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Capitolo 6: Twiling
town
Intanto in un luogo lontano, un orribile
creatura si avvicinò ad una grande poltrona rivolta verso una finestra che
sembrava dare su un giardino di rose. Si levò silenziosa dietro il grande
schienale, sembrava pronta a colpire, ma come un cane ammaestrato abbassò la
testa in segno di rispetto, mentre la poltrona si girava. Seduto su di essa
c’era un uomo dall’età indefinita, lunghi capelli argentati fino alla vita e
occhi rossi come i tizzoni ardenti, che osservavano vigili come gli occhi di un
falco. Guardò l’essere davanti a lui, che stava emettendo acuti suoni dalla
bocca invisibile. L’uomo a tratti annuiva poi sul suo volto passò un’espressione
di pura soddisfazione. Con un gesto della mano congedò lo shadow. Si alzò,
avvicinandosi alla finestra.
- bene il custode è stato trovato e si è
messo in viaggio con chi speravo.-
aprì le braccia, e con esse si
spalancarono le finestre, che ora non davano più sul giardino di rose ma su una
miriade di esseri di diversa forma ma tutti neri come la pece.
- figli miei!- urlò l’uomo – creature
nate dall’oscurità e divoratori di cuori, vicina è l’ora perché la luce svanisca
per sempre da questo mondo, ci vuole solo un ultimo pezzo! andate e fate ciò che
sapete!-
sotto di lui come un ombra unica le
creature si mossero.
Ansem le guardò con soddisfazione – nulla
potrà più fermarmi!- il sole opaco illuminò il sorriso sul suo volto.
****************
- lo fermeremo!- esclamò allegro Sora
- come mai tanta fiducia?- chiese
Riku
- perché con il Keyblade sono
invincibile, quindi se volete potete pure tornare a palazzo!-
- ma sentilo… se non ti avessi avvertito
che ne avevi uno alle spalle manco te ne saresti accorto….- ribatté
- che intendi dire?!-
- che saresti già morto da un pezzo!-
- ma se non mi sbaglio tu non ne hai
fatto fuori nemmeno uno….- osservò maligno il ragazzo castano
- semplicemente perché non ne ho avuto il
tempo…- replicò freddo Riku
- sì…. Sì…..- disse Sora con tono poco
convinto
- ora basta!!!-
- ahia!- urlò Sora
era finito steso a terra, perché Kairi
l’aveva colpito col proprio bastone dietro la nuca. Si girò.
- stupida che fai?!-
- ti faccio tacere ecco cosa faccio! Non
ne posso più!- disse lei arrabbiata.
- E ti pare il caso di tirarmi addosso
quell’affare?! E poi perché a me sì e a lui no?!- domandò Sora massaggiandosi il
punto colpito.
Per tutta risposta la ragazza si voltò
incamminandosi per la via. Keiko aiutò il ragazzo ad alzarsi.
- scusala a volte è un po’ brusca…- si
scusò
- me ne sono accorto…
-
si rimise in marcia, la strada che
stavano percorrendo era sterrata in mezzo ai campi. Da quanto diceva la mappa
datagli da Cid portava ad una città poco distante dal grande deserto. Sora si
rivolse alla ragazza dai capelli neri.
- dimmi un po’ da quanto conosci Kairi?-
- da almeno sei anni, ovvero da quando
sono arrivata al castello.- rispose
- come mai sei andata lì?-
la ragazza sembrò soppesare la risposta.
- il mio villaggio è stato attaccato e io
sono dovuta fuggire, i miei genitori non li ho più rivisti e dopo aver vagato da
sola sono arrivata alle porte del castello e lì Kairi mi ha trovata-
- e ti hanno affidato il ruolo di spia..-
- no. Subito Kairi mi ha nascosto, finché
non mi hanno scoperta, ma i sovrani sono stati buoni con me e mi hanno permesso
di rimanere. Solo quando le ombre hanno incominciato a uscire sono stata
incaricata di fare da spia, così da riuscire a scoprire di più sugli shadows.
Sono molto agile e una buona combattente, anche grazie a Riku che mi ha
insegnato..- volse lo sguardo al ragazzo che camminava a fianco della
principessa, aveva un espressione strana in volto, si vedeva che gli voleva
molto bene.
- Gli vuoi bene vero?- le chiese sora –
intendo a tutti e due- aggiunse visto che sul viso le era comparso un leggero
rossore.
- Sì… sono cresciuta con loro e gli devo
molto….-
- guardate incomincia a vedersi la
città!!!-
i due guardarono avanti, a cinque minuti
di cammino si trovava l’ingresso del centro abitato. I tetti rossi stagliavano
sul verde e oro dei campi al centro della città si ergeva un grande campanile,
era una tipica cittadina tranquilla.
- come si chiama?- chiese Sora
- Twiling Town- rispose Kairi
Ci entrarono, le vie nonostante fosse il
calar del sole erano ancora piene di gente. Persone che chiacchieravano fuori
dai negozi, che compravano o semplicemente facevano una passeggiata,. I bambini
giocavano a pallone o si rincorrevano.
- mi piace!!!- esclamò Kairi
- principessa perché non vai anche tu ha
giocare?- disse Sora sghignazzando
sdum!
- ahia!!!- Sora si era beccato un'altra
volte il bastone della ragazza in testa.
- Perché devi sempre…. Ehi!!!-
A momenti la ragazza volava per terra, ma
Riku l’aveva prontamente sorretta.
- ma che modi! Il mio bastone!!!- urlò
dietro a chi l’aveva urtata.
A qualche metro da loro un ragazzino dai
corti capelli biondi sorrideva, facendo roteare l’arma di Kairi davanti a lui.
- è molto bello e maneggevole anche!-
disse
- ridammelo!! –
lui non l’ascoltò continuando a giocarci.
Keiko scattò ma il ragazzo si scansò, era agile.
Poi ci provò Riku, tirò fuori la sua
spada e ingaggiò un duello con lo sconosciuto, dopo qualche minuto la situazione
non era cambiata. Sora guardava la scena divertito, quel ragazzo gli stava
simpatico. Kairi gli scoccò uno sguardo furioso.
- dacci una mano eroe no?!-
- e perché? non mi sembra che abbia
cattive intenzioni…- ripose non curante. Ma fece lo stesso qualche passo verso
di lui.
- Ti piacciono le armi vero?- domandò
- Sì!- ripose lui
- Se vuoi te ne posso mostrare una di
gran lunga migliore (Kairi:"ehi!!!") ci stai?-
- Ok!-
Il ragazzo fece apparire la grande chiave
d’argento.
- forte! Ma è veramente un’ arma?-
- certo! Parola mia! Ora non è che puoi
ridare il bastone alla mia amica?-
lo sconosciuto tentennava ancora,
poi…
- Roxas torna a casa!!!- urlò la voce di
una donna
il ragazzo sbuffò e lanciò l’arma a
Kairi.
- grazie mille per avermela prestata!-
disse poi si avvicinò a Sora – piacere io sono Roxas!-
- ciao io sono Sora, lei è Kairi e loro
sono Riku e Keiko. Siamo in viaggio verso nord- strinse la mano al nuovo amico.
E in quel momento Kairi non poté che notare una certa somiglianza tra i due.
- Come mai verso nord?- chiese
- Siamo alla ricerca di una nostra
amica…- buttò lì Sora non troppo convinto. – non è che conosci un posto dove
possiamo alloggiare?-
- Certo capitate a proposito, la signora
che mi ospita mentre sono qui in vacanza ha una piccola locanda potete venire, a
patto che mi diciate il vero motivo del vostro viaggio….-
Sora rise – non sono proprio bravo a
mentire… ok!-
- seguitemi-
Roxas li guidò per una stretta via in
salita, la locanda era come aveva detto lui, piccola ma molto accogliente.
Grandi vasi di fiori rossi pendevano da ciascuna finestra, la casa aveva un
color giallo oro e fuori dalla porta c’era una donna grassoccella dalle guance
rosa e un sorriso cordiale.
- Roxas hai portato dei nuovi amici?-
chiese la signora accogliendoli all’interno della pensione.
- Non solo amici ma anche clienti!-
ripose il ragazzo sedendosi su una sedia della sala da pranzo.
- Bene! Ah prima sono passati Pince,
Heyner e Olette e dato che non c’eri hanno detto che passeranno domani..-
- D’accordo-
Dopo di che la locandiera si rivolse ai
quattro ragazzi.
- siate i benvenuti! vi fermerete a
lungo?-
- no ci fermiamo solo per stanotte,
domani intendiamo ripartire- disse Kairi
- bene vado subito a prepararvi le
camere, se per voi vanno bene ci sarebbero due doppie-
ci fu una serie di occhiatacce da parte
di Sora e Riku, se si fossero divisi le camere avrebbero dovuto dormire assieme.
Ma prima che potessero esprimere il loro parere Kairi prese la
parola.
- certo va benissimo!-
i due ragazzi la fulminarono con lo
sguardo e lei ribatté con un espressione da "così imparate!"
- sedetevi appena ho finito con i letti
vi porto la cena-
in effetti fuori si era fatto buio e la
piccola sala si era riempita di persone, lì per godersi presumibilmente le
vacanze. I ragazzi si sedettero nel tavolo occupato da Roxas.
- intanto che aspettiamo che ne dite di
dirmi tutto?- domandò appoggiando i gomiti sul tavolo e fissando la
compagnia.
- veramente non dovremmo….- disse
Kairi
- ma dai è stato gentile e non credo che
lui possa essere una spia…- ripose Sora
- e tu come fai a saperlo?- chiese
Riku
- chiamiamolo sesto senso….- disse il
ragazzo sorridendo fiducioso.
- allora?- li incalzò il ragazzo
biondo
così pian piano parlando a bassa voce
così che gli altri ospiti non sentissero gli spiegarono cos’era successo fin ora
e che cosa ancora dovevano aspettarsi.
- senti in questa città si sono mai visti
shadows?- chiese Keiko
- no per ora no, qui è tutto molto
tranquillo- rispose con tono annoiato
- Mi piacerebbe venire con voi!- aggiunse
estasiato
- perché no? sarebbe un’idea!- esclamò
Sora
- ma che diavolo dici?- disse
Riku
- beh una mano in più ci servirebbe vista
l’impresa…-
- ottimo è deciso domani parto con
voi!-
- evvai si festeggia!!!-
ignorando la faccia di Riku, e la poca
convinzione di Kairi avevano un nuovo membro in squadra. La cena proseguì tra
litigi fra Sora e Kairi, risate a crepapelle e un istante in cui pensavano di
perdere il ragazzo castano in preda ad un soffocamento da pezzo di pane finito
di traverso. La luna ormai era già alta nel cielo quando decisero di andare a
dormire. Prima di entrare in stanza dopo Riku, Sora venne chiamato da
Kairi.
- senti non credi che abbiamo preso una
decisione troppo in fretta?- gli chiese
- può darsi…- rispose lui buttando un
occhio fuori dalla finestra nella strada sottostante, cos’era quella specie di
ombra che si era mossa? Sora non ci badò.
- Ma penso che alla fine rimarrà qui…-
aggiunse
- Come mai?-
- Perché anche lui ha deciso troppo in
fretta… ci ha parlato dei suoi amici stasera a cena e mi sembrava piuttosto
attaccato a loro, credo che domani quando sarà il momento di lasciarli qui ci
ripenserà… i suoi amici sono il suo tesoro glielo si leggeva negli occhi..-
Ancora una volta quel ragazzo riusciva a
stupirla.
- speriamo sia come dici tu… buona notte
Sora.-
- buona notte Kairi- e tutti e due
entrarono in stanza.
Nel frattempo…..
Commenti: vi lascio ancora una volta con un po’ di suspence…. Naturalmente
il carattere di roxas me lo sono dovuta immaginare così come il fatto
che gli piacciano le armi ma come si dice tutto fa brodo, poi essendo un racconto
che con l’originale non c’entra nulla direi che può andare bene. grazie a
tutti! Nihao Kano-chan