Walls;

di EmptyEyes
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La realtà che si fa chiara.
Comincio a capire cosa mi aspetto veramente da me stessa.
Tremo al pensiero di crescere.
Non c’è motivo.
Il mondo da cui proteggono, io l’ho ormai visto.
Gli occhi bruciano e sto scrivendo.
Quasi scrittura incomprensibile.
Mi tremano le mani.
E’ normale dopo aver visto la non-vita dietro al muro.
E’ questo tutto un sogno?
No.
La parola che mi risuona in testa.
Una storia da cui non riesco ad uscire.
“… il sogno pian piano ti inghiottirà …”
Sì.
La penna non smette di volare sul foglio.
Parole sgorgano dalla mia mente,
e si piazzano sulla carta.
Io, consapevole della loro indissolubilità, ora sento il dolore come piacere.
Rido quando dovrei piangere,
e piango quando dovrei fregarmene.
Tutto sottosopra.
Ho scoperto il peggio, il meglio, il peggio.
La situazione di continuo varia.
Penso in inglese;mi blocco;prendo la penna;scrivo in italiano.
Confusione.
Solo la musica può salvarmi.
Mi fa sorridere.
Ma io voglio piangere.
Nulla. 





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