molt
Titolo:
Sweet brotherly love
Fandom:
RPF The Vampire Diaries
Personaggi/Pairing(s):
Claire Holt/Joseph Morgan, menzioni randomiche di Matt Davis, Phoebe
Tonkin (amicona di Claire, fa parte del cast di The Secret Circle),
ed Emily VanCamp (la vera fidanzata di JoMo)
Genere:
Commedia, Fluff, Angst?
Avvertimenti:
het, oneshot, UST (unresolved
sexual tension
– tensione sessuale irrisolta)
Challenge/Prompt:
scritta per il RPF!fest
@vampiregeometry
col prompt Claire/Joseph
– scartare le caramelle, UST
Note:
Per
il resto *disclaimer*
niente
di quel che ho scritto ha pretesa di verità, non mi pagano
per
scrivere scemenze, non conosco i soggetti in questione anche
se mi piacerebbe, soprattutto in senso biblico.
Dedicata
a Sekunden.
Regalino di compleanno in ritardo di un giorno.
Spero
ti piaccia, cherie ♥
Ci sono principalmente tre cose al mondo a
cui Claire Holt non sa resistere.
La
prima, i dolci: di qualunque tipo, più o meno, ma ha una
particolare
preferenza per le caramelle.
La
seconda sono gli occhi verde acqua: forse perché la sua
prima cotta
li aveva così, e per quanto stupido possa suonare,
Claire quel colore non se l'è mai dimenticato.
Terzo
le persone che la fanno ridere di gusto, con la spensieratezza della
ragazzina che è.
Ora,
il fatto che tutte e tre queste cose al momento si trovino
concentrate nella persona di Joseph Morgan, costituisce un piccolo
problema.
Poco
prima, lontana da questi pensieri, Claire era seduta sul pavimento
affianco a lui, entrambi un po' brilli – colpa di un brindisi
di
troppo per festeggiare la fine delle riprese di metà
stagione - ,
quando si sono presi una secchiata di caramelle addosso –
sì,
precisamente questo – da quel folle di Matt Davis.
E
niente, la cosa poteva concludersi lì, ma no, no. Joseph ha
dovuto
mettersi a scartare le caramelle, cominciando a blaterare di come
Klaus non ne avesse ricevute abbastanza da bambino, e allora Claire
ha capito che non ne sarebbe uscita bene.
Proprio
no, pensa adesso, fissando Joseph sorridere e passarsi pollice e
indice sulle labbra piene per togliere lo zucchero rimasto sui
polpastrelli.
Ripensandoci,
il problema non è poi così piccolo. È
di proporzioni epiche.
Claire
è ipnotizzata, e non vuole assolutamente pensare a come deve
apparire in questo momento. Di certo con gli occhi sgranati e un filo
di bava appeso all'angolo della bocca.
Così
di cattivo gusto.
Si
affretta a mangiare altre caramelle, magari evitando
di raccoglierle dalla scollatura del proprio vestito, perché
nonostante tutto non
ci tiene a dare quella brutta impressione lì a Joseph.
"Tutto
bene, Claire?” domanda l'attore aggrottando le sopracciglia.
Sembra
divertito e confuso ad un tempo.
Il
pericolo di sembrare una fangirl maniaca e sbavante è stato
evitato,
ma ora, tutta presa ad ingozzarsi con una manciata di gommose e un
paio di mou, Claire ha fatto di se stessa uno spettacolo ancor
peggiore, se possibile.
Quando
finalmente mastica tutto e riacquista la facoltà di parola
– la
dignità quella no, ormai è perduta -, si affretta
a rispondere di
sì, che va tutto bene, che ha solo un po' fame –
meglio non
specificare di cosa, anzi, di chi.
Joseph
si lascia andare alla sua risata, bassa e vibrante, capace di far
scoppiare miriadi di ormoni - femminili e non - , Claire potrebbe
giurarlo.
Sforzandosi
di tener stretti i suoi, di ormoni, la ragazza corre ai ripari
fingendosi offesa.
"Stai
ridendo di me?” si imbroncia, assumendo un cipiglio
pericolosamente
simile a quello di Rebekah.
Per
tutta risposta, Joseph ride di più: deve aver notato la
somiglianza.
"No,
no. È solo una tua impressione”
"Smettila,
o ti secco con una mossa di Tae-kwon-do” lo minaccia allora
Claire,
alzando i pugni con fare fintamente minaccioso.
"Sono
cintura nera”
Le
piace sempre sbandierare quel vanto a chi non la prende sul serio,
specialmente se si tratta di un uomo.
"Ah
sì? Allora fammi vedere qualche mossa, sorellina”
propone Joseph alzandosi in piedi, facendo piovere caramelle per
terra. Poi le porge una mano, galante come al solito, sfoderando il
suo sorriso da lupo, da Klaus, e no, a Claire non fa bene pensare
certe cose in questo momento. Così poi finisce a sentirsi
anche un
po' incestuosa.
Joseph
le piace, le piace più di quanto sia giusto che le piaccia
un
collega. Un collega affascinante, più grande di lei, che la
considera solo
una sorella minore, e – ciliegina sulla torta –
è fidanzato.
Fidanzato
ma
in crisi, a volerla dire tutta.
Questo
è ciò ha notato Claire l'ultima volta che lo ha
visto con la sua
ragazza, e così le hanno confermato alcune voci, ma potrebbe
benissimo sbagliarsi.
È
solo un piccolo screzio, di certo tra nemmeno due giorni Joseph e
Emily torneranno insieme più felici di prima, quindi non
è il caso
di farsi strane idee.
Anche
perché, potrebbe non sembrare, ma Claire è una
persona dai saldi
princìpi morali, e gli uomini altrui non li tocca.
Il
fatto è che sente in testa la voce di Phoebe, sparata a
tutto
volume, che le ordina di fregarsene e provarci provaciprovaciprovaciClairedaichecazzotenefrega?
e Claire sa che non dovrebbe seguire nemmeno la metà dei
consigli -
immaginari o meno - che quella pazza della sua migliore amica le
bisbiglia di continuo, che non è saggio, che
finirà nei casini, che
si concluderà tutto in un fallimento totale, e... e poi ci
casca
sempre lo stesso.
Ma
non
stavolta,
si ordina con fermezza, e ops, deve averlo borbottato a mezza voce,
perché Joseph le chiede di ripetere, che non ha capito bene.
"Non
stavolta” ripete Claire, nervosa. “Non posso darti
troppe
dimostrazioni, perché il Tae-kwon-do si basa per lo
più sui calci
in aria, e io indosso un vestito” spiega precipitosamente,
indicando l'abito di scena rosso fuoco di Rebekah.
Joseph
annuisce, comprensivo. Se Claire gli mostrasse come scardinare una
mandibola a suon di calci, si godrebbe anche la vista delle sue
mutande, e non sarebbe carino.
O
forse sì?
No.
No. No. Claire caccia via Phoebe dalla propria mente ancora una
volta, e si impone un attimo di serietà e decoro. Infine,
giusto per
non fare la figura di quella che parla e basta, dimostra la propria
abilità coi pugni – senza usare Joseph come
bersaglio, però. Non
che potrebbe mai farlo sul serio, minacce a parte.
"Riesci
anche a spaccare le tavolette di legno, come nei film?”
chiede
Joseph, curioso e decisamente impressionato.
"Ci ho messo secoli ad imparare, ma
sì...” conferma Claire, cercando di non sembrare
priva di modestia.
"Fantastico! Un giorno devi farmi vedere, e poi devi
assolutamente insegnarmi a farlo!” si esalta lui, poggiandole
una
mano sui fianchi, senza invadenza.
Sorride
ancora, non nel modo seducente e sciogli-ginocchia di prima, ma in
quello entusiasta di un bambino, e Claire – messi da parte i
pensieri
di conquista - d'un tratto si sente tanto tanto
fortunata ad
avere Joseph Morgan come fratellone sul set.
Incurva
le labbra all'insù a propria volta, promettendo con voce
flebile che lo farà,
evitando di aggiungere qualunque sottinteso poco innocente al
silenzio strano che segue le sue parole.
Fratelli,
e basta.
Dovrà
accontentarsi, pensa sospirando, e proprio in quel momento il
cellulare di Joseph comincia a vibrare.
"È
Emily” borbotta lui guardando il display in un misto di
felicità,
sollievo e – possibile? - vago senso di colpa.
"Che
aspetti a rispondere?” lo incita Claire con una gomitata, in
tono
forzatamente allegro, odiandosi un attimino per il proprio
autolesionistico altruismo. E quel bizzarro amore
fraterno,
è bene non dimenticarlo.
"È
che io...Noi...”
"Muoviti,
scemo di un fratello!”
E
lo scemo di un fratello si muove.
Si
allontana di qualche metro, accetta la chiamata, sussurra qualcosa,
ascolta a lungo, e alla fine Claire lo guarda rilassare i muscoli delle spalle e
distendere i tratti del viso in un'espressione raggiante che fa quasi
male per quanto lo fa sembrare bello.
A
quel punto, anche Claire si allontana, stringendosi le braccia al
petto come per riscaldarsi – non che lì dentro non
sia caldo, ma è
la delusione ad essere fredda, ecco.
Facendo
quel movimento casuale, si accorge di un'ultima caramella dentro la
scollatura del vestito.
Oh,
bè, almeno le è rimasto un piccolo premio di
consolazione.
E
mentre ne assapora il gusto fruttato e dolce, si sorprende a ridere
senza un vero e proprio motivo.
Va già meglio.
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