Come l'ultima volta, nel salotto di Alice.

di stayherelou
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Il filo della bustina di thè cadeva perpendicolare al centro della tazza,
quando Mattia lo tirò su, per poi gettarlo nel cestino.
Cade grazie alla forza di gravità, pensò, G x [(m1xm2):d2].
L’infuso era rimasto sul fondo della tazza ed aveva un colorito rossiccio dovuto ai quattro cucchiaini di zucchero già messi da Mattia precedentemente.
Mentre immergeva il cucchiaino per girare il tutto, pensò che in realtàa lui il thè neanche piaceva.
Lo tolse subito, per poi poggiarlo sul tavolino.
Cercò di calcolare il raggio e la circonferenza dei cerchi che si erano creati sulla superficie della bevanda, ma essi sparivano ancora prima che lui potesse fissarli troppo.
Sospirò, e questo fu l’unico rumore che padroneggiava nel piccolo bilocale.
Avvicinò le labbra al bordo della tazza, ma prima che potessero toccare la bevanda, l’aveva già rimessa giù.
Guardò fuori dalla finestra e sospirò, ancora.
Poi tornò a guardare la tazza di thè, immobile sul tavolino.
E la lasciò lì, come l’ultima volta, nel salotto di Alice.





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