Ricordi di una memoria passata

di Vahly
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Ricordi di una memoria passata
Capitolo unico



Ricordi di una memoria passata, e tutto ciò che contava, sembra oggi non avere più importanza.
Come lui che ti sorrideva, o lui che ti chiamava amore, o lui che voleva soltanto renderti felice.
Ma cosa conta, oggi, tutto ciò?
È inutile cercare di ritrovare la felicità nel passato.
lui non c’è più, e questo non potrà cambiare.
Puoi odiare Voldemort per averlo ucciso, te stesso per non averlo saputo difendere, il mondo per aver preteso che tu lo salvassi senza curarsi minimamente dei tuoi sentimenti.
Puoi fare tutto ciò, ma non puoi riportarlo in vita.
Solo, ogni tanto la tristezza non vuole proprio andarsene… ed i tuoi occhi non vogliono saperne di rimanere asciutti…
Ed allora ti aggrappi all’idea che lui, davvero, era felice.
Come il giorno del vostro primo bacio, in cui lui si staccò da te, tremando, ed evitando di guardarti negli occhi.
In cui tu riuscisti solo a dire una frase banale: “Ti amo, Draco”.
Quella frase che per te, per lui, significava tutto.
Che vi avrebbe uniti, credevi, per sempre, in quel mondo che oramai non contava più, perché per te ora esistevate solo tu e lui.
E l’unica cosa a contare davvero, era la sua risposta: “Anch’io, Harry. Anch’io.”



**** NOTE DELL’AUTRICE ****


Una drabble scritta sotto esami, anche se la posto ora. E, precisamente, mentre studiavo filosofia…
Io la considero un po’ come il “diverso punto di vista” che volevo scrivere di Sadness and Sorrow (se vi va, andatela a leggere), anche se quest’ultima è totalmente diversa.
Paradossalmente, anche se è in seconda persona, questa credo che riesca a mantenere un po’ più di obiettività, mentre nell’altra Harry era molto più duro con sé stesso. Forse è anche più dolce, come se qualcuno stesse davvero parlando al moro, anche se lui non può sentirlo.

Fatemi sapere che ne pensate!
Un kissotto,

Vahly









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