It’s
cold outside
Il cielo è scuro, fuori
dalla grande finestra, puntellato
solo dagli innumerevoli fiocchi di neve che turbinano
nell’aria gelida.
L’Ordine Oscuro
è addormentato, nessuno è più in piedi
a
quest’ora se non alcuni membri della Scientifica e qualche
Finder che controllano
i possibili rientri.
Allen sospira piano, sentendo un
brivido di freddo salirgli
la schiena nonostante il bozzolo di coperte in cui si è
avvolto.
- Hai freddo, ne, Allen? –
chioccia inspiegabilmente
contento Lavi, lanciandogli un’occhiatina maliziosa. Afferra
divertito un lembo
del lenzuolo in cui è avviluppato Allen, tirandolo nelle
propria direzione al
fine costringere l’albino a tornare a sdraiarsi.
- mm, no – mente il
più piccolo con una smorfia, deciso a
rimanere seduto in quella precisa posizione.
Lavi ride sommessamente, rigirandosi
diverse volte in quel
letto decisamente troppo piccolo per tutti e due, alla ricerca della
posa
migliore per osservarlo pur rimanendo sdraiato.
- ma mi hai tolto tutta la coperta!
– si lagna con tono petulante,
a missione compiuta, e si guadagna una più che
giustificabile occhiataccia.
- come se ti dispiacesse –
borbotta contrariato Allen,
rannicchiandosi un poco, fino a poggiare la guancia sulle ginocchia.
Non lo vede, ma sa
che Lavi, mentre si porta le braccia dietro alla testa come suo solito,
sorride. Non il classico sorriso beota che mostra tutti i giorni, ma il
sorriso
che riserva solo a lui. Quello vero.
Sospira tremulo, sperando che un
po’ dell’emozione che gli
fa battere così forte il cuore stia uscendo dalle sue labbra
insieme al
respiro.
Lavi prende a giocare pigramente con
un angolo delle
coperte, scoccandogli di tanto in tanto delle occhiate ben poco
fraintendibili.
Allen affonda il viso nelle ginocchia, per trattenere una risata di
fronte a
tanta testardaggine, decidendo subito dopo di ignorarlo per dispetto.
Porta quindi la sua attenzione sulla
neve che continua a
scendere. Sembra quasi luccicare al buio. Nel vetro della finestra
coglie il
proprio riflesso, circondato da tanti punti bianchi, come i suoi
capelli.
Socchiude gli occhi ed inclina la testa, scorrendo con lo sguardo la
linea
della cicatrice rossa.
- né, Allen –
come al solito, Lavi arriva sempre a
distruggere certi pensieri ancora prima che si affaccino nella sua
mente. Al contrario,
la voce del rosso riesce sempre a richiamarne altri, ben diversi dai
primi.
Allen, ogni tanto, si chiede se lo fa apposta o se ha solo un perfetto
tempismo. – la neve è davvero più
interessante di me? –
- si – risponde Allen,
trattenendo a stento il sorriso che
gli è fiorito sulle labbra al tono finto offeso
dell’altro – nonché più
simpatica e silenziosa –
marca bene
sull’ultima parola, concedendogli un’occhiata
eloquente.
- ah! – esclama Lavi con
fare melodrammatico, portandosi la
mano destra al cuore e ricambiando la sua occhiata con un sorrisetto
storto –
così mi ferisci! –
Allen ride, tirandogli un calcio
scherzoso.
- piantala, Lavi! – gli
intima con un sorriso, che si apre
ancora di più quando vede che la neve ha preso a cadere
sempre più fitta.
– oh, guarda! –
esclama estasiato, avvicinandosi al vetro ed
appoggiandoci sopra le mani. – non sarebbe bellissimo se la
neve attaccasse?
Domani mattina potremmo andare a fare un pupazzo di ne-- -
Si blocca subito, cominciando a
contorcersi tra le risate
quando il più grande inizia a fargli il solletico sui
fianchi.
- ahah! L-Lavi, smettil-ahaha!
–
Lavi si limita a sbuffare divertito,
riuscendo finalmente a
tirarlo giù.
- stavolta non mi scappi –
gli annuncia con fare serio,
portandosi sopra di lui. Allen si ritrova a chiedersi come possa essere
così verde,
l’occhio di Lavi, e così
profondo. Quando lo guarda, ha
paura – e desiderio – di perdervisi.
Allen scuote la testa, mordendosi il
labbro inferiore.
- certo che sei insistente
–
Lavi sorride sghembo, ma non
risponde. Si china
semplicemente verso di lui, ed Allen sa perfettamente come
finirà. Chiude
istintivamente gli occhi, aspettando
che le labbra di Lavi si poggino sulle sue. E, ovviamente, Lavi non si
fa
attendere.
Dopo qualche attimo in cui Allen
dimentica, con velocità
impressionante, una funzione essenziale come il respirare, Lavi si
stacca, il
solito sorriso a dipingergli le labbra.
- né, Allen –
soffia a meno di un centimetro dalle sue
labbra ed Allen tenta di fissare quelle dell’altro senza
diventare strabico.
Non sa bene se volere che l’altro si allontani di un poco,
per guardargli le
labbra, o che si avvicini ancora di più, sempre di
più e.. – la neve non può
baciarti. –
Al tono solenne di Lavi, Allen
dimentica improvvisamente tutti
i suoi perversi pensieri e scoppia a ridergli in faccia.
- ehi! – protesta il rosso,
con espressione volutamente
offesa. Allen gli sorride divertito, inclinando il capo a lato e
passando le
braccia dietro il collo dell’altro.
Lavi torna ad abbassarsi su di lui
con un sorriso
abbagliante e, dopo un lieve bacio a fior di labbra, va a rifugiarsi
nell’incavo della spalla di Allen, mugolando contento.
Allen gli passa le mani fra i
capelli, gli accarezza con
tocchi leggeri la schiena, godendo intimamente nel sentire le sue
braccia
stringerlo forte.
- Lavi? – domanda con un
sorriso assonnato. L’altro si
allontana quel poco per guardarlo in viso.
- si? –
Allen sbatte le palpebre, pensa a
tutte quelle parole che
forse non avrà mai il coraggio di dire, a quanta neve ci
sarà domani mattina
sul selciato, a quanto sarà divertente tirarsi palle di neve
con gli altri,
fingendo, per una volta tanto, di essere normali.
Pensa a quanto sarà facile non perdere mai di
vista Lavi, nemmeno una volta, a quanto sarà semplice
sistemarsi vicini con la
semplice scusa del freddo.
- nulla – sussurra, gli
occhi già praticamente chiusi. Lavi
gli poggia un bacio dolce sulla fronte, scostandogli i capelli.
- sicuro? – borbotta,
fingendosi offeso perché anche oggi non
hanno concluso niente. Allen
ridacchia, perché sa che all’altro va bene anche
così. Va bene anche stare
semplicemente vicini.
- si –
Si rannicchia sul petto del rosso,
attirato dal calore
confortevole che emana, e, con un ultimo sospiro contento, Allen
s’addormenta.
NdA
YEEEEEEEEEEEEEEEEH!
*balla la conga*
Cioè, non ci posso
credere!
Sono riuscita a scrivere una fic non deprimente!
Diamine, sono fiera di me stessa.
(vi aspettavate qualcosa di
più spinto, eh? xD )
Nulla, il semplice fatto di aver
creato questa shot mi rende
felice. Oh, come sono felice.
- non so perché, ma la
neve m’ispira. Molto. –
Il titolo non c’entra
assolutamente nulla. È solo la canzone
che ho in mente questo momento. Sono molto originale, nei titoli, io.
Al solito, critiche, commenti e
quant’altro sempre ben
accetti ~
_ L a l a
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