Say that you love me.

di Sirio J Dawson
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 Ciao, sono Lucinda ho 16 anni, e vivo a Los Angeles, ho tante passioni tra cui il canto.
Frequento una scuola molto in voga in questa città.
E’ lì che ho imparato a cantare da quando avevo 6 anni.
Il mio sogno sarebbe incidere un disco con un cantante giovane…
 

 
Cancellai tutto quello che avevo scritto.
Mi sembrava davvero bimbominchioso, da come lo avevo scritto appariva un motivo di vanto, ma in realtà non era affatto così.
Io forse sono l’ultima persona in tutta l’America a potermi vantare, non sono il tipo.
 Mi alzo di mala voglia dal mio letto, mi infilo le pantofole e vado verso la porta.
 
- Luce, non puoi capire chi ci ha contattato ora.- disse mia madre eccitata.
- Chi ti ha chiamato?- parlai quasi scocciata, avevo sonno, volevo dormire.
- Lucinda, la scuola di canto mi ha detto che ti hanno scelta per un provino…-
mia madre si sciacquò le mani dopo aver panato alcune cotolette e mi fissò aspettandosi una mia reazione.
La mia espressione da assonnata divenne un sorriso quasi malefico.
- Mamma dici sul serio, perché se è così, è meraviglioso.- dissi quasi  sull’orlo del pianto urlando come un’ossessa.
- Domani niente scuola, i provini si terranno alle 10.30.- mia madre era soddisfatta di me. Mi guardava con dolcezza.
- Okkey, vado a dormire, sono le 23.30, sono molto stanca, a domani!- le baciai la fronte, e salii le scale, non vedevo l’ora!.
 

                                                 * * * * *
 

Mia madre alzò la tenda, guardai l’orologio erano le 9 meno 5 era tardissimo, io ci metto almeno un’ora per fare tutto ciò che una ragazza che si deve presentare ad un provino deve fare.

Fui pronta dopo un po’, mia madre era già pronta, con le chiavi in mano, appena mi vide spalancò la porta e ci avvicinammo alla macchina.
Ero nervosa, molto nervosa, non sapevo che giuria mi sarebbe capitata ne tanto meno se sarei stata capace di passare quella prova.
Mentre mi mangiavo le unghie dalla tensione la macchina si fermò, eravamo arrivate.
- Eccoci amore.- disse la guidatrice.
- Mamma non me la sento torniamo a casa!- volevo morire, l’ansia era troppa.
- Non se ne parla nemmeno, siamo qui, e ora entriamo da quella porta altrimenti mi senti!- sapevo che lo faceva per invogliarmi ad entrare, ma sul serio, non ce la facevo.
 
Dentro c’era un’atmosfera troppo irreale, mi stavo sentendo male, lo stomaco mi si contorceva dal nervosismo.
Aspettammo lì per una quindicina di minuti, poi chiamarono il mio nome.
Mia madre mi fece l’occhiolino, ed entrai.
Prima avevo visto ragazze che piangevano, la giuria era severa, lo sapevo me lo sentivo…
 
- Buongiorno e ben arrivata…- disse una donna magra dai capelli lunghi, evidentemente era una critica. Solo dopo la riconobbi, era la giornalista della sezione musica su un magazine per ragazze.
Poi c’era un ragazzo biondo, con gli occhi color del caramello, ecco perché piangevano le candidate prima di me, avevano visto lui: Justin Bieber.
 
* Angolo dell’autrice. *
 
Eccomi con la mia nuova FF u.u.
Questo è l’inizio, dovevo incominciare in qualche modo no?
Ebbene eccoci qua! Spero che vi piaccia, lasciate tutte le recensioni che volete, mi raccomando :3
Un Bacione!
 
Sirio Dawson.

 





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