Core Pride ~ di principini ed eroi di terza classe

di Lusty_Archivio
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Blatereggiando.

Ciao a tutti! Credo sia uno dei pochi saluti normali che faccio nelle note autrice. Ho appena finito di studiare matematica assieme a due mie sante amiche che hanno avuto la pazienza di starmi a spiegare quell’immenso orrore che è la goniometria, ho meditato circa l’emozionante week-end che mi si prospetta, interamente dedicato allo studio di Newton, Galileo, Keplero & Co. e credo seriamente di volermi suicidare. L’unico problema è che non ho un rilevatore di Sfere del Drago e tornare in vita tra tipo trent’anni si potrebbe rivelare un’impresa alquanto ardua. Qualcuno mi dica perché ho scelto di fare il liceo scientifico. Btw, non stiamo qui a lamentarci, che la vita è bella. O forse no *prende lametta*. Ringrazio di cuore le care donneH che hanno commentato . Spero che questo capitolo vi piaccia, l’ho scritto ispirandomi direttamente alla mia attuale condizione fisica. Sì beh non che stia agonizzando, ma diciamo che sto soffrendo fisicamente a livello astratto.

... No, seriamente, aiutatemi. (?)

Disclaimerchemidimenticosempre » Dragon Ball © Akira Toriyama.

Se DB mi appartenesse, sicuramente Radish sarebbe diventato un adorabile, tenerone (?), ma soprattutto VIVO zietto per Gohan e Goten.


 

 

 

02. » Faint.

Annaspò tra sangue, sudore e polvere, il cuore impazzito ed il respiro raschiante nella gola come carta vetrata.

Ossa rotte. Ossigeno assente. Persino gli abbacinanti raggi del sole sopra la sua testa parevano fare fottutamente male.

S’erse vincitore tra le macerie di una battaglia ormai conclusa, il volto ghermito da un’imperturbabile espressione di statico disprezzo e le mani serrate rigidamente in pugno, come se potessero impedire alle ultime, labili energie di sgusciare via.

L’orgoglio era integro ed inviolato, ma il corpo gridava pietà.

La vista gli si appannò. Le gambe tremarono come flaccida carne morta.

Conosceva quella sensazione.

« Al diavolo ».

Vegeta chiuse gli occhi e, prodigando al nulla un’ultima, sprezzante smorfia, si lasciò cadere, privo di forze.

Due solide braccia lo afferrarono prima che potesse toccare terra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





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