Uno
strano tipo,con indosso una cappa nera bordata di rosso e arancio che
gli celava il volto,si inoltrava nel bosco.
Si
fermò davanti al salice secolare,poggiandogli una mano
inguantata
sul tronco.
“Fhàil
ar bun,dearthàir.”
L'albero
iniziò a risplendere dall'interno di una limpida luce
azzurra,mentre
le foglie andavano ritirandosi lentamente lungo i rami.
L'uomo
ripeté lo stesso gesto col bagolaro,che fu ricoperto da una
ragnatela di venature verdi,e con la betulla,che si ammantò
d'ambra
scuro.
L'incappucciato
alzò le braccia,lo scintillio dei denti candidi visibile
anche sotto
il cappuccio.
“È
giunta l'ora.”
***
“È
giunta l'ora.”
Solo
uno sbuffo indignato le giunse in risposta.
“Andiamo,Kar. Sono
le dieci e mezza,anzi,hai sforato di due minuti.”
Dall'alto
dei suoi sette anni,Karanji Mihawk incrociò le braccia al
petto.
“E
ma come sei fiscale!”
“Ho!”Esclamò
Blaidd,divertita”E questa dove l'hai sentita?”
La
figlia scrollò le spalle con noncuranza.
“Lo
dici sempre tu quando babbo alla mattina ti sveglia alle sette e
dieci stangate.”
“Fiscale
o no,è ora di dormire...Forza!”
“Ma
mamma!”Protestò la bimba”Tiro da oggi
pomeriggio,non ho sonno!”
“Se
ti dico di non allenarti prima di andare a dormire un motivo
c'è,Kar”Sospirò la donna,prendendola in
braccio.”Vieni,facciamo
un bagno e poi ti leggo il libro.”
Gli
occhi color cristallo di Karanji scintillarono.
“Sììììì!Il
libro!”
Il
bagno nella vasca avrebbe dovuto essere rapido ma richiese un'oretta
buona,poiché se c'era una cosa che a Karanji piaceva quella
era
l'acqua,e Blaidd faticò a tirarla fuori anche con la
proposta del
libro.
Infine
riuscì a infilarla nel pigiama azzurro e metterla sotto le
coperte.
“Allora,Kar”Le
chiese,frugando nella libreria di fianco al letto della
figlia“È
quasi Natale!”
“Che
bello,non vedo l'ora!”
“Ho
sentito parlare di Natale?”
La
porta si aprì e il falcone entrò nella stanza.
“Veramente
mamma stava per leggere il libro”Rispose Karanji,che quando
le si
proponeva il libro non vi rinunciava mai.
“Pensavo
volessi prima dirmi cosa vorresti per Natale...”Disse
casualmente
Blaidd.
E
catturò l'attenzione della figlia.
“Qualcosa
in particolare?”
“Una
bambola.”Karanji annuì con aria decisa.
“Una
bambola.”Ripetè la madre fra lo sconvolto e il
divertito.
“Alta
due volte me.”Continuò la bimba imperterrita.
“Alta
due volte te.”
“Di
diamante.”
“Di
diamante.”
“Con
la faccia di Penelope.”
La
donna rivolse uno sguardo atterrito a Mihawk.
“Una
bambola di diamante alta due volte lei e con la faccia di
Penelope...Dracule,dove ho sbagliato?”
“Che
devi farci,piccola?”Chiese lui,per tutta risposta.
“Mi
ci devo allenare.”Kar incrociò nuovamente le
braccia.”Ho già
distrutto tutti i manichini della palestra,si rompono troppo
facilmente!E poi Lys ha detto che il diamante non si rompe
così
facilmente come il cuoio rivestito di metallo.”
Il
Mezzo Lupo tirò un sospiro di sollievo.
“Ora me lo leggi il
libro?”
“Vi
dispiace se rimango per la storia?”
Karanji
annuì e il padre si sedette in terra,di fianco a Blaidd che
nel
frattempo aveva tirato fuori un librone enorme,dalla copertina di
cuoio e decorato con incisioni argentate e una lince di corsa in un
bosco.
Sopra
l'illustrazione campeggiava il titolo,'Le Vere Storie',circondato da
tralci d'edera.
“Vuoi
sentire Cappuccetto Rosso o...”
“Prima
voglio sentire la Profezia,anche se non ci capiamo niente!”
“E
va bene...”
La
donna aprì il libro,fermandosi alla prima pagina,con la
figlia che
si sitemava sotto le coperte e spalancava gli occhi,attentissima.
“Jaba
samaya ātā
hai,aura duniyā kē li'ē kisī kō dēkha kē binā sinka,tatvōm
kē cāra prabhu'ō, purusōm kī um'mīda sē punarjanma aura vināsa
sē duniyā kō bacānē kē li'ē laga rahē h ō jā'ēgā.
Jaba
samaya ātā.”
Blaidd
finì di pronunciare come poteva le parole di cui neanche
lei,nonostante le diverse lingue che conosceva,riusciva a
capire.
“Che ci trovi di tanto speciale,Kar?”
“Hu...Mi
piace il suono,non lo so”Rispose la piccola”Mi
ricorda l'acqua
che scorre sui sassi,e poi con tutte quelle k sembra che mi chiami
per nome.”
“Ora
la favola?”
“Cappuccetto
Rosso!”
“E
va bene.”
Il
Mezzo Lupo girò le pagine fino a trovare la storia richiesta
dalla
figlia.
“C'era
una volta...In stile gotico,e c'era un vetro decorato,e c'era una
colonna,e c'era un gran portone,e c'erano delle grandi mura,e c'era
un grandissimo castello abitato da un'anziana nobile che viveva
sola,dentro un bosco.
Sua
nipote era un'altezzosa ragazzina che viveva in città con la
madre,la figlia dell'anziana signora,ed era solita indossare vestiti
rossi,con un cappuccio di pelliccia di volpe:per questo,la chiamavano
Cappuccetto Rosso.
Un
giorno la madre la mandò a portare alcuni preziosi gioielli
alla
nonna. Ella,però,odiava entrare nel bosco:tutti quei rami
che le si
intrecciavano nei capelli,quelle orrende foglie,la terra che le
sporcava e poi?Quegli odiosi animali!
Allora
pretendette di andare in carrozza.
Una
volta all'uscita del bosco,però,litigò col
cocchiere,poichè
secondo la sua opinione egli non andava abbastanza veloce. Lui le
rispose che i cavalli erano stremati dalla battuta di caccia che ella
aveva indetto il giorno prima,e Cappuccetto Rosso,sdegnata,scese
dalla carrozza piuttosto che rimanere con quel bifolco.
Ora,però,era
nel bel mezzo del bosco,e non aveva idea della strada. Aveva
però
con sè una mappa,e la cosa la rincuorò.
Aveva
anche un cestino con delle abbondanti provviste,e prima di proseguire
decise di pranzare.
Un
cerbiatto,curioso,le si avvicinò,ma ella lo
scacciò in malo modo.
Quando
finì di ristorarsi gli uccellini vennero a beccare le
briciole,ma
lei li scacciò pestando i piedi e gridando.
Dopodichè
si rimise in marcia.
Spaventato
dal rumore,un lupo attraversò il sentiero.
Cappuccetto
Rosso si prese un terribile
spavento per quella bestia immonda,e gli lanciò contro un
sasso.
A
quel punto l'animale le ringhiò contro,prima di dileguarsi
fra gli
alberi.
La
ragazzina giurò che avrebbe preso provvedimenti contro i
demoni
provvisti di zampe non appena fosse arrivata dalla nonna.
L'anziana
contessa,infatti,aveva una spiccata passione per i trofei di caccia,e
mandava spesso il suo cacciatore personale a procurargliene. La sua
passione,per colmo di ironia,erano proprio i lupi,rimasti ormai in
pochissimi.
Verso
sera la ragazzina giunse al grandissimo castello.
Il
portone le fu immediatamente spalancato,e Cappuccetto Rosso fu
accolta nella grande sala da pranzo dopo essersi cambiata con un
nuovo abito bordato di ermellino e visone.
“Non
sai cos'ho passato,nonna!”Gridò
melodrammaticamente la ragazzina,a
cena”Un cervo rachitico ha osato avvicinarsi,dei terribili
avvoltoi
hanno tentato di rubarmi il cibo e un terribile e grandissimo lupo mi
ha addirittura ringhiato contro!”
“Ora
non pensarci,nipotina cara!”La rassicurò la
nonna”Domani manderò il mio cacciatore che,come al
solito,mi riporterà la loro testa.”
Ad
Andre,così si chiamava il cacciatore,fu immediatamente
recapitato
l'ordine.
“Ma
veniamo ai fatti”Disse la contessa”Tua madre ti ha
dato i miei
gioielli?”
Cappuccetto
Rosso le porse il cestino colmo d'oro.
“Con
questi”Le spiegò la
nonna”Avrò abbastanza denaro per comprare
la foresta e raderla al suolo,di modo da costruire un castello ancora
più grandioso di questo!”
“Oh,sì,nonna,che
bello!E tutte quelle bestiacce finiranno da trofeo in
salotto!”Propose Cappuccetto Rosso,deliziata.
“Ma
certo,piccola mia,è una splendida
idea.”Approvò l'anziana
signora.
Il
cacciatore aspettò che tutti nel castello dormissero,e
rubò i
gioielli dell'anziana nobile. Infatti,ogni volta che la contessa gli
chiedeva la testa di un animale egli le chiedeva dei soldi per i
fucili e i materiali,o almeno così diceva,e scendeva in
paese a
comprare da un antiquario degli animali imbalsamati molto tempo
prima.
Questa
volta,però,il suo progetto era diverso. Andre,infatti,faceva
quel
lavoro solo per risollevare le sorti della sua famiglia,il cui padre
malato non poteva portare soldi a casa.
Questa
volta,Andre avrebbe portato i gioielli alla sua famiglia ed avrebbe
allertato gli animali,poiché aveva il dono di comunicare con
loro.
Col
favore del buio uscì nel bosco e,una volta trovati i
lupi,comunicò
loro il pericolo che gli animali correvano.
Il
branco decise allora di introdursi nel castello dell'anziana
signora,e quando la ragazzina e la contessa si svegliarono si
ritrovarono sette lupi ringhianti che le fissavano,insieme a tre
falchi dalle ali spiegate e undici volpi a zanne snudate.
Cappuccetto
Rosso e la nonna si presero un tale spavento che fuggirono nel
deserto,la servitù del castello le seguì e non
furono mai più
visti.
Andre
portò le ricchezze della contessa alla sua famiglia e ai
poveri
della città,gli animali continuarono a vivere indisturbati
nel bosco
e tutti vissero felici e contenti.”
Blaidd
chiuse il libro con delicatezza,concludendo la storia.
“E
questa,amici miei,è la vera storia di Cappuccetto Rosso,come
mai
nessuno ve la racconterà:io c'ero,l'ho vista con i miei
occhi e ve
ne garantisco la veridicità.
Tutto
il resto sono menzogne.”
Karanji
diede in uno sbuffo soddisfatto.
“Non
ho mai sopportato le ragazzine viziate che uccidono gli animali solo
per farci i vestiti!”
“Adesso
hai sonno,Kar?”Chiese il falcone.
La
figlia sfoderò tutta la sua tenerezza persuasiva.
“No”Disse,facendogli
gli occhi dolci”Solo se mamma mi canta la
ninnananna.”
La
madre fece per prendere fiato,ma la figlia la interruppe di nuovo.
“E
mi racconta la storia che c'è dietro,perchè dice
che me la racconta
però prima mi addormento e non me la racconta mai.”
“Hai
fame di storie,stasera.”
“Tanta.
Allora?”
“Allora”Sospirò
Blaidd”Quando ero piccola io,e come ben sai tuo padre era
più
vecchio di adesso,si divertiva a farmi gli agguati di notte per
allenarmi a tenere i riflessi pronti. Per questa ragione,nelle sere
che era troppo stanco pure lui io non riuscivo mai a dormire,e dovevo
trovare un modo per addormentarmi in un modo o nell'altro.”
“Circa
verso le undici e mezza”Continuò il
falcone”Si presentava,in
camicia da notte bianca come adesso,sulla porta della mia camera,e mi
faceva sempre prendere un colpo perchè mi sembrava un
fantasmino. E
diceva sempre...”
“Mihawk-sensei,non
riesco a dormire...”
“Chiedi
a Riaeth di aiutarti.”
“Ma
Riaeth russa.”
“Uff...”
“Mihawk-sensei,vorrei
ricordarti che è colpa tua se non riesco a dormire. E allora
lui
sbuffava e mi diceva...”
“Vieni
qui. Però io non canto.”
“Ma
devo cantare io?”
“Se
ti necessita.”
“Allora
stavo dillà...Però alla fine cantavo sempre. E la
canzone
faceva:Once
upon a dream...Moonlight wings come into view...Winter casts her
spell...And all the world is born anew...A child sees a
star...Throught window...He knows,with all his heart,that wonder is
coming...Waiting...Hoping...Believing...*”
E
Blaidd andò avanti a cantare,finchè le palpebre
di Karanji non si
abbassarono quasi del tutto,e lei ridusse la voce a un sussurro
“E
a questo punto cantavo le ultime quattro frasi...I
still believe in magic...It always leads me home...I still believe in
miracles...And i still believe in miracles,mh,yes...I still believe
in Christmas...I still believe in love...”
La
bimba sbadigliò,appoggiandosi contro il cuscino e cercando
di
tenersi sveglia per sentire la fine della storia.
“E
tuo padre si addormentava sempre...E io tornavo in camera mia,ed ero
andata lì giusto perchè sapevo che se non andavo
io lui non avrebbe
dormito per tutta la notte. Far addormentare è sempre stata
una mia
specialità,è questa la morale della mia
storia...Notte piccolina.”
“Notte
mami...Notte papi...E grazie per le storie.”
***
Nota
dell'autrice:
Indovinate
chi è tornata?Ma certo!La Stranges è tornata a
rompere i
cojons!Siete contenti?XD
Niente,vorrei
solo ricordarvi che stavolta il QC è aperto da subito,che
probabilmente vi caccio una colonna sonora,come fa la mia neesan
nonché sensei Tora-neesan,all'inizio di ogni capitolo
e...Basta. Per
i nuovi:è abbastanza necessario aver letto Things Never Go
As
Planned prima di iniziare qui;)
See
ya!
Mary^^
P.S:Per
inciso,la ninnananna di Kar è December di Kenny
Loggins...Fantastica,ve la consiglio**
|