Mi sono resa conto di non aver mai scritto del periodo 'cocaina' di Ryan- sempre ammesso che
ce ne fosse uno. Ho volutamente non nominato nessun'altro poichè mi sembrava di divagare. E'
angst ma credo che quando il protagonista sia Ryan e la 'scrittrice' sono io la cosa è un pò
scontata xD Inoltre, mi sono resa conto che questa è la trentesima storia che posto in questa
sezione quindi niente, auguri a me (?)! Niente buona lettura e ricordo che un commento è sempre gradito :)
'Cause I'd rather feel pain than nothing
Non è l'apatia che ti uccide, lentamente e da dentro: è più il vuoto che lascia. La mancanza
di emozioni da vivere, da trascrivere in un foglio, in musica. Non riuscire a scrivere ti rende
agitato, fin da piccolo hai imparato a sfogarti scrivendo. Prima per paura che qualcuno
sapesse poi perchè faceva male parlarne. Era come se raccontandolo a qualcuno i tuoi lividi,
anche quelli che erano svaniti, prendessero vita.
L'apatia è ciò che rifuggi consolandoti con droghe, sesso occasionale e qualsiasi cosa che ti
possa distrarre da te stesso, dalle parole già sentite e le promesse che si spezzano -e spezzi-
in continuazione. Hai bisogno di qualcosa, o qualcuno, che ti distragga e che ti ossessioni.
Passi da un ossessione a un'altra senza una briciola di pudore o rimorso.
Prendi, avidamente, tutto quello che puoi eppure non ti basta mai. Niente è mai abbastanza
per riempirti pienamente, di saziarti, ma è capace di farti ancora chiedere ancora quella
determinata cosa, almeno fino a che qualcos'altro non ti distragga.
Hai il terrore di lasciarti andare, andare davvero, perchè non hai niente da dire senza le tue
emozioni, i tuoi vizi colmano questa tua mancanza nei tuoi argomenti. Lasciando che il
vuoto che hai dentro, alimentato dalla mancanza di sentimenti veri, si ingrandisca maggiormente.
E non c'è droga che regga, persona che lo riempa al tuo posto. Il vuoto si approprierà di te e la
forza di riempirlo non riesci più a trovarla da nessuna parte.
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