Ehm...
Lo so, lo
so, è passato un tempo infinito dall'ultimo aggiornamento e
probabilmente la maggior parte di voi mi odierà adesso, ma
davvero,
tra un esame e l'altro non sono riuscita a concentrarmi sulla
storia... Scusate tantissimo!
Comunque,
ci
siamo, questo è L'ULTIMO CAPITOLO....
ç_ç
Suona molto
apocalittico detto così... In realtà ci
sarà sicuramente un
epilogo, e no, non sarà uno di quelli che riassumono la
vicenda in
un “vissero felici e contenti”, quindi vi consiglio
di non
perdervelo se vi siete affezionati a questa storia come dite... =)
Dilaniata
dal
senso di colpa vi lascio alla lettura, sperando che alla fine
l'attesa verrà ripagata...
Il
cap è bello
lungo, credo il più lungo della storia, quindi... enjoy! ;)
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BLAINE
Sento
le tue mani aggrappate ai miei vestiti,
il
tuo respiro sulla mia pelle,
il
tuo petto vicino al mio...
Posso
percepire distintamente il mio cuore tremare...
sono
scosse che non fermerò,
sono
brividi che accarezzano i miei pensieri...
il
freddo mi pizzica la pelle,
e
io sono grato di poterlo sentire,
sono
felice di vederlo arrendersi al calore del tuo abbraccio.
Lascio
che ci avvolga, che resti sulle nostre mani,
per
ricordarci che tutto intorno c'è la realtà,
l'indifferenza,
che
se voglio sopravvivere devo restare attaccato al tuo respiro,
tra
i tuoi occhi e le tue labbra.
Ogni
brivido è una speranza,
ogni
tocco un passo verso una certezza.
I
miei sospiri non riescono a credere di poter morire sul tuo collo,
sepolti
nell'abbraccio della tua pelle calda, viva...
Ho
paura di muovermi, ho paura di guardarti,
ho
paura di credere alle tue parole...
se
lasciassi la presa, tu sfumeresti via?
Continuo
a perdermi nel tuo abbraccio,
continuo
a ritrovarmi sulla tua pelle...
Non
so quanto tempo,
non
so quanti sguardi, quanti respiri, quante speranze infrango addosso a
te...
Per
un po' neanche tu ti muovi,
resti
cristallizzato al centro di questo momento,
quasi
avessi timore che muovendoti lo spezzeresti,
che
svanirebbe la miracolosa coincidenza tra dove sei e dove dovresti
essere...
Poi,
lentamente, dolcemente mi allontani,
quel
poco che basta per guardarmi negli occhi,
quel
poco che serve a scorgere la verità...
Togli
le mani dalla mia schiena,
se
i tuoi occhi me lo permettessero, mi sentirei già
più solo,
ma
il distacco è breve,
sento
i tuoi polpastrelli posarsi sul mio viso,
le
tue mani accarezzano senza fretta la mia pelle,
prendendo
possesso di qualcosa che è sempre stato loro...
E
non faccio niente, se non godere del contatto,
se
non sciogliermi come neve tra le tue mani,
annegando
nel loro profumo,
nel
tuo odore...
“Vaniglia”
mi
sorprendo a dire
“C..Come?”
Apro
gli occhi,
sorrido
nei tuoi
“Le
tue mani... La crema.... sanno di vaniglia, sanno ancora di
vaniglia”
Il
tuo sguardo si annebbia per un attimo,
sento
il mio cuore abbandonarsi ad un singhiozzo...
Prendo
le tue mani tra le mie,
le
poso sulla mia bocca,
lascio
che le mie labbra screpolate onorino il pallore dei tuoi palmi,
la
dolcezza, la morbidezza della tua pelle...
Non
ho dimenticato niente di te, Kurt, niente...
Ogni
particolare della tua personalità è inciso dietro
i miei occhi,
ogni
parola, ogni sorriso, ogni follia...
Tutti
i ricordi navigano appena sotto la superficie della mia pelle,
tu
muovi le dita e increspi il mare della mia mente,
risvegli
tutto l'amore, tutte le parole sopite...
Le
lacrime mi scendono lungo il viso a fatica,
pesanti,
colme
di tutti i i momenti sprecati, di tutto quell'ammasso di vita
violentata,
che
ormai non ha più valore...
perchè
ora vedo quello che ho sempre saputo;
il
mio mondo sei tu,
il
motivo per cui ci ritroviamo sempre è che tutto il resto
è nebbia,
le
altre persone sono carne fredda,
tu
sei l'unica fonte di colore, l'unica fonte di calore per me...
E
ogni tuo sospiro, ogni tuo tremito non fa che ricordarmi che non
avrei dovuto lasciarti andare,
la
consapevolezza mi colpisce allo stomaco con rinnovata forza,
sono
stato io a sciogliere il ghiaccio dei tuoi occhi in lacrime...
è
colpa mia.
Ti
guardo e stento a credere di avere il privilegio di averti di nuovo
così vicino...
Poi
tu sorridi.
Le
tue labbra si schiudono piano e lasciano uscire un sorriso timido,
piccolo.
so
che è per me, per noi...
Ed
è come tornare giovani,
quando
eravamo felici, forti, folli,
quando
eravamo insieme e il futuro era una uno scintillio chiuso nei tuoi
occhi...
Appoggio
la mia fronte sulla tua,
concedendo
anche alla mia bocca di incurvarsi un po',
di
piegarsi verso una promessa che manterrò...
Posso
sentire una scossa d'adrenalina scorrere dal tuo corpo al mio...
non
ho bisogno di parole per dirti quanto ti voglio,
quanto
ho bisogno di te, qui, ora....
E
non potrebbe esserci momento migliore per amarti,
per
lasciarti scorrere nelle mie vene,
droga,
o medicina che tu sia...
Così
fragile, eppure così forte, così reale tra le mie
braccia.
Respiro
forte questo momento,
e
sa di vaniglia, forse sa di speranza...
Sarà
che i miei sogni hanno il tuo odore...
Senza
che io possa pensarlo,
senza
che io possa decidere,
le
mie labbra si posano sulle tue,
possessive,
disperate, ferme...
Non
posso impedirlo,
non
appartengono a me,
non
sono mai state mie...
Io
non mi appartengo, sono sempre stato tuo...
Sento
le tua bocca rispondere alla mia,
come
si saluta il ritorno di un amico.
Ed
è un bacio caldo, che sa di futuro,
è
un bacio tremante, che sa di perdono...
le
speranze, le promesse infrante si sciolgono sulla mia lingua,
caramelle
amare che lasceremo digerire al nostro ieri,
che
non intaccheranno il nostro domani...
Facendosi
largo tra le mille sensazioni che invadono la mia mente,
nasce
nel mio cervello un'idea.
Un
piccolo, stupido modo per dirti quanto ti amo,
per
dimostrarti che ce la possiamo ancora fare...
stavolta
staccarmi da te non è doloroso,
stavolta
so che tornerò.
Ti
allontano da me, concedendo un sorriso al tuo sguardo interrogativo
“Devo
andare a fare una cosa... è importante”
“O-ok,
ti accompagno..”
“No,
Kurt, devo farla da solo”
“Ma...
adesso?”
“Adesso,
o mi pentirò di non averlo fatto... E io sono
così stanco di
pentirmi...
I
rimpianti sono per i vecchi, e io voglio tornare giovane... per te,
per noi... Quindi adesso me ne vado, ma ti prometto, Kurt, ti
prometto che tornerò tra poco...”
Inizio
ad allontanarmi, consapevole che se non lo faccio, resterò
incollato
a te per sempre...
“Aspettami
a Central Park!” ti grido
“Ok,
ma dove?”
Mi
fermo, sorrido
“Non
importa, ti troverò...”
KURT
Guardo
la tua sagoma svanire via,
guardo
la città inghiotterti,
chiuderti
nell'abbraccio della sua nebbia...
Per
un attimo resto inebetito, immobile,
ad
aspettare che tu ti volti e torni qui..
Poi
un brivido mi corre lungo la schiena,
la
protesta della mia pelle di non averti più qui vicino...
Ma
non fa male vederti camminare via da me,
stavolta
so che tornerai.
Non
ho idea di cosa tu voglia combinare,
ma
quello sguardo fresco, giocoso, mi è mancato così
tanto che non
potrei negargli niente...
Penso
a tutte le volte che l'ho rimpianto,
a
tutte le volte che ho cercato di riviverlo nei miei ricordi...
Ma
tutto ciò che potevo mettere insieme non era altro che
un'ombra
sbiadita,
non
c'era l'audacia della vita,
il
brivido del tuffarsi nell'ignoto...
Regalo
a questo ammasso di cemento un ultimo sguardo,
consapevole
che non ci torneremo più,
che
verrà stipato tra le cianfrusaglie del nostro passato...
Troveremo
un nuovo posto,
disegneremo
un nuovo inizio.
Mi
volto e penso a come i luoghi cambino sotto il nostro sguardo,
a
come l'aver concesso pezzetti di vita ad un posto lo cambi ai nostri
occhi per sempre...
A
come sentiamo di possederlo, mentre forse è quello a
possedere un
pizzico di noi,
a
trattenere un sospiro,
a
custodire una carezza...
Sacerdote
silenzioso di momenti cristallizzati nel passato...
Sorrido,
i nostri altari sono nascosti dietro ogni angolo.
Cammino
e osservo la città,
Sembra
che voglia regalarmi i suoi piccoli, preziosi particolari;
un
sorriso, un fruscio, un colore...
il
mio sguardo ora accarezza queste strade, e loro rispondono,
accoglienti...
Mi
concedo di passeggiare, senza far intaccare alla fretta i miei passi,
è
come se sapessi che c'è tempo,
ci
sarà tempo per noi...
Quando
arrivo a destinazione non ho bisogno di pensare a dove aspettarti,
lascio
che a decidere sia il mio istinto...
Lo
vedo, e so che è il posto perfetto,
so
che mi troverai qui.
Mi
ricordo di un dialogo vago,
di
frasi spensierate,
di
noi che discutevamo su che albero fosse questo che si impone sugli
altri,
non
più alto, ma con le fronde più folte,
un
vecchio tronco affacciato sulle sponde di un piccolo laghetto.
Sentendo
nelle membra tutto l'affaticamento della giornata,
tutto
lo stress di questi giorni,
mi
siedo sulla panchina, facendomi avvolgere dalle sensazioni che mi
regala questo posto, questo momento, abbandonandomi ad un'attesa
adesso nuovamente trepidante, nuovamente dolce...
Ora
è tutto più chiaro, i contorni del mio futuro
sono nitidi,
ma
non per questo più facili.
E
qui fa freddo, ed è bello, ma tu non ci sei...
L'aria
intorno a me si riempie del senso di colpa, mentre lascio che i miei
pensieri vaghino verso Scott, verso Ruth, verso quelle persone a cui
avevo promesso il mondo...
Andarmene
era una scelta necessaria, adesso lo so, ma se non mi fossi nascosto
dietro alla mia ipocrisia, alle mie paure, ora entrambi potrebbero
godere di una serenità stabile...
Penso
a Ruth, al suo sorriso ingenuo, a quanto non me lo merito e a quanto
mi mancherà.
Poi
chiudo gli occhi e lascio che il vento si porti via quest'odore di
rimpianto,
non
posso fare più niente per loro, posso solo sperare che Scott
non mi
escluda dalle loro vite...
Non
so quanto tempo passo a confondermi tra i riflessi dell'acqua e i
sospiri del vento,
poi
all'improvviso sento i tuoi passi dietro di me,
il
calore delle tue mani sulle mie spalle...
Mi
sfugge un sospiro di sollievo,
o
forse è la sorpresa di averti di nuovo qui, davvero...
Non
affretto i tempi,
non
sento il bisogno di assalirti con domande,
mi
basta sapere che sei qui,
mi
basta potermi stringere a te, lasciando che il calore dei nostri
corpi ci culli...
Appoggio
la testa nell'incavo della tua spalla, mentre le tue dita disegnano
pigre dei cerchi sulle mie braccia...
“Allora,
vuoi sapere dove sono andato?”
Posso
sentire le tue parole ammiccare maliziose,
mi
limito ad alzare la testa, piantandoti gli occhi addosso.
Tu
sorridi.
“Ti
avverto, è una cosa stupida, davvero molto stupida...
è una
stucchevole pazzia da adolescenti e nella mia testa suonava molto
bene fino a dieci minuti fa, ma ora...
Beh,
ormai è fatta...”
Abbassi
lo sguardo e mi viene da ridere all'imbarazzo che ti colora il viso
mentre togli il braccio dalle mie spalle e con un movimento veloce ti
scopri il polso...
I
miei occhi scendono curiosi e in quella porzione di pelle bianca, tra
le tue vene c'è una scritta, piccola, perfetta...
Courage
Non
riesco a smettere di guardarla, così semplice,
così bella
contornata dalla tua pelle arrossata e appena gonfia...
Devo
essere restato zitto un bel po' perchè quando parli la tua
voce
trema di incertezza...
“Kurt,
io... Accidenti suonava davvero meglio nel mio cervello, è
solo
che... Che quando ho visto quelle cicatrici su di te, beh ecco...
la
prima cosa che ho pensato è stata che non era giusto, che
sarei
dovuto esserci io sulla tua pelle, tu sulla mia... Ho pensato di
doverti un pezzettino, uno spazio, mi sembrava così bello
pensare di
averti fisicamente addosso per sempre... Così l'ho fatto,
non ho
pensato, ho agito...
T-ti
piace?”
Mi
sforzo di sollevare lo sguardo, di strappare all'emozione qualche
sillaba
“è
perfetto... è stupido e assurdo e... lo adoro!”
è
un sussurro quello che mi esce dalle labbra,
si
infrange sulla tua pelle,
poi
non posso impedirmi di avvicinare la labbra e lasciare sul tuo
tatuaggio un piccolo bacio...
“è
bellissimo... Io, Blaine non so che dire...”
“Non
dire niente, non c'è bisogno... Vieni qui.”
Mi
abbracci di nuovo, tranquillo, sicuro.
Continuo
a fissare il tuo polso, ad ammirare quei pochi centimetri di
inchiostro,
la
nostra firma sul passato, la nostra speranza per il futuro...
Ancora
una volta interrompi il flusso dei miei pensieri
“Ho
scelto questa parola perchè voglio che sia, non so, una
specie di
monito... perchè il coraggio è ciò che
mi è mancato tanti anni
fa... Se fossi stato forte abbastanza da combattere per noi, ce
l'avremmo fatta, ne saremmo usciti insieme... Quella volta mi sono
arreso e non ho fatto che pentirmene, Kurt.
Ho
dimenticato questa semplice parola in cui tanto credevamo quando
eravamo più giovani e mi sono rovinato la vita da solo...
Adesso
basta, voglio smettere i panni del vigliacco, ci sono stato dentro
troppi anni e non mi si addicono... Voglio avere coraggio, ancora, di
credere in noi, di credere che possiamo ripartire da dove ci siamo
fermati.
Ho
pensato che è da qui che tutto è iniziato, e che
forse poteva
succedere di nuovo, che se lo volevamo entrambi, forse potevamo avere
un'altra possibilità...”
Ti
ascolto e non voglio che questo momento, le cose che dici, le
promesse che fai,
vengano
intaccati dalle lacrime;
ingoio
un pugno di aria fredda
“Lo
voglio anche io... Voglio comportarmi da stupido per una volta...
E
poi non mi pare giusto che io sia sulla tua pelle e tu no...
Il
coraggio non servirà solo a te, Blaine, ci vorrà
tanta, tanta forza
per affrontare tutto questo, lo sai.”
Tu
non rispondi, ti limiti a stringermi un po' di più, e io
penso che
mi piace questo modo di comunicare, questo capirsi senza parlare...
Mi
aggrappo forte a te, a questo momento.
So
che scendere da questa panchina equivale a tuffarsi di nuovo nella
realtà,
nell'intrico
di coincidenze, case da trovare, scuse da porgere, valige da fare...
Ma
il peso che ho nel petto si scioglie se penso che stavolta ho
qualcosa per cui combattere,
qualcosa
per cui vale la pena aspettare, soffrire,
qualcosa
che adesso si stringe accanto a me,
canticchiando
una qualche canzone che non riconosco,
sorridendo,
spazzando
via tutti i sensi di colpa...
E
sembra tutto così banale, così semplice che forse
potrebbe essere
la felicità...
The
End
….ç_ç.....
...Dai,
alla fine non sono stata poi così cattiva, no? =)
Questo
è quanto gente, la storia si conclude così... Con
una scena
piuttosto dolce e sicuramente diversa dal clima del resto dei
capitoli. Spero solo che non sia risultata eccessiva o scontata...
Solo
che ho pensato che la dolcezza, la delicatezza è una
caratteristica
della klaine e riprendere un elemento della loro relazione passata mi
sembrava un buon modo di iniziare quella nuova...
Spero
di non aver pensato una scemenza! >.<
Ho
preso in considerazione altri finali oltre a questo, ma nessuno mi
sembrava davvero adatto; era così che doveva finire, non
potevo far
loro attraversare tutto quel dolore per niente, sarebbe risultato
ridicolo... E poi sono un klainer, è più forte di
me, quei due sono
stucchevolmente perfetti insieme, non riesco a vederli divisi per
sempre... xD
La
cosa del tatuaggio ce l'avevo in mente dall'inizio, ma scriverla
è
stato più difficile del previsto, come dice Blaine
“suonava meglio
nel mio cervello”, ma ormai l'avevo pensata così,
non potevo non
mettercela, spero vi sia piaciuta... ^^
Per
concludere vi chiedo umilmente di farmi sapere cosa ne pensate;
se è questo il finale che vi aspettavate, se volevate
qualcosa di
diverso, se vi è piaciuto, se vi ha fatto schifo... =)
Vorrebbe
dire davvero tanto per me!!!
Spero
di non avervi deluso e mi scuso ancora per il ritardo immane... Ci
vediamo presto con l'epilogo; vi dico solo una cosa... Preparate i
fazzoletti! ^^
Grazie
a tutti quelli che continuano a seguire questa storia nonostante
l'incoerenza della sua autrice... ;) Love you soooo much!!
COMUNICAZIONE:
Ho aggiunto il contatto facebook (non un account autore, è
il mio
profilo personale ^^) al profilo EFP, così chiunque volesse
può
chiedermi l'amicizia, magari specificando la username di EFP,
così
so chi siete... XD
Mi
farebbe molto piacere scoprire chi c'è dietro alle
recensioni! ;)
Io
vi metto il link al profilo, poi fate voi!
http://www.facebook.com/profile.php?id=1611176756
Baci,
Sara
|