Mi
innamorai di lei in riva al mare, in una notte in cui la luna
si mostrava bassa all’orizzonte dando quasi
l’impressione di essere travolta dalle onde. Eravamo stesi
sulla sabbia, la sua testa poggiava sul mio petto e il
suo consueto odore di fiori di campo mi inebriava le narici. Le
accarezzavo distrattamente i capelli e il suo sguardo era perso
nell’immensa distesa di cielo stellato. Restammo in silenzio
a lungo, assaporando avidamente ogni minimo istante che c’era
rimasto da condividere insieme. Le nostre mani erano strette l'una
all’altra e quando lei sciolse le sue dita dalle mie provai
un senso di solitudine e smarrimento che si placò soltanto
con le sue calde labbra che si posarono sulle mie.
Appoggiai
la mia fronte
contro la sua e le sussurrai con appena un filo di voce: “Non
voglio lasciarti andare”.
Una
lacrima le scese sul
viso, inevitabilmente anche i miei occhi si inumidirono e lei
mi rispose: “E allora non farlo, tienimi qui con
te” La strinsi forte a me tremante con la consapevolezza che
quel momento presto avrebbe avuto fine, nonostante non avessi alcuna
intenzione di abbandonare le sue braccia.
Non
avevo mai ammesso a
me stesso ciò che realmente provavo, non avevo badato prima
di allora al pulsare incontrollato del mio cuore o al mio bisogno
irrefrenabile di vederla e adesso che era arrivato il momento di
salutarla per un’ultima volta il mio petto era attanagliato
da un dolore insostenibile.
Io
l’amavo e
per quanto potesse essere sbagliato era la cosa
più giusta che avessi mai fatto.
Quella
notte desiderosi
di amarci ci spogliammo di ogni indumento e stringemmo i nostri corpi
per quella che sarebbe stata l'ultima volta. All'alba del giorno
seguente quando mi risvegliai lei era ancora addormentata
così la presi tra le mie braccia e smaterializzandoci la
riportai a casa. La adagiai sul suo letto e guardandola agitarsi nel
sonno mentre la sistemavo tra le coperte provai il folle desiderio di
stendermi con lei e di cingerla fra le braccia. Che importava se i suoi
genitori o fratelli fossero venuti a svegliarla e mi avrebbero trovato
con lei, sarei stato pronto ad affrontarli, ad affrontare qualunque
cosa, Potter, il mio stesso padre o la mia stessa madre. Ma poi tornai
in me, lei meritava una vita felice, piena di tutte le gioie possibile
e inimmaginabili, una vita che un Malfoy come me non poteva offrirle.
Le dieti un lieve bacio sulle labbra e poi me ne andai, sicuro della
mia decisione che ancora oggi mi pesa nel cuore.
Mi
innamorai di lei in
riva al mare, pochi istanti prima di dirle addio e da quel
momento l'amai per sempre.