Your eyes speak the truth

di Lady Antares Degona Lienan
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Fanfiction partecipante al Christmas countdown 2011!, indetto dal « Collection of starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Your eyes speak the truth 

 

 


Due gradi. La temperatura perfetta per consentire una nevicata natalizia. Kate si guarda attorno e coglie aldilà del vicolo i movimenti della folla sospettosa ma ignara. Il cadavere continua a guardarla, semplici occhi castani smarritisi nel freddo di dicembre. Il sostituto medico legale borbotta qualcosa sulla temperatura del fegato: probabilmente l’esposizione al freddo l’ha alterata.

Il sangue cola lento sul ghiaccio e ne scioglie un poco; poi raggruma e si congela a sua volta. Del suo team è rimasta solo lei, ultima guardiana del sacro giorno del Natale. D’altronde aspettarsi della pace da New York è pura pazzia. Gli occhi della donna non la smuovono più di tanto, anzi, pare accettare il loro sguardo con triste rassegnazione. È toccato a te, sarebbe potuto succedere a tutti, pensa. E poi: troverò chi ti ha ucciso.

Al momento tuttavia è la sua solitudine a colpirla maggiormente. Castle si è ritirato dopo il loro ultimo litigio, Ryan e Esposito hanno preferito passare il Natale in famiglia: Kate Beckett infallibile soldato è rimasta da sola. Non basta un’armatura per difendersi dalle feste. Non ne basterebbero cento. Senza neve, senza amici e senza amore: non c’è nulla che possa tenere lontano il dolore dell’abbandono e la malinconia del momento.

Un fiocco di neve le tocca il viso e Beckett si agita; avete fotografato tutto? Le prove? Proteggete il corpo, dice. Proteggete il corpo o potremmo perdere qualcosa.

Non è vero Natale senza la neve, soleva dirle sua madre, e Beckett ancora l’aspetta, la neve, fuori o dentro il suo appartamento, ovunque sia. New York non la delude mai. Gli occhi della donna hanno smarrito la vita e quando la neve li tocca dona loro una lucidità strana, quasi fasulla, come se cercasse di ricreare la vita perduta. Qualcosa dentro Kate scoppia.

Avrei potuto essere io: in mezzo a quel cimitero, vicino all’erba, con Castle su di me a guardare i miei occhi. Potrei essere io anche adesso, in mezzo alla neve, lontano dalla via principale. Castle.

Castle!

Beckett rimane a farsi ammantare dalla neve, osservando una scena del crimine che non sta davvero analizzando. Quando afferra il cellulare lo fa spinta da una forza violenta. Chiamalo, dice. Chiamalo. Tutto nel vicolo urla, persino la donna morta.

Avresti potuto essere tu, ma sono io. 

 

 

 

 

 

 

 

Alcuni pezzi ispirati dalla canzone Christmas Light dei Coldplay, che era la canzone da me scelta per l'iniziativa :3





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