Blo,blo,blo.

di Gwendin Luthol
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Blo,blo,blo.

Prendo un po’ d’acqua e la metto a bollire sul fuoco.
Mi siedo e ricado in un vortice di appunti e libri sulla storia dell’arte ellenistica. La penna è guidata dalla mia mano meccanica mentre,la mia mente sta da tutt’altra parte.
Blo,blo,blo.
L’acqua bolle e io entro in cucina. La solita atmosfera di quella stanza mi salta al collo come un abbraccio.
Il tuo abbraccio.
Trovo nella pentola una tempesta d’aria che non trova pace.
Il mio cuore è tanto differente?
Prendo una bustina di tè inglese e avendo quasi paura di tutto quel movimento,la infilo piano piano dentro la pentola.
Trenta secondi e l’acqua si comincia a colorare.
 Si agita senza fine.
Mi fa quasi pena. Decido che può bastare,metto fine alle sue sofferenze.
Spengo il gas e tutto torna tranquillo.
Mi chiedo se qualcuno possa fare la stessa cosa con me.






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