Noel Evans era diventato un Finder all'età di sedici anni, lo era diventato
perchè quella era l'unica cosa che poteva fare, perchè la home era l'unica cosa
che gli restava dopo la morte di suo padre. Un Finder morto sul campo di
battaglia, un Finder la cui mancanza in quella guerra non si sentiva, perchè se
di Esorcisti al mondo potevano essercene soltanto 109, di Finder ce n'erano
persino troppi a rigor di logica. Ma dato che i Finder avevano la brutta
abitudine di morire, essendo incapacitati a difendersi in modo dignitoso, non
era poi un male che ce ne fossero così tanti: morto uno, ne arrivavano altri
due.
Sei mesi dopo il suo ingresso nell'Ordine Noel fu assegnato ad una missione
assieme agli Esorcisti facenti parte del gruppo Sokaro e vide morire davanti ai
suoi occhi il Finder che avrebbe dovuto fare coppia con lui. Il Generale Sokaro
-non era colpa sua, in fondo era insita nel suo essere animalesco la mancanza di
tatto umano- pensò bene di denigrarlo per la delicatezza di stomaco che aveva
mostrato di fronte al nemico e Noel passò tre giorni in infermeria per
riprendersi dallo shock. Quando uscì dall'infermeria, debilitato dagli incubi
ricorrenti ma al contempo deciso a non provare più la vergogna della debolezza,
si scontrò con il nuovo arrivato, tale Bookman Jr., rovesciandogli addosso il
piatto di minestra bollente.
Due giorni dopo Noel andò in missione proprio con quel ragazzo che aveva
visto correre in bagno urlando per il dolore e si chiese, mentre ascoltava il
briefing di Komui, se fosse riuscito ad ustionarlo. Quel ragazzo si faceva
chiamare Lavi, era il suo 49° Log. Quello era tutto ciò che aveva detto a Noel
prima di incominciare ad intrattenerlo con un'irresistibile parlantina: Lavi gli
aveva detto tutto e niente, aveva parlato di cose abbastanza frivole e di poca
importanza. Noel, a causa di quel bombardamento di parole, si era addormentato;
al suo risveglio sul suo viso c'era più inchiostro che pelle ed impiegò venti
minuti buoni per lavare via le tracce di pennarello. Si arrabbiò con Lavi e Lavi
gli rimproverò di essere troppo serio.
Noel si accorse di essersi preso una cotta -che ingenuamente chiamò col nome
di innamorato- per Lavi circa due mesi dopo la loro prima missione
assieme. Accettò quella rivelazione come se fosse la cosa più naturale che
avesse potuto capitargli, così come per tutti era naturale pensare che se un
uomo ed una donna facevano sesso senza alcuna precauzione, entro nove mesi
l'umanità avrebbe contato almeno una persona in più. Non sapeva con esattezza
quando quella cotta fosse iniziata, forse c'erano state già le prime avvisaglie
sul treno, quando Lavi gli aveva detto, con un sogghigno divertito, che era
carino con quei segni neri sul viso. O forse no. Noel era solo certo del fatto
che Lavi gli piaceva.
Fu poi sicuro che quella cotta non era solo una semplice cotta infantile
quando qualche settimana più tardi si svegliò nel cuore della notte con
un'erezione tra le gambe e l'immagine del corpo nudo di Lavi che persisteva
sulla sua retina, stagliata contro il buio del soffitto.
E Lavi iniziò a piacergli per davvero. Non soltanto perchè aveva un bel corpo
-ipoteticamente parlando, dato che non aveva mai potuto vederlo nudo-, ma perchè
era bello Lavi.
Era bello quando sogghignava in modo irritante, era bello quando agitava in
aria la forchetta mentre intratteneva il tavolo dove prendeva posto per mangiare
con discorsi degni del più abile oratore, era bello quando sbadigliava tornando
da una missione, con la fascia che pendeva dal collo e i capelli che ricadevano
sul viso, era bello quando era stanco, era bello quando andava in infermeria
coperto di lividi e ferite.
Lavi era bello anche quando si soffermava per qualche istante di troppo a
scrutare il volto di Lenalee. Lenalee era carina, Lenalee era un'Esorcista,
Lenalee aveva un carattere amabile. Era tanto naturale che qualcuno si
interessasse a lei quanto era stato naturale il fatto che Noel avesse
incominciato a sognare Lavi la notte. Poi Noel ci ripensò e forse quello
anormale era lui: qualcuno una volta, tanti anni prima, gli aveva detto che Dio
odiava le persone che amavano altre persone del loro stesso sesso. Ma cosa ci
fosse di tanto sbagliato non lo aveva mai capito e di conseguenza non aveva mai
dato peso a quelle parole.
Dunque, alla fine dei conti, era totalmente normale il fatto che lui fosse
geloso quando Lavi parlava a lungo con Lenalee, esibendo un sorriso quasi
timido, così diverso dal ghigno divertito che era solito rivolgere a tutti.
Insomma, Lenalee era carina, questo era un elemento innegabile, e poi? Il suo
carattere, ad uno sguardo neutro, era molto banale, però chissà, forse alle
donne bastava semplicemente essere donne ed essere carine perchè gli uomini si
interessassero a loro. Noel non poteva saperlo: a lui piaceva Lavi.
Noel si dichiarò a Lavi la sera prima della missione in cui perse la vita.
Non aveva balbettato, non si era imbarazzato nel ritrovarsi finalmente da solo
con lui.
- Lavi, tu mi piaci. -
Lavi non aveva colto subito il fatto che a Noel non piaceva come amico, ma
piaceva come amante. Lavi aveva appena finito di osservare Lenalee dalla
balaustra del corridoio che affacciava nella sala comune: Noel non poteva
saperlo e si era dichiarato ad un Lavi che aveva ancora Lenalee davanti agli
occhi.
Ciò che accadde poi fu abbastanza prevedibile, tanto che Noel si stupì
dell'esattezza della propria previsione: Lavi aveva tirato fuori il discorso di
Bookman, del fatto che loro osservassero il mondo dall'esterno senza poter
entrare nella sua storia, del fatto che Bookman non aveva un cuore e bla bla
bla. Noel smise di ascoltarlo dopo aver colto -quasi subito- il succo della
risposta e si limitò a bearsi con la sua voce. Ovviamente anche quella era bella
per lui.
Noel morì trafitto dal dardo di un Akuma di Livello 2. I Livello 2 non erano
troppo forti per gli standard degli Esorcisti, tuttavia se attaccavano in gran
numero diventavano un problema, specialmente se nessuno degli Esorcisti in
missione possedeva un'Innocence di tipo parassita. Dunque nè Lavi, nè Lenalee,
nè il vecchio Bookman potevano permettersi di essere colpiti, loro sarebbero
morti.
L'ultima cosa che Noel vide non fu Lavi che stringeva istintivamente Lenalee
e la trascinava via. Non fu nemmeno l'arma che lo infilzò allo stomaco, facendo
diffondere rapidamente il virus nel suo corpo. Ciò che videro gli occhi di Noel
fu lo squarcio aperto nel cranio del Livello 2 dagli aghi del vecchio
Bookman.
Noel, negli attimi prima di morire, avrebbe potuto essere spaventato, avrebbe
potuto accorgersi che Lenalee si sarebbe salvata anche da sola, avrebbe potuto
essere arrabbiato perchè Lavi non aveva avuto il coraggio di dirgli di no senza
aggrapparsi alla scusa del suo essere Bookman, avrebbe potuto odiare Lenalee,
perchè lei avrebbe avuto modo di respingere l'attacco e di salvarlo, avrebbe
potuto essere triste perchè nessuno dei presenti -nemmeno gli altri Finder, così
impegnati ad assicurarsi che gli onorevoli Esorcisti si stessero ancora battendo
contro il nemico- si stava preoccupando per lui.
No.
Prima di morire Noel provò pena. Per i Finder e per gli Akuma. Ed un istante
prima che il suo corpo si sbriciolasse privo di vita, il petto di Noel si riempì
di uno strano orgoglio: perchè lui era sicuro di aver finalmente capito il vero
motivo di quella guerra. Lo aveva capito vedendo quell'Akuma morire assieme a
lui.
Ma non avrebbe potuto dirlo a nessuno. Mai più.
Noel Evans era morto assieme al Livello 2 che lo aveva assassinato.
Tuttavia, ancora prima che qualcuno avesse potuto accorgersene, un altro
Finder ed un altro Akuma li avrebbero sostituiti.
Uno dopo l'altro...
E' una fan fiction triste, lo so. Non ho idea del perchè io abbia adottato
questo metodo di scrittura, poco dettagliato e frettoloso, mi pareva adatto a
descrivere in breve un Finder, perchè dà l'idea di quanto sia grande la loro
insignificanza. Difatti di Noel non si sa niente, se non che gli piace Lavi e
che è diventato Finder poichè lo era stato anche il padre; anche il carattere è
troppo difficile da delineare, persino per me che l'ho creato.
Questa one shot è tuttavia soprattutto uno sfizio: volevo scrivere qualcosa
con un personaggio originale maschile, mi sono rotta di vedere nuovi personaggi
originali che fanno perdere la testa al Kanda/Lavi/Allen di turno. Dunque non è
nulla di che, una cosa abbastanza cliché, è solo uno sfizio che ho deciso di concedermi.
Il titolo a dire il vero non ha molto senso col contesto se non verso la
fine, ma per lo meno c'è.