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di sweet_hyra_97
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Era un giorno freddo quello: lei camminava per strada senza sapere dove andava.
Camminava a vuoto, perché era ormai vuota pure la sua vita da quando lui non c'era più, da quando l'aveva tradita in diretta tv e aveva spezzato il suo cuore: lei lo considerava un cuore fatto di vetro, che lui ha mandato in frantumi, e che ora era impossibile da riparare.
Camminando era arrivata al parco: si sedette su una panchina e si mise a guardare ciò che c'era attorno a lei.
Vedeva i bambini giocare, le coppie innamorate scambiarsi baci: c'erano anche donne incinte assieme al loro uomo.
Lei li guardava affranta: avrebbe voluto essere al loro posto.
Ricorda quando stava assieme a Duncan, e sognava di essere col pancione assieme a lui, con un bambino che sembrava un bambolotto da coccolare, e che poi sarebbe cresciuto, e gli avrebbe insegnato tutto quello che sapeva.
Purtroppo però, tutto questo, dopo quel fatto, aveva cominciato a dissolversi nel nulla, ad allontanarsi fino a sparire.
Il suo sguardo si era perso nel vuoto, finché il sorriso di una bambina sui due anni, con due occhioni azzurri e capelli biondi, la fece tornare alla realtà: la guardò e le sorrise.
Così la bambina, come tutti i bambini piccoli, fece un riso sincero, e tornò a giocare.
Courtney si sentiva un po' sollevata, grazie ad un semplice sorriso di una bambina di due anni: così decise di alzarsi dalla panchina e tornare a casa.
Stavolta, nel percorrere la strada del ritorno, sembrava stare un po' meglio, quindi stavolta camminava a testa alta con un piccolo sorriso, che le metteva in risalto gli zigomi dorati.
Arrivata a casa, c'era qualcuno che l'aspettava sotto il portone di casa sua: lei forse aveva capito chi era, ma cercava di negarlo, cercava di modificare quello che vedeva, per non vedere di nuovo il vuoto totale.
Purtroppo, però, per quanto si sforzasse, non ci riusciva e così si rassegnò.
Camminò a passi lenti verso quel portone: aveva paura di ritrovarsi di fronte a quella persona che l'aveva fatta tanto soffrire.
Nonostante avesse fatto molto piano, si ritrovò comunque davanti a lui: fece una faccia schifata, perché solo gli stronzi hanno la faccia di tornare per chiedere scusa dopo aver cornificato la propria ragazza in diretta televisiva.
Lui voleva parlare, ma non ci riusciva: non trovava le parole per scusarsi, perché sapeva che un semplice scusa non sarebbe bastato.
Dopo molte esitazioni, cominciò a parlare comunque, perché non poteva restare a guardarla per sempre:
-Courtney...- disse, sempre esitando. -Emh...-
Non aveva la minima idea di cosa doveva dirle.
Nel frattempo gli occhi color cioccolato di lei, cominciarono a velarsi:
-Che cosa vuoi da me? Non mi hai già fatto soffrire abbastanza?- disse lei con un filo di voce, rotta dal pianto.
-Veramente... Ero venuto qui perché... Volevo cercare di rimediare ciò che ho combinato...- disse lui, dispiaciuto nel vederla ancora soffrire, e perché sapeva che la causa della sofferenza di Courtney era lui.
-Non ti sembra un po' troppo tardi?- disse lei, facendo scivolare una calda lacrima sul suo viso.
-Lo so che é tardi... Ma non ce la facevo più... Sono stato assalito dai sensi di colpa...- disse Duncan a testa bassa.
-Però non é niente in confronto a quello che hai fatto passare a me...- disse lei facendo cadere molte altre lacrime di "cristallo" dai suoi occhi, con qualche singhiozzo ogni tanto.
-Dai principessa... Così fai stare male anche me...- disse lui, asciugandole alcune il viso con il pollice.
-Dammi una prova che stai dicendo tutto questo con la più pura sincerità- affermò Courtney.
Duncan, senza pensarci due volte, le prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo.
Le loro labbra cominciarono a sfiorarsi, e una lacrima di lei, incontrò il viso di lui: così si incontrarono pure le loro labbra.
Il baciò durò a lungo, quando lei cominciò a piangere: dovettero staccarsi.
Courtney lo guardò in faccia, e poi lo strinse a sé, cominciando a singhiozzare.
Duncan la staccò dolcemente, e la guardò negli occhi, dicendole:
-Prometto che stavolta ti tratterò come meriti...-
Lei fece cenno di no e poi disse:
-Veramente quella doveva essere la mia frase perché é un po' per colpa mia se mi hai tradita...-
Lui sorrise e la baciò di nuovo.





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