Another Alice Story

di ViolentSehnsucht
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Sto male, quello che provo è atroce. A t r o c e. Ho preso una compressa effervescente, nella speranza che mi dia sonnolenza o stordimento o qualsiasi altra cosa che mi impedisca di pensare. Accendo lo stereo e giro la manopola, alzando il volume. Una volta raggiunto il massimo, capisco che il volume della musica non supera quello dei miei pensieri. Che cosa ha senso? Che cosa non lo ha? Perché esisto? Chi sono?


La mente inizia ad appannarsi... grazie a...


Mi sveglio, ma mi sento svuotata. Allungo le dita e un po' di terra mi si infila sotto le unghie. Terra?! Apro un occhio. Non sono nel mio letto, sono sdraiata su un pezzo di terra appena smossa, rossiccia e soffice. Mi alzo di scatto. Come ci sono finita qua? Guardo i miei vestiti e noto con stupore che non indosso più il mio pigiama ma un vestito rosso scuro a righe e che non sono affatto sporca di terra. Mi guardo intorno e vedo solo questo campo rossiccio e il cielo turchese. Non ci sono tracce di passi attorno a me e la cosa mi inquieta. Qualche maniaco mi ha portata qua e ora? Mi sta spiando? Forse, penso, questo non è un luogo aperto, è una stanza chiusa e l'orizzonte non è che una sorta di finestra mascherata da cui mi stanno osservando. Sono sicura di non stare sognando, quindi ci deve essere una spiegazione. Inizio a camminare, cercando di urtare una qualche parete.

Da quanto sto camminando? Non avverto fame o sete o stanchezza, c'è solo inquietudine in me. Mi volto e vedo in lontanza una sorta di oasi. Mi metto a correre in direzione dell'oasi e inspiegabilmente la raggiungo in pochi secondi. Non credo di essere sulla Terra, non conosco questa dimensione spazio-temporale. Un brivido mi scuote. L'oasi è composta da dell'acqua cristallina accerchiata da degli alberi molto strani ma profumatissimi. Sulla superficie dell'acqua galleggia asciutto un pezzo di carta. Immagino di non dovermi più sorprendere di nulla. Raccolgo il pezzo di carta e lo osservo. Sembra una pagina di un qualche libro scolastico, è davvero pieno di nozioni ed è stato evidenziato. Faccio per leggere ma l'evidenziatura si scioglie e inizia a muoversi lungo la pagina. Il foglio resta completamente bianco fatta eccezione per delle frasi formate dai colori dell'evidenziatura.

                                                                       WHAT ARE YOU?         

THE CHAIN, ALICE, THE CHAIN            
                                             
AHAHAHAHAHAHAH

WHY ARE YOU HERE? 




"Cosa sei?" "Perché sei qui?" "La catena, Alice, la catena". Non capisco. Chi sei? Cosa vuoi? LASCIAMI ANDARE!

Le mie parole risuonano per qualche doloroso istante. L'aria si raggela improvvisamente e inizio davvero a provare... paura.

Ciao, Alice.

Mi volto di scatto. C'è un uomo dietro di me. Ha una figura alta e un po' contorta, è completamente vestito di nero, molto elegante, indossa perfino un cappello a cilindro basso. Però ha i capelli corti, con un appuntito ciuffo che gli copre l'occhio. Ha un occhio marrone e uno enorme celeste. Ha la pelle bianchissima e le labbra nere. Non riesco a spiccicare parola.
Io, Alice, sono lo Stregatto. E questo è il Paese delle Meraviglie... vieni con me, ti mostrerò cose che non avresti mai immaginato.





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