LA TRISTEZZA DI REMUS LUPIN
Maledetti,
maledetti sentimenti,
maledetti voi che mi offuscate la vista,
maledetti voi che mi fate sbagliare,
è sempre colpa vostra,
avevo creduto che non sarei mai più stato solo,
e invece eccomi qui,
di nuovo solo,
di nuovo braccato,
voi non sarete più qui a ricordarmi che non sono diverso,
ma che ho “solo un piccolo problema peloso”,
che posso essere normale,
voi non siete più qui.
Peter,
ci hai traditi,
tutti,
non abbiamo capito nulla di chi eri,
di cos’eri,
un mostro,
oppure no,
forse avevi solo paura,
piccolo,
pauroso Peter,
non hai mai capito perché ti volevamo con noi,
con i Malandrini,
noi che incarnavamo tutto ciò che tu volevi essere,
piccolo Minus,
sempre a tentare di essere al passo con James,
o con Sirius,
eternamente bravi,
sempre perfetti,
i migliori,
in tutto,
in amore,
in classe,
ovunque,
eri invidioso Peter,
e la tua invidia ha ucciso James,
no,
ci ha uccisi tutti,
ha ucciso i Malandrini di Hogwarts,
quelli che si spalleggiavano sempre e comunque,
contro la McGranitt,
contro i Serpeverde,
contro la vita,
loro erano la nostra famiglia,
lo capisci questo Peter?
Erano gli unici che ci avevano accettato,
per loro noi non eravamo diversi,
ma solo particolari,
ti volevamo bene,
Peter,
lo capisci?
Ti avevamo accettato proprio per quello che sei,
pensavamo che ci avresti aiutato,
James si fidava di tè tanto da affidarti la sua stessa vita,
eri un Malandrino,
Peter,
ma ci hai traditi,
tutti,
e non hai rimpianti,
giusto,
Peter?
Noi ti volevamo bene,
tu non ne volevi a noi?
Mi sono illuso,
Peter,
mi sono illuso per sette anni,
e tu hai rovinato tutto in pochi minuti,
ci hai ucciso Peter,
ci hai uccisi tutti,
ti sei ucciso,
perché anche tu eri felice,
questa notte,
consegnando James Potter nelle mano di Lord Voldemort,
ci hai uccisi,
ti avevamo voluto bene Peter,
ma tu volevi di più,
non ti bastavamo forse,
Peter?
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