Aspetta

di Astrasi
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Aspetta.

E' tua madre, lenta, esce di casa. Non lo sai, č l'ultima volta che la vedi sistemarsi la sciarpa.

Aspetta.

E' tua zia, sottile, ti prega. Non lo capisci, ha ancora bisogno di te.

Aspetta.

E' una donna, profumata, ti bacia. Non la tocchi, č ora di tornare a casa.

Aspetta.

E' un amico, familiare, ti sorride. Non ci avevi pensato, puoi fare tutto con calma.

Aspetta.

Sei tu, pallido, sei stanco. Non ti sforzi nemmeno, appoggi la chitarra.

Aspetta.

Due occhi a mandorla, dritti, ti sfiorano.  Non ti sembra possibile, le dai ascolto.

Aspetta.

E' un bambino, solo, te lo chiede. Non lo guardi, hai giā girato pagina.

Aspetta.

Un parco, verde, ti accoglie. Non te lo saresti mai aspettato, č una gioia.

Aspetta.

Sei tu, eri tu. Ti ripeti, non ti stanchi, aspetta, l'asfalto bagnato sotto di te ti fa capire che non c'č altro da fare.


Buonanotte, uomo della pace.




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