi in casa Vegeta, uno degli ex nemici più temibili che fossero mai apparsi sulla Terra. Inizialmente la cosa l'allettava, visto che il sayan era un gran bel fusto, e lei, ai bei ragazzi, non sapeva resistere. Perciò era anche  un buon pretesto per mandare all'aria la sua storia con Yamcha, che aveva iniziato a farsi parecchio insopportabile, oltre che poco affidabile. 
Però ora si rendeva conto che aveva sbagliato i suoi calcoli. Doveva immaginare che uno come Vegeta, che aveva sempre vissuto in campi di battaglia, tra cadaveri e sangue, non poteva conoscere un'acca di galateo. Ma non poteva rassegnarsi, ormai era fatta. Se urlare non contava nulla doveva trovare qualche altra maniera per far capire allo scimmione come funzionava la vita dentro quelle mura. Si sarebbe fatta valere, lei era Bulma Brief e non si sarebbe fatta sottomettere nemmeno dal principe dei sayan.
Gli corse incontro e, fermandosi dinanzi a lui, gli bloccò la strada. "Dove pensi di andare eh? Questa è casa mia, e tu fai quello che dico io! Capito?!" esclamò convinta guardando dritta negli occhi neri come la pece dell'uomo, che la fissava con indifferenza.
"Quindi ora se non impari un po' di civiltà, caro principe dei miei stivali, potrai dire addio alla Gravity Room e ai pasti!"
Vegeta la fissò, colpito da quegli occhi cerulei, colmi di sfida e di collera.
L'espressione della ragazza era alquanto familiare. Uno sguardo che conosceva molto bene. Uno sguardo che gli piaceva, che gli faceva sentire il brivido della sfida.
Uno sguardo sayan. Sì, doveva ammetterlo quella terrestre era un po' sayan, aveva la determinazione di un sayan.
Improvvisamente, con l'estremo stupore di Bulma, egli scoppiò a ridere di gusto, e senza darle una risposta la scostò continuando il suo percorso.
 La povera scienziata rimasta interdetta, ma  non poté fare a meno di abbozzare un sorriso sulle labbra.
In fondo anche Vegeta sapeva ridere.




Salve^^ Lo so, non è nulla di speciale questa flash, è una delle tante, ma visto che era isolata da parecchio tempo ho deciso di darle un po' di posto^^
Vorrei precisare, che con l'espressione una terrestre un po' sayan intendo dire che Bulma ha una grande determinzione e aria di sfida, non di certo
la malvagità e la sadicità dei sayan! Ecco volevo che non vi fosse qualche malinteso...
Comunque! Grazie per aver letto^^





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