programma tutor
Ci sono un sacco di cose che diamo per scontate e
altrettante che abbiamo sempre avuto sotto gli occhi, ma che siamo stati troppo
ingenui per vedere.
La storia che sto per raccontarvi ha inizio proprio così,
con la scoperta di qualcosa che, fin dal principio, c’è sempre stata.
Era appena iniziato un nuovo anno scolastico alla Kaimako
Gakuen: tutti fremevano dalla voglia di rivedere i propri compagni,alcuni non
vedevano l’ora di farsi nuovi amici, altri avevano come unico obbiettivo di
impegnarsi al massimo per il futuro e c’era anche chi di studiare non ne aveva
la minima intenzione.
“Levy-chaaaaaan!!!” a quelle parole, una graziosa ragazza
dai capelli color del mare si voltò: il suo sorriso era raggiante, le sue
guance rosse per l’emozione e gli occhi,color della primavera, avrebbero fatto
completamente scogliere un intero blocco di ghiaccio.
“Lucy-chan, buon giorno!” la biondina si avvicinò di corsa
all’amica, prese fiato e rispose a sua volte con un enorme sorriso.
“ Buon giorno Levy…uff…che corsa. Anche sta mattina non mi è
suonata la sveglia!! Aaaaah ho talmente tanto sonno che potrei addormentarmi
anche in piedi”
“Sei di nuovo rimasta a scrivere tutta la notte?”
“ Già! Bhe d’altra parte una scrittrice in carriera come me
non può permettersi ritardi sulle consegne, no?”
“ Si certo, vallo a raccontare a qualcun altro!”
“ Uffa Levy, sei cattiva” con le guance piene e
un’espressione contrariata sul volto, Lucy cercava in tutti i modi di sembrare
offesa.
Tuttavia, come poteva arrabbiarsi con la sua migliore amica?
Lo era praticamente da tutta una vita: condividevano tutto, si raccontavano
tutto e conoscevano ogni particolare l’una dell’altra! Al mondo, nessuno
conosceva Lucy quanto Levy e di questo era davvero grata.
“RAGAZZEEEEEEEE!”
Entrambe si girarono e videro uno degli spettacoli più
inopportuni di questo mondo, uno di quelli che gli occhi delle ragazze non
dovrebbero neanche immaginare: un ragazzo, dai capelli di un colore assurdo,
veniva correndo verso di loro, ridendo come un pazzo; aveva stretto nel pugno
un paio di pantaloni e sulla testa dei boxer color verde. Allo stesso modo, con
un espressione omicida, qualcun altro lo inseguiva.
“NATSU, MALEDETTO!!!! RIDAMMI LE MUTANDE”
“GHIAHAHAHAHAH…UH UH, CORRI GRAY, CORRI! AHAHAHAH”
Con una scena simile erano tre le cose che si sarebbero
dovute fare: coprirsi gli occhi, ridere come un deficiente oppure…
“ RAZZA DI IMBECILLI, VI SEMBRA IL MODO DI VENIRE A SCUOLA!!!”
una ragazza, bellissima, era appena sbucata dall’entrata principale della
scuola e guardava entrambi con un’espressione dura sul volto: i capelli rossi
sciolti al vento, gli occhi freddi nonostante il colore richiamasse la calda
estate e le braccia incrociate al petto.
Incuteva moooooooolto terrore!
Come quella figura si pose davanti ai due mal capitati, si
fermarono all’istante.
“ E-erzaaaa!” dissero all’unisono. Con gli occhi spalancati
per il terrore e il volto imperlato di sudore, i due si apprestavano ad
implorare pietà.
“ Non ucciderci ti prego!” disse il ragazzo dai capelli rosa
“ Faremo i bravi!” disse quello che invece era tutto nudo,
stappando di mano all’amico la biancheria di sua proprietà.
“ Sarà meglio per voi, altrimenti vi faccio sbattere in
presidenza” detto questo si volto e, come era venuta, così se ne andò.
Nel frattempo, Lucy e Levy avevano assistito alla scena al
quanto imbarazzate.
“ Cavolo,ma quando impareranno quei due?” disse la bionda
sconsolata
“ Eheheh” rise mollemente la sua graziosa amica.
Avendo deciso che era ora di entrare in classe, entrambe si
diressero con leggera rapidità verso l’ingresso: anche quest’anno, per fortuna,
era tutti in classe insieme.
Mentre si stava
incamminando per il corridoio, Levy sentì qualcuno che la chiamava.
“ Markarov-sensei!”
“ Buon giorno Levy, hai un minuto?”
“Certo. Lucy inizia ad andare, io arrivo subito” detto ciò,
si incammino dietro al piccolo professore.
“Dimmi Levy, hai mai sentito parlare del programma tutor?”
“ Si cero: è un programma in atto in questa scuola da almeno
due anni, dove gli studenti più dotati aiutano quelli con difficoltà maggiori a
studiare,al fine di superare con successo l’anno scolastico.”
“ Esatto. Ovviamente lo studente che aiuta in questo senso
riceve dei crediti, lo sapevi?”
“ Si professore”
“ Senti, che ne diresti di entrare nel programma?”
“ Eh? Dice sul serio? Io?”
“ Sicuro, sei una dei migliori studenti dell’intero
istituto. Allora, cosa ne pensi?”
“ Penso che sarà un vero piacere. Chi devo aiutare?”
“ Bhe ecco, non avrei voluto darti questo abbinamento,ma è
forse uno degli studenti più bisognosi. Non che non abbia una bella testa, è
solo che preferisce spendere il suo tempo in…altro”
“ Altro? Tipo?”
“ Lasciamo stare che è meglio; seguimi, te lo faccio
conoscere”
Proseguendo ancora il corridoio, i due arrivarono all’aula
insegnati.
Dal vetro che
ricopriva per metà la porta, Levy poté intravedere una figura scura al suo
interno. Chi era? Un nuovo studente? Non lo aveva mai visto prima, forse uno
straniero che aveva bisogno di aiuto per le materie più difficili?
Il professor Markarov aprì la porta e la figura, seduta al
cento della classe, mollemente appoggiata ad una sedia con le braccia
incrociate dietro la nuca, si girò a guardarli.
A Levy per poco non
venne un colpo.
“ Levy, ti presento
il tuo abbinamento per il programma tutor:
Gajeel Redfox”
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