Abigail

di MarchesaVanzetta
(/viewuser.php?uid=102958)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 Abigail stava ascoltando a tutto volume una canzone di Bon Jovi, isolata dal mondo, non prestando attenzione alle macchine che correvano nella strada affianco a lei, ai bambini che giocavano e alle mamme che portavano in giro le carrozzine.
Arrivò alle strisce pedonali e si fermò, perché il semaforo era rosso.
Proprio mentre si stava sporgendo per vedere se il semaforo della via perpendicolare fosse giallo o verde, l’Ipod si spense. Sentì allora l’assoluta mancanza di rumori: non sibili di auto che sfrecciano, non clacson rumorosi, non urla di bambini che si rincorrono o chiacchiericcio di mamme. Niente.
Non si vedeva nessuno: le strade erano vuote, i marciapiedi deserti, il piazzale della scuola privo di bambini e il cielo di uccelli.
C’era solo lei.
Il semaforo diventò verde e con un piccolo brivido di paura si avviò ugualmente verso la via dove abitava, cantando a squarciagola la canzone che si era interrotta.
Doveva ricordarsi di mettere l’Ipod in carica, una volta arrivata a casa.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=875473