dfggf
Nda: Tanti auguri a me! Tanti auguri a me! Tanti auguri a Jenny, tanti auguri a me! xDDD
Salve popolo di efp! Ebbene sì, oggi è il mio compleanno. Nulla di particolare in effetti, sono solo sedici anni.
Sapete, ieri ero un po' giù di morale (crisi depressiva
pre-compleanno), ma alcune persone sono riuscite a farmi tornare il
buonumore con nonnulla xDD.
Quindi un bacio immenso, un abbraccio ed un grazie ad Alè, Sara e Alessandra. (che non sarebbero altri che lastscream, zeroschiuma e terrastoria).
E' una sciocchezza e a qualcuna di voi non piace il NaruHina, *tossisce*, ma è l'unico modo che trovo per ringraziarvi. ♥♥
Siete veramente speciali e vi voglio un mondo di bene. ♥
Mi sento particolarmente legata a
questa storia, e non vi è un vero e proprio motivo in effetti.
Credo che dentro vi sia un pezzo di me. Spero riusciate ad apprezzarla.
:)
Nel frattempo sappiate che Merry Go Round è una canzone delle Girl's Generation, che in inglese non significa che "Giostra" e che io vi amo immensamente.
Grazie ancora. ♥
Merry Go Round.
Hinata ricordava alla perfezione quei gettoni colorati.
Erano belli, con le scritte in rilievo, luccicosi e carinissimi.
Ne aveva così tanti che era arrivata al punto di perderne il conto.
Sua madre la portava spesso alle giostre, quasi una volta a settimana,
e mentre Hinata rideva volando sui cavalli alati, in basso c'era
qualcuno che li guardava desiderosi.
Era stata la prima volta che lo aveva visto.
***
<< Ne vuoi uno? >> gli aveva chiesto, un giorno qualsiasi.
Lui aveva esitato un poco, ma aveva preso il gettone e le aveva sorriso.
E Hinata ad otto anni si era innamorata.
***
<< Hinata-chan! Hinata-chan! Guarda quassù! >>
Hinata a dodici anni aveva ancora i capelli corti e Naruto Uzumaki
ancora non riusciva a guardarlo negli occhi, pur a tanti anni di
distanza.
Mentre Ino e Sakura si contendevano le attenzioni di Sasuke, Hinata osò alzare gli occhi:
Naruto la salutava, dal piano più alto delle giostre. Sorrideva, e Hinata arrossì.
***
Naruto le aveva chiesto di uscire a diciassette anni passati, in un fascio di nervi e balbettii.
Quel giorno Hinata aveva rischiato una sincope, Sakura era scoppiata a
ridere e Sasuke l'aveva baciata per la prima volta, solo per farla
stare zitta.
Aveva sorriso quando lui l'aveva condotta al centro commerciale.
<< Siete troppo grandi. >>
Il custode di quell'anno era un uomo di mezz'età, alto, smilzo e
con due paia di baffi che facevano venire voglia di tirarglieli.
<< Infatti noi non stiamo andando alle giostre. >>
osservò Naruto, saputo. << Siamo qui per prendere i nostri
fratellini. >> e Hinata cercò di nascondere le risate.
<< Voi non sembrate fratelli. >>
<< Infatti siamo fidanzati! >>
Il braccio di Naruto scivolò a cingerle le spalle e Hinata
trattenne il respiro, arrossendo furiosamente e osservando per terra in
preda all'imbarazzo più sfrenato.
Il custode scoccò loro un'occhiata stranita e dopo aver
borbottato qualcosa sotto voce si apprestò a sganciare il
cordone, lasciandoli passare. La mano di Naruto scese a cingerle il
polso con delicatezza ed Hinata sussultò a quel contatto.
<< Naruto-kun! >> bisbigliò Hinata, osservandosi attorno, ansiosa.
Superarono una calca di bambini urlanti, mamme indaffarate, e l'enorme
pupazzo di Doraemon che dispensava abbracci a chiunque capitasse. Fu
quando oltrepassarono la grande giostra, quella luccicante con tutti
gli animali, che Hinata aggrottò un poco la fronte, perplessa.
<< Naruto-kun.. aspetta.. >> protestò. << Dove stiamo andando? >>
Naruto si voltò, un sorriso bellissimo sulle labbra. << Lo vedrai. >>
He's like Merry-Go-Round.
Se un'area era proibita ai non addetti, chiunque immaginava dovesse rimanere tale.
Hinata per questo non capì il motivo per cui Naruto, dopo
essersi guardato attorno cauto, fece scivolare entrambi oltre la grata
posta dietro alla giostra che avevano appena superato.
Abbandonarono le urla, gli schiamazzi e le atmosfere di quel giorno di
Dicembre per inoltrarsi in un magazzino freddo, buio e oscuro.
<< N-Naruto-kun.. >> mormorò, irrigidendosi.
<< Tranquilla. >> sussurrò lui, al suo orecchio, e
solo in quel momento Hinata si rese conto di averlo vicinissimo.
<< Seguimi. >>
Naruto sembrava conoscere bene quel posto e, sempre tenendola per mano,
la condusse oltre gli scheletri di quelle che sembravano vecchie
giostre dalle forme più svariate.
Quando Naruto le lasciò la mano, d'improvviso, Hinata quasi
rischiò di inciampare nel buio, prima che una luce intensa le
abbagliasse gli occhi e la costringesse a riportare l'attenzione
innanzi a lei.
Naruto faticò a tirare giù l'enorme telone scuro, ma
quando ci riuscì tutto quello che Hinata vide furono i ricordi
impressi nella sua mente di bambina.
Davanti a lei, la giostra coi cavalli alati girava e girava, instancabilmente.
<< L'ero-sennin ha degli amici qui.. >> balbettò
Naruto, grattandosi la nuca e osservandola di sottecchi. <<
Perciò.. beh.. è stato facile.. >>
Hinata era semplicemente incredula.
Mosse due passi, avvicinandosi, e come ipnotizzata posò la mano
su uno dei cavalli alati, lasciando che la guidasse nel suo giro.
<< Vuole fare un giro, signorina? >> sghignazzò
Naruto, aprendo le braccia. Hinata rise e si scostò una ciocca
di capelli dal viso, rosso di gioia ed emozione.
<< Se vuole farlo.. >> aggiunse lui. << ... avrà certamente bisogno di questo! >>
Hinata avrebbe riso, o pianto. Non lo sapeva, ma il solo fatto di
averlo di nuovo fra le dita la rendeva straordinariamente felice.
<< L-Lo hai ancora. >> bisbigliò, rigirando nel
palmo della mano quel piccolo gettone colorato.
Quello che lei aveva regalato a lui.
<< L'ho sempre avuto. >>
Tornare bambina.
<< Mi dispiace.. >> di non essermi accorto prima dei tuoi sentimenti.
<< Non.. >> gli occhi bassi, le guance rosse. << ... fa nulla. >>
Giostre.
<< Non credo.. >> sussurrò lei. <<.. di avere più l'età. >>
Naruto le sorrise. << Non c'è bisogno che tu ce l'abbia. >> e le porse la mano.
Erano piccoli quei cavalli, o era lei che era cresciuta?
Hinata chiuse gli occhi quando Naruto azionò nuovamente la
giostra. Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare, prima in
alto, poi in basso, lentamente.
Fu bello.
Fu semplicemente bello tornare aggrapparsi a quelle ali oramai
scolorite dal tempo, ridere quando il cavallo spiccò il salto
più alto. E quando vide che lui la stava guardando dal basso,
proprio come quel giorno di dieci anni prima, Hinata riuscì
soltanto ad arrossire e a sorridere come prima.
In fondo, lui era un po' come loro.
Come le giostre.
***
<< Ehi.. non! >> Naruto sbuffò. << M-Minato.. aspetta! >>
Naruto si voltò a guardarla, adorabilmente imbronciato.
Davanti a loro, solo lo spettacolo delle giostre natalizie.
E la gioia di Hinata di poterci finalmente portare i loro figli.
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