When all are one and one is all.

di DazedAndConfused
(/viewuser.php?uid=81480)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Zoso.

Jimmy prese in mano uno dei vinili e ne studiò l’interno: i simboli risaltavano in un insieme armonioso.

Si soffermò sul proprio: com’era prevedibile, la stampa non si era di certo fatta attendere per esprimere le proprie congetture riguardo sicure affinità con Satana e compagnia.

Gli sfuggì un risolino divertito: se solo avessero saputo

La Z, così aspra e dai contorni taglienti e duri rappresentava se stesso, mentre la S, con quelle sue curve sinuose, quasi a voler accompagnare quei capelli morbidi, non poteva che essere lui.

Ma non poteva farne parola: d’altronde aveva una certa reputazione da difendere, no?

 

 

O. MIO. DIO.

IO NON CI CREDO.

HO FINIT- OK, NON LO VOGLIO ANCORA DIRE.

Davvero, ragazze, voi non potete nemmeno lontanamente immaginare a come mi stia sentendo in questo preciso momento…

GRAZIE, GEORGE HARRISON.

Stamattina, alle sei, il cielo era scuro ma pulito, e ho visto un’unica stella risplendere egoisticamente: sono certa che fossi tu, così come il raggio di Sole che oggi a scuola mi ha colpita in pieno.

L’unica, tra un sacco di gente.

E ti ringrazio per avermi fatto venire l’ispirazione per questa dannata drabble: ormai avevo perso ogni speranza.

Grazie, George. Grazie.

Gente, è doveroso che io ringrazi tutte voi, che mi avete sempre sostenuta e che mi avete sempre riempito di complimenti per questa raccolta di schifezzuole: vi adoro, vi adoro alla follia.

Grazie davvero, ragazze ♥

Ora metterò la parola FINE a questi scleri, mi mancherete :’)

Alla prossima,

 

Dazed;





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=879589