Xmas with you
«Duncan...? Non riesco a mettere la stella...»
L'albero di natale era piuttosto alto, e la ragazza non arrivava alla punta.
Il punk la scostò leggermente e inserì il ramo più alto nel puntale a cinque punte. Courtney accese le luci, e il loro piccolo abete si illuminò di luci calde.
Lei si strinse a lui, il silenzio era incantevole, poi venne rotto dalla voce di Duncan.
«Sai perché esiste il natale, Principessa?»
La ragazza inarcò le sopracciglia.
Alle volte, per quanto fosse quello che fosse, riusciva ad ammorbidirsi, e anche a sembrare una persona normale. Rispose in tono meno aspro del solito, ma comunque era abbastanza stupita.
«Come? Certo che lo so! È l'anniversario della nascita di Gesù!»
Il punk emise un risolino.
«È qui che ti sbagli...»
«M...mi sbaglio?»
«Sì. Io, per esempio, non lo festeggio certo per questo...»
La strinse ancor di più nell'abbraccio, ma lei si scostò.
«Scusa?»
«Ognuno lo festeggia per ciò che vuole, insomma, stiamo facendo un gesto totalmente privo di senso... a che serve addobbare un abete l'otto di Dicembre? Che c'entra con il natale?»
Disse lui in tono pacato.
Courtney, dal canto suo, non riusciva a credere alle proprie orecchie, perché effettivamente, ripensando alla storia da lei studiata a scuola, non trovò nulla di connesso ad un albero.
«E scusa... allora perché tu stai addobbando questo abete?»
Duncan sorrise.
«È vero, sono qui a fare un gesto totalmente privo di senso...»
Fece una pausa, in cui cinse per i fianchi Courtney e avvicinò le labbra alle sue.
«...con te.» Sussurrò.
I due si scambiarono un lunghissimo bacio.
Un gomito del punk urtò l'albero, la stella, all'apice di esso, cadde a terra.
Ma nessuno dei due sembrò accorgersene.
Angolo dell'autore
Ooooccheeeeeiii...
Dunque...
Non mi è venuta granché bene, ma avevo quest'idea fissa in testa.
Oggi è l'8 dicembre, oggi, almeno per me e le persone che conosco, si addobba l'albero di natale, e io, da bravo figlio tredicenne, sto aiutando i miei ad attaccar palle e lustrini.
Poi mi si è accesa una lampadina e allora ho liquidato il genitorame con una sciocca frase, del tipo, “Ho da fare”.
Ecco qui, il frutto del mio (non) lavoro.
Enjoy it!
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