Titolo: The (true)
Christmas
Autore: medesima
sottoscritta
Fandom: Transformers
G1
Personaggi: Starscream,
Tundercracker, Skywarp e Megatron
Rating: +14, giallo
Conteggio parole: 2008
Avvertenze:
oneshot, missing moments, comico, generale
Note:
Confesso di non essere una
grande fan della serie G1, la guardavo da bambina e mi divertiva ma
non ne ho mai fatto l'OTP della mia vita ecco. Tuttavia mi sono
immaginata questa scena delirante aiutata anche dal mio rinnovato
interesse per i seekers grazie al videogame “war for
Cybertron”.
Storia questa scritta senza pretese e al limite del demenziale,
sfruttando il prompt natalizio fornito da Fanworld per la
“gift
boxes challenge” con il prompt “Candela,
“quella roba non la
mangio”
Detto questo vi auguro
buona lettura!
“Che cos'è questa
cosa?”
rigirandosela tra le forti
mani metalliche, il grande cilindro di cera che culminava nella sua
punta con uno stoppino di tessuto infiammabile, quasi portava
Tundercracker ad assumere una smorfia disgustata sul volto spesso e
volentieri posato e tranquillo.
“Ma come, non lo vedi? È
una candela Cracker!”
al suo fianco destro, con
un tono ironico e assolutamente idiota, Skywarp lo prese
deliberatamente per i fondelli punzecchiandogli una spalla con la
candela rossa che teneva tra e mani – e che aveva oltretutto
già
rotto con il suo poco tatto – infastidendo non poco i nervi
saldi
del seeker suo collega e fratello.
“So benissimo di cosa si
tratta – il tono del Decepticon azzurrino si
incrinò seccato per
come il fratello dalla cromatura viola aveva iniziato a sfotterlo
–
solo che non capisco il motivo della vostra pagliacciata! E sei
pregato di chiamarmi con il mio nome per intero”
essere scienziati tra le
file violente e fin troppo machiavelliche di Lord Megatron valeva
dire stare sempre con gli occhi costantemente aperti. Bisognava avere
i sensori ottici sempre attivi e l'udito affinato altrimenti si
rischiava di cadere nell'invidia di qualche collega subdolo o in
qualche scherzetto idiota fatto tanto per fare danno.
Esattamente come in quel
caso specifico, sembrava che Skywarp e Starscream –
subentrato nel
laboratorio in quel preciso istante con un sorriso strafottente in
volto e pure lui con una candida candela in mano – avessero
architettato qualcosa per rendergli la giornata impossibile.
“Non è una
pagliacciata, idiota! Ma una questione della massima
importanza...”
esordì così l'arrogante
Decepticon rosso fuoco, pur non togliendosi di dosso il sorriso
mellifluo e rigirandosi tra le mani la grande candela che sicuramente
– assieme alle altre due – era stata presa da
qualche luogo sacro
dato che solo in certi posti si trovavano simili manufatti.
Tuttavia l'occhiata
scettica che Tundercracker istintivamente gli lanciò non
bastò
affatto a fermare il collega da dare più spiegazioni a
riguardo.
“Un uccellino mi
ha detto che ti sei informato bene sulle usanze dei terrestri...
quindi saprai anche cosa servono queste candele e perchè ho
ordinato
a voi due imbecilli di procurarvene”
ciò che Starscream aveva
detto in effetti era vero. Ma non era ancora illegale informarsi
sulle abitudini dei terrestri ed era comunque saggio sapere cosa si
calpestava se non si voleva finire per franare da qualche parte.
Questa almeno era la filosofia di Tundercracker.
Una filosofia che era
pronto a scommettere i suoi fratelli avrebbero fatto pagare a caro
prezzo.
Per questo, indicando
quella spezzata di Skywarp con un cenno della mano pur non togliendo
lo sguardo dagli occhi del seeker rosso, volle calibrare con tono
tranquillo la sua innocua conoscenza a riguardo.
“Beh... so che i
terrestri usano le candele nei modi più disparati,
però quelle
rosse sono usate con molta più costanza durante una festa
chiamata
Natale e...”
“E guarda un po' sarà
quella che festeggeremo ora!”
Poteva risultare strano,
se non addirittura pericoloso, che Starscream volesse a tutti i costi
festeggiare una ricorrenza tipicamente terrestre. Tant'è che
persino
i due seekers si guardarono di rimando con sguardi che spaziavano tra
il dubbioso e l'allarmato. Tanto da allungare il silenzio nel dare
una risposta concreta al loro capo, trovando difficile provare a
decifrare ciò che il Decepticon volesse veramente dire.
Il problema con Starscream
era la sua totale imprevidibilità e una naturale propensione
per
piani a suo dire astuti ma che ancora peccavano di troppa
impulsività. Quindi sapere cosa stesse pensando era di
vitale
importanza perchè non potevi essere certo che ti stesse
chiaramente
prendendo per i fondelli o avesse sincere intenzioni.
“Uh... Starscream... Ma
intendi che festeggeremo per davvero?!”
il primo a rompere
quell'innaturale silenzio fu Skywarp con una punta di
perplessità
nella voce. Era vero che amava le feste soprattutto se c'era da
scatenarsi a colpi di arma da fuoco poi, ma le tradizioni terrestri
proprio non lo attiravano in alcun modo.
E assieme a lui il sekeer
dalla cromatura rossa aveva sempre trovato i terrestri una razza
inferiore da sottomettere o distruggere, quindi per Tundercracker era
piuttosto illogico che il secondo in comando di Megatron volesse
festeggiare assieme a loro due il Natale.
Che poi, per lo stesso
scienziato – che in fin dei conti non nutriva sentimenti
negativi
verso i terrestri poiché fondamentalmente gli erano
indifferenti –
il Natale era una festività talmente piena di buoni
sentimenti che
poteva essere più adatta agli Autobot che ai Decepticon.
E quelle candele strappate
con tanta arroganza dallo stesso Starscream dai luoghi sacri e poi
consegnate ai suoi uomini di fiducia, quei manufatti di cera semplici
e all'apparenza innocui servivano per rallegrare tale festa passata
sostanzialmente in compagnia di familiari e gente amica.
Così tanti buoni
sentimenti da risultare ipocriti sotto ogni punto di vista per un
qualsiasi Decepticon che una “famiglia” mai avrebbe
avuto. Perchè
mai la guerra per cui sostanzialmente viveva glielo avrebbe permesso.
“No brutto idiota... –
mormorò infine Starscream per dare un taglio a tutto
quell'inutile
silenzio – noi queste candele ce le mangeremo
per
festeggiare per davvero il Natale!”
i casi erano due o forse
anche più di due.
O al loro capo era saltato
qualche fusibile nel cervello, oppure li stava semplicemente
prendendo in giro. O peggio ancora entrambe le due cose con magari
l'aggravante di aver combinato qualcosa che gli abbia dato un certo
fastidio pur non accorgendosene.
Questa volta i due seekers
si scambiarono solo un breve sguardo, prima che quello dalla
cromatura viola sbottasse indignato accompagnato da un gesto di
assenso da parte di Tundercracker.
“Io quella roba non la
mangio...”
il tono di Skywarp pareva
quasi quello di un bambino piccolo deluso nel mentre che si
apprestava a buttare lontano quell'ignobile pezzo di cera distrutto,
prontamente fermato però dalle parole di un fratello ben
più
adirato.
“Tu farai esattamente
cosa ti dirò di fare! Questo modo di festeggiare il Natale
dei
terrestri sono sicuro che potrebbe interessarti sai?! Oh forse non
sei abbastanza coraggioso da superare una semplice prova di
forza?!”
Ciò a cui il Decepticon
loro compagno e fratello si riferiva, venne chiarito dalle sue stesse
parole da li a breve e dall'intuito di Tundercracker che più
di
tutti sapeva cosa fosse realmente il Natale e tutto il materiale ad
esso collegato.
Perchè se sull'antiquato
internet terrestre veniva descritto nei minimi particolari la nascita
e l'influenza nella storia dell'uomo di tale festa, altrettante erano
le pagine web che ne sfottevano il valore in chiave prettamente
parodistica e magari cinica.
Una visione che si
distaccava magari dalla visione classica e adatta ad un ipocrita
Autobot, arrivando ad adattarsi perfettamente all'ideologia dei
disillusi Decepticon.
Ciò che prevedeva quello
che a tutti gli effetti era quasi un rito di passaggio o una prova di
forza degna di un folle – stando almeno dalla pagina web
visionata
da uno sghignazzante Starscream desideroso di farsi quattro risate
con i suoi compari – prevedeva di mangiare le candele sacre
nel
giorno più speciale del mondo e nel mentre che si aveva la
bocca
piena bisognava gridare con tono goliardico “Buon
Natale!”
cercando di non affogarsi.
Anche se per il titano
dalla cromatura azzurra la trovata del compagno continuava a sembrare
una trovata degna di un individuo ad ogni modo infantile – ma
comunque a differenza dei tanti individui presenti nella base loro
tre erano tra i più giovani – decise di cimentarsi
nell'impresa
seppur con un certo garbo. Una reazione tutto sommato differente da
quella che coinvolse Skywarp e Starscream – che a momenti se
la
ridevano come due quindicenni umani – eppure accettabile
perchè in
linea con la filosofia del guerriero Decepticon.
Ma fu proprio nel mentre
che i tre seekers si portarono le candele alle rispettive bocche
calcandosele per bene fino in gola che accadde l'imprevisto
più
spiacevole. Un attimo prima che i tre giovani si mettessero a
masticare la cera oleosa e profumata difatti, Lord Megatron
entrò
nel laboratorio scientifico con così tanto preavviso che
riuscì a
cogliere i suoi alleati in un atteggiamento a dir poco equivoco.
I furiosi occhi rossi del
Decepticon loro capo e padrone si posarono con severità sui
tre
giovinastri che lo guardarono sorpresi fin quasi a congelarsi per
l'inaspettata entrata in scena.
“Che diavolo sta
succedendo qui?! Vi state divertendo invece di lavorare?”
la roca e potente voce del
Lord sembrava non voler sentire inutili balbettii e scuse patetiche,
mentre osservava uno ad uno i seekers nell'atto di togliersi
frettolosamente le candele di bocca per darsi un contegno.
Solo Starscream ebbe il
solito coraggio di affrontare Megatron con gli occhi ancor prima
delle parole. Sfilandosi con molta lentezza lo spesso cilindro bianco
dalla bocca – a differenza dei due suoi compari che quasi si
strozzarono nel farlo – emise un volgare schiocco con le
labbra
quando definitivamente se lo tolse di dosso fissando con
così tanta
intensità il loro capo dall'armatura argentata che solo
quello
bastava per meritarsi una cannonata in faccia.
Ma Megatron era fin troppo
paziente con gli individui giovani – forse la si poteva
definire
una sua debolezza – e stette a sentire ciò che il
suo secondo in
comando aveva da dirgli.
“Veramente mio signore,
stavamo facendo una rivisitazione
storica...”
roteando con arroganza
sfacciata la candela natalizia nella mano destra, sorprese il proprio
capo che incrociò le braccia al petto esigendo al
più presto delle
spiegazioni.
“Hai trenta secondi per
spiegarti meglio, Starscream”
di solito era il caso di
non far incazzare Megatron perchè sostanzialmente era il
più
spietato – nonché il più forte
– tra tutti i Decepticon
presenti nel loro esercito. Eppure il giovane titano metallico pareva
fregarsene ogni volta ansioso come non mai di prendere lui e solo lui
le redini del comando. Nonostante non avesse mai calcolato, a
differenza del loro Lord, quale peso tale potere portasse alla fine
sulle spalle.
“Vede mio signore, io e
i ragazzi stavamo ricostruendo nel dettaglio come avete fatto negli
anni a scalare i vertici del potere...”
ad accompagnare quelle
parole già di per loro fin troppo chiare a tutti –
magari non
subito colte da Megatron che ci impiegò qualche secondo di
più –
ci fu il gesto stesso di Starscream che in modo piuttosto osceno
avvicinò nuovamente la candela al volto per poterne leccare
la punta.
Gesto sconsiderato e fin
troppo palese quello, che portò gli occhi di Megatron ad
illuminarsi
di un rosso assassino e puntare velocemente il proprio cannone a
fusione in direzione di quell'idiota di un soldato.
Ciò che successe in quei
fatidici e tesi secondi di pura follia, i seekers che decisero
saggiamente di allontanarsi da li in tutta fretta potevano solo
immaginarselo. Sia Tundercracker che Skywarp entrarono in
modalità
veicolare appena gli occhi del loro signore iniziarono a brillare di
furia omicida, volando via veloci dal laboratorio appena in tempo
prima che una forte deflagrazione lo distruggesse in parte.
I due Decepticon sentirono
– tra i rumori di porte blindate devastate ed esplosioni
varie –
sia la voce del loro fratello gridare di dolore e frustrazione, sia
le ingiurie che Lord Megatron gli infieriva contro mentre cercava di
esercitarsi al tiro al bersaglio con Starscream.
Dal canto suo però,
Skywarp trovava assolutamente divertente la piega che tutta la
faccenda aveva preso, trovandosi per questo a ruotare nel cielo
notturno una volta giunti sulla superficie terrestre ridendo con puro
gusto.
“Buon Natale e cento di
questi giorni, Cracker!!”
una volta giunti nel cielo
buio come la pece di quel mondo chiamato Terra, Tundercracker non
poté neppure soffermarsi ad osservare la volta celeste e le
sue
miriadi di stelle che dovette sbuffare per l'infantilismo che ancora
caratterizzava i suoi due compagni.
“Non chiamarmi così, te
l'ho detto si e no un centinaio di volte! E comunque si, buon Natale
anche a te, Skywarp...”
avrebbe volentieri citato
pure quello stolto di Starscream, ma forse gli avrebbe fatto gli
auguri se fosse sopravvissuto alla più terrificante prova di
salvarsi le chiappe dalle cannonate furiose di Lord Megatron.